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Bagnoli: dopo l’autoconvocazione, documento unitario a firma dei sindaci Pd. Le precisazioni, i distinguo …

07.02.2011, Il Corriere

Pd, avanza il fronte dei sindaci

Lettera aperta a firma dei democratici

Va avanti la sfida dei democratici per un nuovo centrosinistra, i sindaci dell’area Pd intervengono con un documento emanato nel pomeriggio a firma di Aniello Chieffo, Vanni Chieffo, Luigi Famiglietti, Arcangelo Lodise, Rosanna Repole, Rodolfo Salzarulo, Amalio Santoro. Ecco quanto si legge nella nota: «In questo tempo politico segnato da una profonda crisi sociale e morale riteniamo ancora più necessario l’impegno di tutti coloro che si riconoscono nel patrimonio ideale del Centrosinistra. Bisogna fermare, qui ed ora, l’autentica “devastazione antropologica” prodotta dal Berlusconismo, opporsi con forza alle scelte di governo che, ad ogni livello istituzionale, si dimostrano ostili al Mezzogiorno ed in particolare alla nostra Provincia. L’obiettivo è di ricreare in Irpinia le condizioni di un’alleanza di Centrosinistra coesa e radicata nella società, ridefinire il suo profilo programmatico, rinnovare e qualificare la sua classe dirigente, riaffermare regole e metodi condivisi a partire dall’urgente riorganizzazione delle opposizioni in Consiglio Provinciale. Nella nostra provincia c’è bisogno innanzi tutto di un altro P.D. che scelga la linea del rinnovamento e della discontinuità, che abbandoni una volta per tutte la vocazione maggioritaria e si metta al servizio di una nuova coalizione di centrosinistra. Qui più che altrove il Pd ha mostrato evidenti limiti politici ed organizzativi che hanno portato ad un sostanziale immobilismo e ad un pauroso allontanamento di elettori, iscritti, ed amministratori. Occorre dunque una svolta per spezzare una stanca continuità che annulla ogni tensione ideale ed incrina le ragioni dell’alleanza. Serve un autorevole coordinamento per far vivere un Nuovo Centrosinistra: bisogna ricostruire luoghi di confronto e di decisione, sostenere il lavoro degli amministratori locali, elaborare proposte condivise per praticare politiche pubbliche trasparenti ed efficaci. I promotori del Nuovo Centrosinistra intendono avviare una serie di iniziative sul territorio per alimentare il dibattito, coinvolgere altre energie, associazioni, singole personalità così da ricostruire una rete di solidarietà e responsabilità. Vogliamo aprire una nuova stagione di impegno civile al servizio delle nostre Comunità, far vincere un’idea di bene comune troppe volte tradita».

Irpinianews, I sindaci in campo per un nuovo centrosinistra, 07.02.2011

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09.02.2011, Il Corriere

Pd – Strappo di Bagnoli, Lodise precisa

Il primo cittadino: «Se si vuol rompere non ci sto, il confronto ora va ricondotto negli organismi di partito». Ed è giallo sul “nuscano” Giuseppe De Mita presente all’incontro del centrosinistra.

