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Di Mauro: “Con l’Eic gestione idrica autonoma del Comune a rischio”

26.04.2016, Il Quotidiano del Sud

dario-di-mauroPolemiche sull’affidamento del servizio idrico. Una decina di giorni fa la maggioranza guidata da Filippo Nigro ha aderito all’Ente Idrico Campano., obbligo previsto dalla legge regionale 15 del 2015. Tutti i Comuni stanno venendo incontro a questo adempimento.

Ma in consiglio Dario Di Mauro, per conto di ‘Insieme per Bagnoli’, ha chiesto se l’adesione avrebbe compromesso la gestione diretta del servizio idrico. Il paese infatti su questo è totalmente autonomo, con gli acquedotti per di più di proprietà del comune.

Di Mauro, qualche giorno fa dopo, ha dato una risposta alla domandava sollecitata la popolazione: «La gestione autonoma di Bagnoli è a forte rischio» ha affermato senza mezzi termini in un intervento su Palazzo Tenta 39.

In consiglio, esattamente il 13 aprile scorso, Nigro ha evidenziato come l’adesione all’Eic non «dispone che il comune perda la gestione diretta delle proprie acque». A questo punto è intervenuto il consigliere Aniello Chieffo: «Su una problematica così delicata andava sollecitata la popolazione: negli altri paesi se ne discute da anni. Qui non accade nulla».

Il punto per l’ex sindaco è che Bagnoli «dovrebbe evidenziare la volontà di conservare la gestione autonoma, dopo aver realizzato con propri fondi gli impianti. È necessaria una valutazione più politica, non solo tecnica». Anche perché «altri comuni sono coinvolti nella discussione sul futuro dell’Alto Calore, mentre noi, così, non abbiamo nessuna voce in capitolo».

La forma per non aderire ci sarebbe, «la legge 9 del 28 dicembre, quella di Stabilità. Nella quale si prevede che siano ‘salvate’  le gestioni autonome con approvvigionamento idrico da fonti pregiate e sorgenti ricadenti in parchi naturali. La richiesta? Prendere tempo e rinviare , sollevando la questione sulla specificità del caso Bagnoli.

Proposta non accettata da Nigro, che ha ribadito come il comune con la delibera poi adottata , «non perderà affatto il controllo dell’acqua». Sostenendo inoltre che la regione si sarebbe comunque mossa per costringere il consiglio ad aderire all’Eic: «Intraprenderemo ogni azione opportuna a tutela dell’ente».

D Mauro poi, nell’intervento di qualche giorno fa, ha fatto un interessante raffronto delle tariffe dell’acqua a metro cubo: Alto Calore 1,14 euro, Comune di Bagnoli 0,51 circa. Secondo il consigliere il rischio è che «l’Ente Idrico Campano gestisca in tutto e per tutto  il servizio idrico del nostro Comune, deliberando sulle tariffe che i cittadini dovranno pagare». Magari, tenuto conto il raffronto di cui sopra, in maniera più salata.

                                                                                                       

1 Commento »

  • chicca scrive:

    Il 20 Aprile, intorno alle ore 20:00, alla Camera è stata approvata la privatizzazione dell’acqua.
    Possiamo fare tutte le manifestazioni di questo mondo,ma se dovesse passare anche al Senato (cosa certa), possiamo dire addio all’acqua pubblica.
    Fra poco ci fanno pagare anche l’aria che respiriamo.
    Hanno affossato il Referendum del 2011 e ancora una volta il Governo non ha tutelato i cittadini.
    Grazie GOVERNO.

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