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Da Michele Lenzi ai Mormoni

29.08.2013, Articolo di Federico Lenzi (da “Fuori dalla Rete” – Agosto 2013, Anno VII, n.4)

Alle ore nove e trentatré del 26 giugno 1886 comparivano in Comune i barbieri Chieffo Francesco e Lorenzo (il cognome non è leggibile) dichiarando che nel cuore della notte, alle ore quattro e trenta, in via Gargano al numero otto era deceduto Michele Lenzi alla presenza di Infante Vincenzo e di un altro giovane sui venti anni (anche in questo caso non si comprende il nome)”.

Cosa  lega il pittore-politico bagnolese alla congrega religiosa americana? C’è un filo sottile che unisce il Lenzi e tutti i nostri antenati a questa religione, fortunatamente questo filo è stato troncato dalla legge sula privacy.

Prima d’iniziare dobbiamo però ritornare al vecchio articolo facendo alcune precisazioni: in primis la tomba del Lenzi è stata trovata (cappella Ianora) e l’articolo sul sito uscì con la revisione, in secondo luogo quando scrivo un articolo cerco di documentarmi, ma se non trovo collaborazione nelle persone che credevo informate dei fatti non è colpa mia. Dunque, dopo la pubblicazione dell’articolo sul sito mi ha contattato su “Facebook” il compaesano Giovanni Labbiento (colgo l’occasione per ringraziarlo, come ringrazio tutti quelli che dopo l’articolo mi hanno dato nuove informazioni) mostrandomi il certificato di morte di Michele Lenzi, lo stesso che mi era stato negato in Comune! In seguito, mi ha fornito indicazioni sulla fonte del documento permettendomi di scrivere questa seconda parte.

Come avrete ben capito questa volta andiamo oltre le mura del nostro piccolo paese per volare fin negli Usa. Ovviamente non ci siamo andati di persona, ma grazie ad Internet è stato come essere lì. Tutto ha avuto origine a Salt Lake City capitale dell’Uath: città con centonovantamila abitanti ubicata su un altopiano nei pressi di un grande lago salato da cui prende il nome. Questo centro abitato fu fondato ed è attualmente la sede mondiale dei Mormoni. Nel 1847 i membri di questa religione nel fondare la cittadina costruirono lì la loro chiesa: Temple Square, ancora oggi il centro di Salt Lake City. Questa religione è anche conosciuta come “Chiesa di Gesù Cristo e dei Santi degli Ultimi Giorni” e conta quattordici milioni di fedeli in centocinquanta nazioni. E’ una delle correnti protestanti, quindi discende dalla nostra religione: oltre alla “Bibbia” venera il “Libro di Mormon”, le parole dei loro pastori possono avere valore sacro, non ritengono la Trinità una sola cosa, venerano i templi, fanno voto di castità fino al matrimonio, credono che il matrimonio continui anche dopo la morte, si astengono dall’uso di alcool, caffeina, fumo e droghe, eppure alcuni di loro sostengono di avere delle visioni/rivelazioni! Dedicano la loro vita alla famiglia, al lavoro, alla diffusione della loro religione e alla realizzazione dell’albero genealogico mondiale! Credono che la vita continui anche dopo la morte, senza che i rapporti di parentela cessino. Quindi ciò che è unito in terra lo sarà anche in cielo e per far si che questo accada stipulano dei patti di padre in figlio nei templi. Concludono contratti anche con gli antenati defunti e quindi vanno in giro per il mondo a cercare documenti per costruire quest’albero genealogico che giunga fino alla “notte dei tempi”.

Attualmente hanno 1350 siti di ricerca sparsi per il globo e la più grande biblioteca genealogica del mondo a Salt Lake City. La raccolta della biblioteca include i nomi di oltre 3 miliardi di persone decedute provenienti da più di 100 paesi. Queste informazioni sono contenute in: 2,4 milioni di bobine di microfilm, 727.000 microfiche, 356.000 libri, pubblicazioni seriali e altre tipologie di testi, oltre 4.500 periodici, 3.725 risorse elettroniche. Decine di migliaia di persone ogni anno si recano in visita a quest’immensa struttura per cercare le proprie origini. Si possono cercare i propri antenati in modo più sommario e a pagamento sul sito di questa congrega: “www.familysearch.org”.