Continuano gli strascichi polemici nel Pd dopo lo “strappo” segnato da alcuni amministratori a Bagnoli. Dopo Salzarulo, anche il sindaco di Torella dei Lombardi, Arcangelo Lodise prende in qualche modo le distanze dal documento prodotto al termine della discussione di sabato scorso. Di questo, il primo cittadino non rinnega il contenuto ma le forza dirompente che ha avuto all’interno del partito. «Se questo documento serve a stimolare un’azione propositiva per dar avvio ad un confronto più profondo all’interno del Pd – dice – ben venga, ma se invece significa andare da altre parti… beh, allora chiarisco che io rimango nel partito». La precisazione gli serve a chiarire che, pur confermando le divergenze con la dirigenza provinciale, lo spirito con il quale intende muoversi non è quello dello scontro ma del dialogo. «Sono dell’idea – aggiunge – che le critiche vannpo mosse all’interno degli organismi del partito. Ecci perché spero che il documento possa essere viatico per l’apertura di un confronto interno più approfondito».
Dopo la riunione di sabato scorso a Bagnoli, intanto, spunta un altro caso all’interno o è meglio dire all’esterno del Pd. Pare infatti che tra i partecipanti all’incontro ci fosse anche il sindaco di Nusco Giuseppe De Mita, democratico pentito, approdato recentemente alla corte di zio Ciriaco. Non è dato sapere ancora se la sua visita sia stata solo una cortesia istituzionale nei confronti dei colleghi amministratori o sia un tentativo di dialogo con gli ex compagni di partito.
Il Pd comunque prosegue per la sua strada. Sulla agenda politica, infatti, c’è la mobilitazione in vista della iniziativa nazionale “Firma e fai firmare per cambiare l’Italia” per la quale sono stati fissati per i prossimi giorni due appuntamenti con la partecipazione del senatore Enzo De Luca e la consigliera regionale Rosetta D’Amelio.
Il primo è in programma questo pomeriggio alle 16.30 con i segretari dei Circoli territoriali del partito. Servirà a promuovere l’organizzazione di tutte le fasi operative di “Firma e fai firmare per cambiare l’Italia”, la campagna di raccolta firme per chiedere le dimissioni di Berlusconi.
«L’Italia ha necessità di voltare pagina – si legge in una nota – e la svolta passa necessariamente attraverso le dimissioni del presidente del Consiglio, il quale si è dimostrato incapace di governare e di affrontare i problemi reali del paese. L’Italia ha bisogno di guardare oltre, per affrontare i suoi problemi: la crescita, il lavoro, un fisco giusto, una scuola che funzioni, una democrazia sana. In definitiva, occorre ricostruire moralmente il nostro Paese devastato da 15 anni di berlusconismo. Certi che questo sarà un compito arduo, ma inevitabile, del quale il Pd si sta facendo carico a tutti i livelli».
Il secondo si terrà domani alle 17 sempre a via Tagliamento e vedrà coinvolti i consiglieri provinciali, i sindaci e tutti gli amministratori del partito. Questo appuntamento sarà l’occasione per definire la proposta del PD in merito alla gestione dei servizi pubblici locali, di piano strategico e di sviluppo locale. All’appuntamento con gli amministratori saranno presenti tutti i vertici politici ed istituzionali del Pd irpino.
«Anche in questo caso – continua la nota – dando seguito alle proposte avanzate durante l’ultima direzione provinciale, avviamo gli incontri con gli amministratori del partito per costruire una proposta organica per la gestione dei servizi pubblici locali, del piano strategico e dello sviluppo locale. L’appuntamento di giovedì sarà l’occasione per definire dei gruppi di lavoro tra gli amministratori, i sindaci, i consiglieri provinciali e i dirigenti del partito, volti ad elaborare una proposta alternativa per il territorio irpino.
Questa necessità diventa ancora più stringente, in questa fase di disinteresse ed incapacità del governo centrale e regionale di proporre risoluzioni ai tanti problemi che attanagliano i nostri territori. E’ forte il rischio, di una paralisi amministrativa degli enti locali, a causa di una proposta sul federalismo municipale che si abbatterà con tagli pesanti sulla gran parte dei nostri comuni, mettendone seriamente a rischio la possibilità di garantire i servizi minimi ed essenziali per i propri cittadini».

