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Chiefffo a Nigro: chiarisca sul bando per lo spazzamento

11.04.2015, Il Quotidiano del Sud

Bando spazzamento sempre più al centro della discordia, dopo l’annuncio da parte dell’amministrazione della sua ripubblicazione, per un importo complessivo di 160mila euro.

Pochi giorni fa il sindaco Nigro, a cui avevamo i motivi di questa ripubblicazione, aveva risposto che l’opposizione (a febbraio proponente di un’interrogazione su presunte contraddizioni tra bando di gara e capitolato d’appalto)aveva soltanto «cercato il pelo nell’uovo». >Asserendo inoltre che nel nuovo bando era stato aggiunto ciò che mancava: la ditta aggiudicatrice deve poter smaltire mi rifiuti speciali che potrebbero accumularsi nella caditoie, o perlomeno associarsi a un’altra che abbia questa specifica caratteristica.

Abbiamo chiesto allora a Aniello Chieffo, consigliere di minoranza, il suo pensiero sulla vicenda: «Come ormai ci ha abituato il sindaco, o non sa di cosa si sta parlando o lo fa apposta a dire baggianate del genere» esordisce con durezza. E pone alcune questioni. Il bando è stato promulgato, dice, con una decisione arrivata il 31dicembre 20114: «Quindi presa insieme allo spumante di Capodanno. Ma perché? Forse per non entrare poi nel merito della Centrale Unica di Committenza con la decotta ‘Terminio-Cervialto’, visto che a quel tempo non erano ancora stati prorogati i termini?».

Dopo qualche mese, invece, studiate le carte, c’è l’interrogazione della minoranza. «Un atto politico voluto» per Chieffo che ha bloccato l’iter dell’appalto, per ben due mesi. Poi, dopo il silenzio, la ripubblicazione, perché dire che cerchiamo il pelo nell’uovo? Perché ripubblicarlo se non c’erano motivi reali per annullare il precedente, se il bando di gara era regolare?».

Chieffo poi rincara la dose, con un ragionamento specifico: «I termini per la presentazione delle domande erano già scaduti quando si è bloccato tutto. Quindi questo significa che già erano pervenute le domande delle ditte. Ripubblicare in questo modo, senza nemmeno alcun deliberato, potrebbe aver pregiudicato gli interessi delle ditte stesse che vi avevano partecipato. La domanda politica è questa allora: si spieghino bene le motivazioni di questa ripubblicazione, che non sono affatto chiare».

Avrebbe avuto più senso per Chieffo a questo punto annullare il bando precedente prima del termine di presentazione delle domande: «Così invece, si potrebbe configurare anche un abuso». E annuncia che presto, per dipanare tutti gli interrogativi ed incalzare l’amministrazione, ‘Insieme per il futuro’ pubblicherà tutti gli atti in possesso di Chieffo e Di Mauro.

La questione, quindi, non finirà di certo a breve.

                                                                                                       

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