A differenza di noi cristiani sono così devoti alla loro chiesa da sovvenzionarla con ingernti somme. Il rivale di Barack Obama alle ultime presidenziali statunitensi era proprio un membro di questa comunità: Mitt Romney. In Italia questa chiesa conta ventiduemila fedeli ed è riconosciuta dal 1993, ma le loro prime missioni nella nostra nazione ci furono già nell’ottocento.

Indubbiamente a un popolo culturalmente elevato e cosmopolita qual’è quello bagnolese la prima affermazione che verrà in mente sarà: “Quisti so sciemi!”. Ebbene queste sono cose che succedono specie se si abita in desolate lande montane, quindi attenzione può capitare!

Negli anni ottanta/novanta del secolo scorso la “Church of Jesus Christ of The Latter Day Saints” ha realizzato dei micro-films con tutti gli atti di nascita, matrimonio e morte di moltissimi comuni italiani. Al tribunale di Sant’Angelo dei Lombardi una delegazione mormona fotografò gli atti relativi all’Alta-Irpinia e dunque anche a Bagnoli Irpino. I documenti relativi al nostro paese vanno dal 1810 al 1910 e sono raccolti in sette bobine da sedici millimetri vendute online sul loro sito ad prezzo che va dai sei ai tredici euro: la consultazione della biblioteca nello Uath è gratis perché contribuisce ad alimentare il turismo, mentre sul sito bisogna pagare per il lavoro che svolgono. I documenti si fermano a questa data in quanto non sono potuti ritornare nel 2010 per aggiungere un altro secolo a causa della legge sulla privacy che ha vietato questa pratica.

Oltre al web i mormoni hanno un sito di ricerca genealogica anche vicino a noi, a Castellamare di Stabia. Immaginate quindi generazioni e generazioni di paesani vissute di stenti e duro lavoro su queste aspre montagne, gente con un basso grado d’istruzione che non conosceva nemmeno l’italiano (in tutto il Meridione la situazione era uguale), gente che se sapeva cosa fosse l’America la considerava come un sogno, un miraggio lontano anni luce: ora si ritrova schedata e catalogata da individui di un’altra religione con tutti i documenti relativi alla propria esistenza in un archivio a cui tutti hanno accesso. Possiamo sapere tutto di loro: come vivevano, dove, con chi, che lavoro svolgevano, come sono nati, come sono deceduti, ecc ecc…

Sui documenti relativi alle vite di queste persone c’è gente che ci guadagna vendendoli a chiunque come fossero un file qualsiasi. La storia della vostra vita venduta online! Ciò che loro vendono l’hanno fotografato gratis al Tribunale di Sant’Angelo tra l’ottantasette e il novantuno! Si dice che nell’era dei social-network non ci sia più privacy, eppure per queste persone vissute prima dell’avvento della tecnologia ne esiste ancora meno! Si parla di gente che è vissuta persino prima dell’Unità d’Italia.

In questi documenti che all’epoca furono e sono tutt’ora realizzati dal Comune troviamo gli avi di tutte le famiglie bagnolesi: quindi basta ricordare il nome di un bisnonno o nonno nato o morto prima del 1910 e pagando si ha l’albero genealogico. Con la legge sulla privacy degli anni novanta, poi perfezionata nel 2004, tutte le generazioni successive (comprese le nostre) non saranno catalogate, ma trovare le nostre radici negli archivi del nostro stato sarà molto più difficile che affidarsi allo staff mormone.

Quindi non dovremmo più meravigliarci del caso Snowden e di tutte la volte che scopriamo come l’America viola la nostra privacy: lo fanno dall’ottocento per religione e ora Google registra le nostre ricerche online per proporci pubblicità inerenti ai nostri gusti! Alla fine la legge sulla privacy per quanto riguarda i personaggi pubblici vissuti molti decenni fa credo sia solo un’inutile lungaggine burocratica italiana, anche se sono negati dagli uffici pubblici i documenti relativi alla vita di Michele Lenzi sono facilmente acquistabili online …

Michele Lenzi – Il certificato di morte

                                                                                                       

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