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Chieffo–Nigro: è stata sfida vera? Analisi e retroscena

03.07.2013, Articolo di Michele Gatta (da “Fuori dalla Rete” – Giugno 2013, Anno VII, n.3)

Il 26 e 27 maggio scorso si è votato per il rinnovo del consiglio comunale a Bagnoli Irpino. A contendersi la vittoria sono state due liste elettorali: “Insieme per il futuro” (lista n.1) capeggiata dall’uscente sindaco avv. Aniello Chieffo e la lista n.2, “Per un nuovo inizio” capeggiata dal dott. Filippo Nigro. Ha prevalso la seconda con 1181 voti (52,5%) contro i 1051(47,5%) della prima.

La campagna elettorale ha avuto una fase a dire il vero non molto prolungata. I comizi, iniziati praticamente negli ultimi dieci giorni dalle votazioni, hanno visto, fra l’altro, una dispersione delle tematiche elettorali proprio quando ci si aspettava, da entrambe le parti, gli ultimi colpi ad effetto. Obiettivamente ci aspettavamo qualcosa di più da una tornata elettorale della quale dobbiamo salutare con piacere alcune novità giovanili; sono state queste che hanno attirato  la  popolazione che ha partecipato con interesse ai comizi elettorali svoltisi in piazza Di Capua. Il successo riportato dalla lista vincente rientrava nei pronostici della vigilia. La distanza fra le due liste, all’indomani della presentazione delle stesse, sembrava evidente un po’ a tutti. Si è notato, proprio alle loro ratifiche, la differente caratterizzazione delle due formazioni in campo. La vincente vedeva al suo interno candidati con un seguito elettorale di gran lunga superiore a quella del sindaco uscente. Quest’ultima  presentava una sorta di continuità rispetto al passato, rafforzata da una seria presenza professionale e da alcuni giovani, praticamente alla prima esperienza politica. Quindi una scelta che si orientava più verso una stabilità amministrativa, a scapito,però, di una bassa potenzialità elettorale, rivelatasi alla fine comunque importante per la competizione. Chiaramente questa riflessione non è stata la sola a determinare l’esito elettorale. In questo articolo cercherò di analizzare, in maniera obiettiva, quali possono essere stati i reali motivi che hanno portato il dr. Nigro a vincere la sfida con l’avvocato Chieffo. Prima di inoltrarmi in questo, mi corre l’obbligo di dare atto all’amministrazione uscente di aver governato il paese per tutti i 5 anni del mandato con  estrema trasparenza e risultando  sicuramente all’altezza del compito intrapreso. Anche in virtù di questo, ci saremmo aspettati che gli amministratori uscenti, già prima della campagna elettorale e ancor di più nella stessa,  avessero pubblicizzato in maniera convinta e decisa il proprio lavoro quinquennale. Ci aspettavamo più contenuti che immagini, più parole che fotografie. Invece, poco o niente si è sentito. Questo è stato un aspetto che mi ha lasciato quantomeno perplesso. Ma, fatta questa considerazione, non posso esimermi dal costatare, e nello stesso tempo elogiare, la grossa macchina organizzativa messa in campo dalla lista n.2. Un’organizzazione all’interno della quale erano evidenti forti motivazioni, supportate da un apparato di militanti di ogni genere. Sicuramente queste virtù venivano rafforzate anche da  qualche episodio particolare, come il taglio della legna  e le relative multe, che ponevano l’amministrazione uscente in una situazione elettorale sfavorevole già all’inizio della competizione. L’atteggiamento di trasparente sicurezza mostrato da tutta la “squadra”capeggiata dal dr. Nigro ha sicuramente avuto un effetto, non solo visivo, molto evidente nell’opinione pubblica. Sembra strano ma a molti è parso chiaro come sia stato   diverso l’impegno messo in campo dalle due liste in competizione. Da una parte, candidati motivati e giustamente molto attivi nella fase delicata della campagna elettorale, e dall’altra, quelli della lista n.1, più “sereni” e rilassati,  convinti di ricevere il consenso, evidentemente per divina provvidenza.

