Articoli

Raccolta di articoli, opinioni, commenti, denunce, aneddoti e racconti, rilevati da diverse fonti informative.

Avvisi e Notizie

Calendario degli avvenimenti; agenda delle attività; episodi di cronaca, notizie ed informazioni varie.

Galleria

Scatti “amatoriali” per ricordare gli eventi più significativi. In risalto volti, paesaggi, panorami e monumenti.

Iniziative

Le attività in campo sociale, culturale e ricreativo ideate e realizzate dal Circolo “Palazzo Tenta 39” (e non solo).

Rubrica Meteo

Previsioni del tempo, ultim’ora meteo, articoli di curiosità ed approfondimento (a cura di Michele Gatta)

Home » Avvisi e Notizie

Chieffo a Nigro: Quello del sindaco infantilismo storico

30.08.2015, Il Quotidiano del Sud

Campanile-San-Domenico-Bagnoli-Irpino«Quello del sindaco è infantilismo storico, non sa storia e atti del comune che immagina di amministrare. E nemmeno di San Domenico e del Marco Pino da Siena, conosciuto grazie a Sgarbi».

La controreplica è di Aniello Chieffo, capogruppo di minoranza a Bagnoli, alle parole di Filippo Nigro, che lo aveva accusato di ‘infantilismo politico’. A seguito delle dichiarazioni del consigliere sulle priorità bagnolesi nei lavori pubblici.

Chieffo ribadisce senza mezzi termini: «Candidare il Castello anziché opere basilari come San Domenico o le Grotte del Caliendo è una scelta amministrativa che non c’entra nulla con le modalità della spesa».

L’ex sindaco anzi entra in tackle quando afferma che «si tratta di un’opera che probabilmente gli è stata comandata. Una decisione presa altrove, accettata supinamente. Intanto Nigro continua a dare giustificazioni a posteriori su scelte errate».

Insomma una via del turismo non condivisa in nessuna delle sue parti dal rappresentante della minoranza, «eppure il progetto Grotte era stato presentato alla conferenza di Oslo dal Parco dei Monti Picentini. Le priorità erano altre, un fatto del tutto evidente. Prima San Domenico e Caliendo, poi il Castello».

Chieffo ritorna allora sul problema seggiovie: «Anche qui è stato suggerito male, con il tentativo di inserire nell’accelerazione della spesa un’opera che non aveva le caratteristiche u’opera che non aveva le caratteristiche per essere candidata in quel bando». Il modo per finanziarle, si poteva trovare, «ma attraverso altre strade. Ne esistono vafrie immaginate dall’Unione Europea. Dipende dai bandi».

In effetti, a onor di cronaca, nel calderone ‘accelerazoine’ sarebbero potuto entrare solo le opere corredate da progetto esecutivo cantierabile, circostanza che pare non fosse adattabile a quella delle seggiovie bagnolesi: tre impianti di risalita per 15 milioni di euro circa, bloccati dalla non disponibilità delle aree, in mano al concessionario, da parte del comune di Bagnoli.

                                                                                                       

Lascia un commento!

Devi essere logged in per lasciare un commento.