Articoli

Raccolta di articoli, opinioni, commenti, denunce, aneddoti e racconti, rilevati da diverse fonti informative.

Avvisi e Notizie

Calendario degli avvenimenti; agenda delle attività; episodi di cronaca, notizie ed informazioni varie.

Galleria

Scatti “amatoriali” per ricordare gli eventi più significativi. In risalto volti, paesaggi, panorami e monumenti.

Iniziative

Le attività in campo sociale, culturale e ricreativo ideate e realizzate dal Circolo “Palazzo Tenta 39” (e non solo).

Rubrica Meteo

Previsioni del tempo, ultim’ora meteo, articoli di curiosità ed approfondimento (a cura di Michele Gatta)

Home » Articoli

Bicentenari d’Irpinia e altre ricorrenze

17.06.2016, La rubrica “Riflessioni di Candido” di Paolo Saggese (da “Fuori dalla Rete” – Maggio 2016, Anno X, n. 2)

Francesco_de_SanctisIn questi giorni, opportunamente, la stampa ha dato ampio risalto ad alcuni anniversari, che si celebreranno in Irpinia nel corso del 2017. Si è ricordato, opportunamente, il bicentenario della nascita di Pasquale Stanislao Mancini (nato a Castel Baronia il 17 marzo 1817) e di Francesco De Sanctis (nato a Morra il 28 marzo 1817). Vi aggiungerei il settantesimo della morte di Guido Dorso (5 settembre 2017), per concludere una proposta di ricorrenze particolarmente interessanti, occasione di riflessione non banale o superficiale anche sul nostro presente.

Dico questo, perché la prima preoccupazione che occasioni di questo tipo possono offrire, è che si giunga a proposte culturali banalizzanti e superficiali, che non giovano né alla conoscenza dei tre grandi irpini né alla comprensione del nostro presente. In tal senso, sarà importante il ruolo, che da un lato svolgeranno i Comitati per il bicentenario manciniano e desanctisiano e dall’altro il Centro di ricerca Guido Dorso. Del resto, quest’ultimo, con la solida guida del Presidente Sabino Cassese, della professoressa Elisa Dorso, nonché del prestigioso Comitato Scientifico, certamente organizzerà una serie di iniziative analoghe a quelle proposte nel corso dell’autunno e dell’inverno 2015/16, in occasione del novantesimo anniversario della “Rivoluzione meridionale”.

I lavori desanctisiani, d’altra parte, hanno avuto inizio già nel corso del 2011, quando si è costituito il Comitato, è stata edita la prestigiosa rivista internazionale “Studi desanctisiani” (giunta al quarto numero), diretta da Toni Iermano, condirettore Gerardo Bianco, che coinvolge molte Università italiane ed europee, è stato rivitalizzato dal GAL CILSI, coordinato da Mario Salzarulo, il Parco Letterario Francesco De Sanctis, fondato nel 1999. Fondamentale, dunque, nel caso del De Sanctis, è continuare su questa scia di ricerca alta del pensiero desanctisiano. È fondamentale, insomma, un ritorno al De Sanctis, partendo da uno studio filologico delle sue opere, dando voce – come chiarivano Toni Iermano e Pasquale Sabbatino nel primo numero della rivista – proprio agli scritti dell’intellettuale.

Ma fondamentale sarà anche non “mummificare” questi uomini, come già sottolineava con grande acume Carlo Muscetta in occasione del quarantesimo anniversario della morte di Guido Dorso: “mummificarli” significherebbe tradire il pensiero, l’opera e la figura stessa di questi intellettuali, che avevano come aspirazione principale di cambiare il mondo, in cui vivevano, se non di realizzare “il migliore dei mondi possibili”.

Altro aspetto, che potrebbe essere importante studiare, relativamente ai tre intellettuali, è il loro impegno meridionalista e la loro aspirazione a fare dell’Italia una nazione finalmente “una” e non divisa, culturalmente, giuridicamente, economicamente. Del resto, Francesco De Sanctis fu maestro di molti meridionalisti, da Pasquale Villari a Giustino Fortunato, mentre è noto l’impegno come giurista di fama europea e di politico di Mancini. Lo stesso “Viaggio elettorale” è uno dei primi esempi di studi meridionalisti partendo dalle realtà del Sud d’Italia. Resterebbe da indagare, poi, quanto del pensiero desanctisiano e manciniano sopravviva in Dorso. Del resto, proprio all’intellettuale di Castel Baronia il giovane Guido dedicò la sua tesi di laurea, dal titolo “La politica ecclesiastica di Pasquale Stanislao Mancini” (discussa nel maggio del 1915).

In tal modo, pertanto, risulta chiaro quanto questi tre anniversari siano tra loro collegati e rappresentino un punto interessante di riflessione, da cui tutti noi dobbiamo necessariamente partire.

                                                                                                       

Lascia un commento!

Devi essere logged in per lasciare un commento.