Forse dal solito “zoccolo duro” della sinistra bagnolese? Venuto meno, però, in maniera chiara in questa occasione. O per caso si aspettavano consensi anche per aver organizzato con professionalità e serietà convegni o manifestazioni che servivano a valorizzare  i vari prodotti locali del nostro territorio? C’è da prendere atto che per queste iniziative, elettoralmente, i riconoscimenti sono stati pochi, e questo probabilmente è stato dovuto anche al fatto che non sono stati rivendicati con una giusta determinazione. Il sindaco uscente, l’avvocato Chieffo, era proprio convinto di voler sostenere una battaglia che si annunciava molto dura e difficile da vincere? Quando nei suoi comizi denunciava, e giustamente, che l’obiettivo vero dell’avversario era solo quello di sconfiggere proprio la sua persona, non pensava che a siffatto obiettivo era da contrapporre una ancor più decisa e convinta mobilitazione del proprio elettorato? L’ incertezza avuta per la sua candidatura non lo ha di fatto “sfiancato” proprio nel momento più importante della campagna elettorale? Se questa impressione fosse vera, e pensiamo che lo sia, evidentemente qualcosa non è stata programmata, e bene, proprio dalle forze che appoggiavano la lista dell’avv. Chieffo. In campagna elettorale si è evidenziato, e più volte, il mancato confronto fra i due contendenti alla poltrona di sindaco, questo per un evidente rifiuto da parte del capolista della lista n.2, dr. Nigro, che a più riprese non ha inteso aderire alle reiterate richieste che venivano fatte dall’avv.Chieffo e da tutta la sua lista. Ma questo fatto, messo fra l’altro in preventivo, doveva spronare, ancor di più, la parte penalizzata -rappresentata proprio dall’avv. Chieffo- nel cercare modi più forti e diretti per penetrare nel corpo elettorale al fine di rimediare ad un distacco di voti che alla fine non è risultato incolmabile. Non si doveva ricercare voti a tutti i costi, questo forse è stato fatto dalla parte della lista del dr.Nigro, ma poteva essere messo rimedio a qualche “errore”, anche fisiologico, intervenuto nei cinque anni di amministrazione. Non averlo fatto è sembrato un atto poco umile e anche autolesionista. Forse si sperava in qualche “falla” elettorale nel campo altrui che avrebbe potuto riequilibrare l’esito del voto ma che puntualmente non si è verificata? O non si è creduto del tutto ad una vittoria difficile ma a cui alla fine si è arrivati  molto vicino? Obiettivamente questo non lo sapremo mai. Sono invece convinto che  tanta gente ha deciso di votare per una lista, quella del sindaco uscente, con la speranza di decidere le sorti del paese con il proprio voto. Questi consensi meritavano un maggiore rispetto. Suggerisco un’altra domanda: l’inspiegabile scollamento fra i componenti della “squadra” stessa e una parte di amici che molto hanno profuso nella campagna elettorale non è stato forse all’origine di un’ulteriore debolezza della proposta?  Il raggiungimento di un obiettivo comune, in questo caso la vittoria elettorale, è possibile solo se si crede veramente in quello che si fa. L’impressione che si è avuta,invece, è stata quella che nel “coro”erano presenti “voci” non proprio in sintonia con una parte di elettorato, e che ancora una volta proprio una parte dei candidati non è  riuscita a scrollarsi di dosso una sorta di “narcisismo” intellettuale,spesso dannoso in politica anche per la parte stessa che lo evidenzia.

Ci potrebbero essere tante altre riflessioni che possono spiegare l’esito elettorale del 26 e 27 maggio. 1- il partito maggiore presente nel paese( PD) non è riuscito a mettere a disposizione dell’ex sindaco il proprio apparato spesso decisivo in passato; 2- un vento di protesta, non sempre giustificato, è stato troppo dilagante; 3- i tanti “franchi tiratori” hanno voluto penalizzare, al di là di ogni previsione, gli uscenti amministratori; e magari tante altre ragioni possono aggiungersi. Ma quelle elencate prima sembrano le più evidenti e le più probabili. In più: le ultimissime ore prima del voto sono state “trascorse” alla stessa maniera dai collaboratori e dai candidati delle due liste in campo? Assolutamente no! Solo poche forze si “adoperavano” da una parte, ben più numerose erano invece le “truppe”della lista n.2  schierate in campo.

La tornata elettorale va in archivio come una delle poche in cui si è manifestata poca vivacità dialettica e nella quale  non si è nemmeno potuto ascoltare un adeguato confronto programmatico. Questo, obiettivamente, va segnalato. Sorprendente, ma non tanto, e di sicuro spessore, è stato il comizio pubblico di una giovane ragazza della lista n.1, Angela Di Capua che, insieme a Giulio Tammaro,  sempre della lista n.1, ha attirato l‘attenzione e i complimenti dell‘intera platea convenuta per ascoltare i loro interventi. Speriamo che queste “rivelazioni” possono avere un seguito nella vita politica e culturale del nostro paese. Debbo, altresì,  sottolineare come sono state evidenti le differenze con le tornate elettorali amministrative degli anni ‘80 e giù di lì, quando sia il clima che i contenuti in campo erano sicuramente adeguati per raggiungere l’obiettivo fissato. Per i contenuti sicuramente dobbiamo rammaricarci; quanto al clima, probabilmente le cose oggi sono vissute in maniera differente, e forse va bene anche così.