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07.02.2011, Il Corriere

Pd – Strappo dei sindaci, Salzarulo prende le distanze

Dopo la riunione Pd a Bagnoli irpino parla il primo cittadino di Lioni

«Occorre una struttura di partito solidale che ci spinga oltre le miopi opportunità dei singoli, per costruire la più grande opportunità collettiva». E’ racchiuso in questa affermazione il pensiero di Rodolfo Salzarulo, intervenuto alla riunione autoconvocata del centrosinistra a Bagnoli Irpino. Il sindaco di Lioni spiega la sua posizione per chiarire che non c’è critica nel confronti della segreteria provinciale del Pd ma voglia di proporre un terreno di riflessioni che possa far fare passi in avanti al partito e alla coalizione. Lo dice in premessa: «A Bagnoli Irpino, sabato scorso, c’è stata una riunione autoconvocata sui territori per un programma e una prospettiva per il centro sinistra in Irpinia». E aggiunge: «Voglio sottolineare, con il rendiconto del mio intervento in quella assise, un punto di vista, peraltro largamente condiviso, che è stato sacrificato sull’altare dell’ultima moda. Chi, essendo del PD, attacca di più il PD ha le prime pagine dei giornali».
A dispetto dalla linea di rottura che hanno mantenuto diversi esponenti nel corso di quell’incontro, insomma, Salzarulo prende le distanze.
«Abbiamo la necessità di indagare le carenze politiche e di strutturazione nei territori – dice il sindaco di Lioni – costruire nuovi orizzonti per la classe dirigente reale negli angoli della provincia. Fornire opportunità e reti istituzionali agli amministratori e rendere unitaria e condivisa la visione dell’azione amministrativa. Per non ridursi agli sforzi dei singoli, complicati nella situazione attuale in cui, dopo la Provincia, abbiamo consegnato alle destre anche la Regione, che appare l’esecutrice testamentaria delle volontà di Tremonti. Operativamente occorre fare in modo che i tentativi di dare risposte ai problemi non diventino velleità soggettivistica ma concorso corale e, dunque, progetto politico volto a dare risposte alle comunità. Perché è questa, e cerchiamo di non dimenticarlo, la finalità vera della politica. Il Partito e le classi dirigenti ne sono strumenti. Tutto il resto è autoreferenzialità: conservazione del potere o, peggio, banale corsa a conseguire, o mantenere, benefici personali».
Per il primo cittadina «nella ricerca delle necessarie ed opportune alleanze riteniamo, comunque, non ricevibili richieste pregiudiziali tese a sacrificare persone e ruoli che hanno tenuto in vita le esperienze politiche ed amministrative di centro sinistra, durante la fase in cui l’Udc ha scelto l’alleanza con il Pdl nelle amministrazioni locali, negli enti strumentali e sovracomunali, nelle Province ed alla Regione. Necessario ed opportuno è entrare nella contraddizione che vive il rapporto istituito tra l’Udc e la Destra. Altrettanto lo è la distinzione degli obiettivi che sempre più appaiono divergenti tra quelle politiche improntate alla macelleria sociale e la ricerca di coesione e solidarietà che il PD, geneticamente, deve perseguire. Fuori da ogni pregiudizio strumentale, nostro obiettivo è incalzare sulle cose che servono all’Irpinia, a partire dalla elaborazione comune, oggi del tutto disattesa a Napoli come ad Avellino. Con l’interlocuzione privilegiata con il centro moderato, ancorché solo per incalzarlo, ci trasformeremmo nella mera “sinistra del centro sinistra”, concettualmente negazione del Partito Democratico e della sua genesi: ci priveremmo del ruolo naturale di forza portante dell’alternativa alla destra, capace di rivolgersi a tutta la società».
Nel campo delle alleanze appare «evidente» a Salzarulo che «il PD non possa avere mire egemoniche né spinte accentratrici, allo stesso modo che non possa sopportare delegittimazioni nel ruolo e nella proposta, oltre che nella dimensione politica. Infatti, pur attraversando fasi di notevole criticità, il PD non cessa di essere riferimento obbligato e centro di aggregazione forte, ancorché non esclusivo, per una seria alternativa alla destra ed ai suoi alleati».
Allo stesso tempo però è «necessaria la ricomposizione delle lacerazioni prodotte all’interno delle comunità, recuperando ogni relazione umana e sociale, utile a ricostruire le prospettive concrete della coesione edificata su una nuova e concreta progettualità, partire dalle autonomie locali e nel quadro delle prossime elezioni amministrative».
Il dialogo va aperto soprattutto a sinistra. «Il naturale terreno di incontro con l’IDV, nostro alleato obbligato – continua Salzarulo – non ci esime dal comprendere i luoghi entro cui questa alleanza si rende possibile, prima che opportuna. Siamo, bensì, obbligati a perseguire l’incontro con le forze della sinistra che sono interlocutore naturale dell’area “fiomista della società”, di cui non potremmo essere noi interlocutori esclusivi se non al prezzo di rendere unilaterale la proposta politica».
Tutte queste argomentazioni servono al sindaco per richiamare il partito alla massima compattezza. «Occorre – dice – una struttura di partito solidale, che ci spinga oltre le miopi opportunità dei singoli, per costruire la più grande opportunità collettiva. E’ un percorso obbligato. Se la nostra azione politica potrà essere percepita come seria e impegnata nella realtà, tutte le vertenze dell’“oggi” potranno assumere un valore eticamente solido e potranno assurgere alle altezze della “Politica”. Solo così riusciremo a sottrarre ad un vieto politicismo da tifoseria i confronti politici che, da gran tempo, si sono ridotti a salotto mediatico o a conflitto personalistico. Forse questa è l’unica strada per un futuro prossimo in cui la politica riesca a recuperare il proprio ruolo di ricerca di soluzioni ai grandi e piccoli problemi delle comunità. Oltre che divenire di nuovo appetibile per le nuove generazioni, piuttosto che di interessi mercenari, magari di dubbia moralità. Che diventi palestra di interessi complessi al servizio della società».

