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Angela Biancaniello, comandante dei vigili urbani di Bagnoli Irpino

29.09.2014, Focus “rosa” (di Elisa Forte, Ottopagine)

«Ho lavorato il triplo per diventare un capo. Le difficoltà? Le tante emergenze che ti costringono lontano dalla famiglia»

Angela Maria Biancaniello è il comandante della polizia municipale di Bagnoli Irpino. Un vera autorità in paese, che dirige una squadra di quattro uomini e svolge il suo lavoro con tenacia e scrupolo. Guai a pensare che si tratti di una comune vigilessa munita di fischietto e taccuino impegnata nella gestione del traffico.

Oltre al lavoro non riconosciuto di moglie e madre, e il triplo degli sforzi per dimostrare di essere all’altezza del ruolo, il comandante Biancaniello è l’interfaccia fra Comune, forze dell’ordine e forestale. Sotto il suo controllo, passa l’edilizia cittadina, il commercio, il controllo del territorio (insistono nel comune 600 ettari di bosco demaniale), e il bestiame sui pascoli demaniali. Per non parlare delle strutture ricettive, e del controllo di quanti si avventurano per la raccolta di funghi e tartufi.

Nota alle cronache locali come l’autrice della scoperta dellr telecamere nascoste in ufficio, la comandante rappresenta ad oggi il punto fermo attorno a cui ruota l’assetto organizzativo dei servizi, e la gestione dei flussi turistici di Bagnoli e dell’altopiano del Laceno. Ha le idee chiare infatti, sulle sflde che attendono i comuni sul convenzionamento dei servizi, e sul potenxziamento di alcune funzioni.

“Noi abbiamo un ruolo particolare in paese e di grande responsabilità: essendo una donna è chiaro che ho dovuto lavorare molto per dimostrare di essere all’altezza del ruolo e delle mie funzioni” argomenta. “Rispetto ai nostri compiti, che sono davvero tanti, c’è da rilevare soprattutto che facciamo fronte a due territori distinti, quello di Bagnoli e quello del Laceno, che ci impegnano su fronti differenti. In periodi normali l’organico è sufficiente, mentre con la stagione invernale e d’estate il flusso turistico si raddoppia, e incontriamo qualche difficoltà” continua.

La responsabilità del piano traffico durante il picco delle presenze è in capo al comando di polizia municipale, che a volte ricorre al sostegno delle associazioni ambientaliste e di volontariato attive in paese. “Il servizio andrebbe potenziato, questo sì, ma solo in alcuni periodi dell’anno e per meglio garantire le esigenze turistiche. La nostra competenza ricade su molti fronti, per non parlare dell’estensione territoriale: ci occupiamo del territorio urbano, del Laceno e dei boschi, senza contare un fitto controllo sulla raccolta di funghi e tartufi”.

L’obbligo di accorpare la funzione “polizia municipale” con altri comuni, a detta della Biancaniello comporterà dei vantaggi e anche degli aspetti negativi a cui dover fronteggiare. “L’unione delle forze è sempre positivo, ma bisogna fare i conti anche con la riduzione degli organici e le difficoltà a gestire i territori che aumentano di giorno in giorno. La questione dell’Unione dei Comuni è un argomento che viene discusso ciclicamente con i comuni limitrofi, ma al momento non ci sono ancora accordi”.

In carica dal 1989, la comandante ha sempre dovuto fare i conti anche con le responsabilità della famiglia, a cui qualche volta è costretta a sottrarre del tempo per via del suo lavoro. “Ci sono momenti di grande difficoltà perché bisogna far fronte a delle emergenze, che mi costringono a lavorare anche fuori orario. All’inizio della mia carriera sono stata costretta a lavorare di più, perché dovevo dimostrare di poter fare un lavoro che è solito fare un uomo, e se oggi la mia figura incute timore, è solo per il ruolo che copro, che spero di interpretare nel migliore dei modi” conclude.

                                                                                                       

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