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Consiglio di lettura: “Il piacere” di Gabriele D’Annunzio

21.09.2017, Articolo di Daniele Marano (da “Fuori dalla Rete” – Agosto 2017, Anno XI, n.4)

gabriele-dannunzioOramai tutti sanno della mia passione incommensurabile per Gabriele D’Annunzio. Una volta divorate quasi tutte le sue opere ora non mi resta che andare al Vittoriale per continuare il tourbillon di emozioni. Di sicuro però tutto nasce da quando una mia ex tempo fa ebbe la brillante idea di regalarmi “ll piacere”, l’opera per eccellenza del Vate. Al centro delle vicende de Il Piacere c’è uno dei molti alter ego fortemente autobiografici nati dalla penna dannunziana: Andrea Sperelli, uno sfrenato narcisista tutto concentrato “a fare della propria vita come si fa un’opera d’arte”. 

Ma il libro si basa in pratica sull’amore tormentato con Elena che lo fa  gettare nella vita mondana della Capitale, inanellando avventure superficiali e vane, finché viene gravemente ferito durante un duello la convalescenza diventerà un manifesto di tormento in cui, Sperelli vede nell’aristocratica Maria colei che gli fa blazare in testa quella Elena tanto desiderata quanto inaccessibile. Prevarrà  l’amore puro e spirituale per Maria o  la pulsione erotica per Elena?

In occasione dell’ultimo appuntamento con Maria, costretta a lasciare Roma perché il marito è stato scoperto a barare al tavolo d’azzardo, egli pronuncia il nome della rivale (la “femme fatale” Elena). 

La disperazione di Andrea non può fermare la fuga definitiva di Maria: il libro si chiude così con l’asta dei beni della donna, di cui al protagonista non resta che un armadio, simbolo che riassume la sua sconfitta. E spesso l’autore si spinge oltre: buona parte delle riflessioni sulla passione amorosa sono estratte dalle lettere con Barbara Leoni, sua musa in quegli anni. 

Insomma un racconto autobiografico che ti trascina pagina pagina, rendendoti parte integrante del racconto, specialmente se nella nostra vita abbiamo veramente creduto di dare la nostra esistenza in mano a chi semplicemente non la meritava. E parliamoci chiaro a chi non è successo….

                                                                                                       

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