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Bagnoli Irpino:  processo dei sindaci dell’Alta Irpinia al Pd

06.02.2011, Ottopagine (di Paola De Stasio)

Convegno (autoconvocazione dei sindaci area PD) a Bagnoli sul tema: “Programma e regole per un nuovo centrosinistra”.

«Non continuiamo a farci del male», lo dicono i sindaci ed i rappresentanti del Pd dell’Alta Irpinia e non solo. Lo affermano con la rassegnazione di chi ha preso atto che oramai è sempre più incolmabile la distanza che li separa dai vertici provinciali del partito democratico. Il ritornello è “Diamoci una scossa, una mossa, facciamo uno scatto di orgoglio, diamo vita ad un nuovo Pd che abbia un progetto concreto, una proposta valida ed attuabile riguardo alle tante emergenze territoriali”.

«Dobbiamo produrre idee, dare delle risposte concrete alla disoccupazione, alla sanità, ai tagli dei fondi, alla difesa delle risorse locali come l’acqua e l’ambiente, alla soppressione delle comunità montane, alla nascita dell’ Unione dei comuni – dichiara il sindaco di Bagnoli Aniello Chieffo – Dar corpo ad un partito che sappia esprimere una posizione unitaria, senza tentennamenti, senza ambiguità riguardo alle alleanze per le prossime elezioni in cui sono chiamati a votare ben 32 comuni in provincia ed in particolar modo rispetto all’alleanza con l’Udc».

Dall’autoconvocazione a Bagnoli di varie esponenti ed anime del partito democratico è emersa l’idea forte di far nascere un centro di coordinamento stabile che vada oltre e veda soprattutto oltre l’orizzonte ristretto di un partito democratico che ricalca su scala provinciale il grande disagio a livello nazionale, ossia scollamento con la società civile, incapacità di fare proposte sui temi più importanti, appiattimento soprattutto per quanto concerne la legge elettorale in quanto i vertici a tutti i livelli mostrano di gradire, di sentirsi garantiti da un sistema che ha abolito la preferenza optando per liste nominative, autoreferenziali, un partito democratico che paga a caro presso l’assenza della militanza che era stata sempre l’orgoglio della sinistra.