In conclusione di quest’analisi sul voto, è sempre più forte, in chi scrive, la convinzione che la popolazione bagnolese, con il voto elettorale amministrativo del 26 e 27 maggio non ha bocciato l’operato complessivo dell’amministrazione uscente ma ha espresso un “voto contro”. Obiettivo: l‘uscente sindaco. Le ragioni? Possono essere varie. Apprezzato molto nelle sedi politiche provinciali e regionali, poco “sopportato”nella realtà locale, l’avv. Chieffo è stato una figura indubbiamente scomoda ed ingombrante per alcune realtà politiche presenti a Bagnoli. L’ex sindaco si è rivelato sicuramente una persona trasparente, coerente e degna di aver condotto il nostro paese per i cinque anni del suo mandato. Ma ha avuto forse  il demerito di essersi “dimenticato” di alcune persone nel periodo da lui amministrato? Persone che evidentemente si aspettavano riconoscimenti mai arrivati? L’operazione per “eliminare” l’ex sindaco è stata favorita, risultando decisiva, anche dal concorso di voti arrivati negli ultimi giorni al dr.Nigro da un elettorato lontano politicamente dalla sua lista. Far confluire i propri voti verso una lista “partorita” più per far perdere che per amministrare  non può che lasciare ombre e macigni che somigliano a vere “rese di conti”. Se a questi aggiungiamo anche i tradimenti di amici vicini all’uscente amministrazione, che con il loro voto contrario hanno “collassato“ anche una parte politica(la sinistra),che è stata sempre decisiva nelle passate tornate amministrative a Bagnoli, si spiega inequivocabilmente l‘esito finale del voto amministrativo del 26 e 27 maggio scorso. Ma bisogna ricordare anche le persone particolarmente “esuberanti” in occasione  della vittoria della lista n.2. Un piacere vissuto per poche settimane e che successivamente è diventava preoccupazione. Nei loro volti la serenità è stata sostituita da una sorta di apprensione che in un primo momento è sembrata strana ma che, poi, con una riflessione logica, mi ha portato a pensare a quel famoso “armadio” dove spesso si nascondono atti poco trasparenti e che restano in “archivio” per la consueta omertà che vige nella nostra realtà.

Cosa dobbiamo aspettarci, in tal senso, nel prossimo futuro? La nuova amministrazione comunale intende dare un cambio di rotta anche in questa direzione? Se così fosse, saluteremmo tali scelte come una novità positiva che ripristina legalità ed equità per tutti i cittadini.

La campagna elettorale va in archivio lasciandoci un interrogativo presente in molti cittadini di Bagnoli: “abbiamo vissuto una vera sfida fra l’avv. Chieffo e il dr. Nigro?” A dire il vero, ricordo sfide elettorali per la carica a sindaco del nostro comune, che sono state delle vere battaglie fino all’ultimo voto. Questa volta non mi è sembrato di vivere lo stesso clima e questo perchè  una parte, quella dell’avv.Chieffo, ha deciso, evidentemente, di non  ricorrere a tali “performance”… Invece, dall’altra parte, dove  c’è da sottolineare che la “candidatura” a primo cittadino è arrivata più per una “strategia del momento” che non per una vera scelta strutturale e politica, si sono scelte strade opposte, molto simili a quelle di berlusconiana-memoria, quindi sicuramente più incisive e ammalianti, almeno nell’immediato.

A questo punto a noi bagnolesi non  resta che sperare che coloro che ci rappresenteranno, su “tutti” i banchi del consiglio comunale, possano operare con trasparente lungimiranza, lasciandosi alle spalle le poche scorie intervenute in questa tornata elettorale. Ci aspettiamo dalla  maggioranza una politica propositiva rivolta a centrare gli obiettivi più importanti del paese e, nello stesso tempo, una capacità di amministrare con “solenne” obiettività l’intera comunità. Dalla parte della minoranza, invece, quasi la metà della popolazione, e non solo, si aspetta un lavoro costante , deciso e “vigile“, rientrante, fra l’altro, nel “solo” mandato a loro assegnato.

                                                                                                       

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