A Bagnoli ieri mattina c’erano il sindaco Aniello Chieffo, Rodolfo Salzarulo, Arcangelo Lodise primo cittadino di Torella dei Lombardi, Luigi Famiglietti, sindaco di Frigento, Andrea Forgione del Pd di Paternopoli, Vanni Chieffo, Rosanna Repole, Franco Iovino ed il consigliere provinciale del centro sinistra alternativo Amalio Santoro, il quale potrebbe diventare il referente, il coordinatore di questo laboratorio politico. Al progetto aderiranno anche i sindaci di Conza Vito Farese e di Sant’Andrea di Conza D’Angola.

E probabilmente altri ancora. Ma non sarà il partito dei sindaci, questo è stato rimarcato più volte, i sindaci possono apportare un contribuito determinante avendo il contatto diretto con le varie comunità.
Nessuno rinnega il partito democratico, né il progetto iniziale, ma tutti prendono atto che questo Pd è allo sbando. Vanni Chieffo usa un linguaggio diretto, esplicito che rende benissimo l’idea quando parla del caos che regna nel Pd irpino. Rosanna Repole sottolinea “delle gravi e colpevole assenze quando fa notare che è dovuta arrivare all’ospedale di Sant’Angelo una deputata del partito democratico di Novara per interessarsi della questione sanitaria altirpina, i vertici del pd irpino chi li ha visti?”.

Arcangelo Lodise rivela il grande senso di frustrazione degli amministratori che non trovano referenti a vari livelli istituzionali. Andrea Forgione riferisce i numeri di un disastro: il partito democratico in provincia è passato da 80mila a 40mila voti, da 95 circoli a soli 23. Rodolfo Salzarulo ribadisce che un sindaco non può essere avulso da partiti e che le alleanze per le amministrative si fanno sui modi di dare risposte ai problemi non sugli inciuci, le ambiguità, sempre Salzarulo sottolinea che il Pd non può essere l’ala sinistra di un’alleanza di centro sinistra, ma il centro propulsore. A conclusione del dibattito è intervenuto Amalio Santoro che ha così commentato l’iniziativa.

“E’ un primo tentativo per recuperare autorevolezza, credibilità, dignità. Sulle grandi emergenze il pd irpino e regionale è assente ed in difficoltà perché non si possono recitare tutte le parti in commedia, non si causare danno e poi ergersi a salvatore”.

Santoro fa un’amara riflessione “ Perché un giovane preparato dovrebbe spendere il suo tempo in un luogo così inospitale qual è il Pd irpino?”.

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Convegno a Bagnoli sul tema: “Programma e regole per un nuovo centrosinistra”

02.02.2011, Comunicato stampa del Comune di Bagnoli Irpino

Il Comune di Bagnoli Irpino si conferma all’avanguardia, quale laboratorio politico per la ricerca di soluzioni alla crisi politica attraversata, soprattutto nella nostra provincia, dalla sinistra in generale e dal PD in particolare. In quest’ottica si inquadra il convegno, fortemente voluto dal sindaco Aniello Chieffo, previsto per sabato 5 febbraio, alle ore 10:00, presso la Sala Consiliare del Comune di Bagnoli Irpino sul tema: “Programma e Regole per un nuovo Centrosinistra”.

Al Convegno, organizzato come “Autoconvocazione”, interverranno, oltre al Sindaco Chieffo che introdurrà, e alla giornalista Paola De Stasio con la funzione di moderatrice, Giovanni Maria Chieffo, Gerardo D’Angola, Luigi Famiglietti, Vito Farese, Arcangelo Lodise, Adriano Mazzone, Walter Pescatore, Rosanna Repole, Rodolfo Salzarulo e Amalio Santoro.

Gli interventi …




                                                                                                       

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