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I “Magnifici” tre

06.05.2015, Editoriale di Giulio Tammaro (da Fuori dalla Rete – Maggio 2015, Anno IX, n.3)

Il Re Sole, il Bastian contrario, e la Lupa solitaria.

La copertina di questo numero di Fuori dalla Rete la dedichiamo alla babele politica che si sta consumando a Bagnoli. Lo scontro politico, fatto di reciproci scambi di accuse, fra i magnifici tre, ovvero, l’attuale Primo Cittadino, l’ex Sindaco e oggi capo dell’opposizione e la destituita vice sindaco, ha trascinato il paese in una perenne campagna elettorale.

Dalla revoca delle deleghe alla signora Vivolo, alla querelle sul finanziamento per l’ammodernamento delle seggiovie, passando per la diatriba sul bando per lo spazzamento, sono mesi che ci si scontra a colpi di dichiarazioni a mezzo stampa, per la gioia delle testate   giornalistiche locali, le   quali ci sguazzano dentro e non producono altro risultato che quello di generare solo confusione in paese.

Ovviamente gli argomenti trattati sono considerevoli e i cittadini bagnolesi probabilmente avrebbero avuto voglia di dire la loro. Il problema non è l’argomento in se ma il modo in cui vien  affrontato. Agli occhi dei bagnolesi sembra più una questione personale piuttosto che una reale problematica da risolvere. Assistere alle continue provocazioni del Primo Cittadino, il quale non perde occasione  per accusare l’avversario, (reo a suo avviso di tutti i mali di questo paese),  o alle dichiarazioni dell’ex Vice Sindaco, la quale chiede scusa per aver fatto votare il Sindaco  Nigro, (cosa mai viste prima), oppure alle dichiarazioni del capo dell’ opposizione il quale a sua volta, cadendo nel tranello della provocazione risponde per le rime, non fa altro  rendere le questioni stucchevoli e l’ immagine che emerge è quella di un paese lacerato in tre schieramenti in eterna lotta fra loro.

In questi casi la logica, a trovarne una, appare simile a quella del derby strapaesano, dove la politica conta davvero poco e ad emergere sono le rispettive appartenenze “di quartiere” ed il peggiore individualismo, in grado di soffocare le ragioni di una comunità. Nessuna appartenenza, nessuna identità. A dettare la linea sembrano le rispettive ambizioni. A fare da traino più che i programmi sono i rapporti di forza. Senza apparire nostalgici ma la scomparsa dei vari partiti politici un tempo presenti in paese e la totale assenza anche di quelli ancora oggi fisicamente presenti con una sezione ed una struttura organizzativa, hanno prodotto questo risultato, nella quale a restare invischiati sono soprattutto i cittadini, a dir poco disorientati in questa girandola di distinguo, di spaccature e di continue polemiche. Alla base dovrebbe esserci innanzitutto un confronto costruttivo, un’analisi oggettiva dei problemi e di conseguenza l’individuazione di soluzioni concrete per superarli.

Invece, oggi, tutto appare confuso e in questo caos a prevalere sono le rivalse personali, il voler aver ragione a tutti i costi, il voler demonizzare l’avversario, unico colpevole dei disastri attuali. I cittadini, l’abbiamo già scritto, avrebbero preferito un confronto fra le parti in causa, in modo tale da avere chiare le varie problematiche che oggi presenta il paese e capire quali sono le possibili soluzioni da adottare per risolverle, invece di sentire sempre una “campana” per volta, invece di ascoltare sempre le stesse polemiche.

Intanto, non ci si rende conto che la crisi economica globale che stiamo attraversando non da cenni di cedimento, che l’edilizia, motore dell’economia, è praticamente ferma e il cinipide ha invaso i castagneti togliendo a tante famiglie una fonte di reddito aggiuntiva, vitale per il bilancio familiare. Il vento dell’emigrazione ritorna a soffiare più forte che mai sulla nostra Terra e un intera generazione, terminati gli studi, lascia il paese in cerca di un futuro migliore.

Le elezioni regionali distoglieranno per qualche tempo l’attenzione dai problemi reali del paese, complice anche la candidatura dell’ex vice sindaco Vivolo. La corsa all’ultimo voto è appena iniziata. Poi a risultato acquisito ritorneremo alla babele di sempre con l’aggravante di avere nuovi vincitori e nuovi sconfitti, nuove voglie di rivalsa e nuovi pacchetti di voti da sventolare in faccia agli avversari.

La domanda rimane sempre la stessa: a cosa serve in questo momento avere ragione a tutti i costi?

                                                                                                       

1 Commento »

  • redazione scrive:

    Commento di Nello Molinaro:

    Carissimo Giulio : HAI RAGIONE !
    Come no darti ragione ,per quanto hai denunciato, sia per la crisi occupazionale dovuta per il crollo dei vari comparti “edilizio , castagnicolo etc. è verità. A questo aggiungo che ciò che accade in questa comunità è introvabile altrove, una perenne ed inutile campagna elettorale, ed invece di pensare e produrre atti certi e seri e risolvere in positivo le questioni in atto, si esercitano a dichiarare la loro ragione mentre il popolo per la loro incoerenza deve subire inerme la perdita di 30 miliardi di vecchie lire, per atti non compiuti nel 2008 da chi ne era delegato a farlo,favorendo contestualmente una società privata discapito del popolo che era loro obbligo difendere , e che ora, al contrario come premio si vantano del nulla e dimenticano la risoluzione negativa del finanziamento: Ancor di più , dopo aver causato tale enorme ed ingiustificabile perdita come dimostrano gli eventi procedurali , e dopo tutto questo malfare , invece di chieder scusa al popolo, si ha il coraggio ancora di intervenire in materia alimentando inutili litigi innestati in una querelle stanchevole. L’unica cosa che tutti hanno il dovere di comprendere e prendere atto , è il de grave danno economico apportato alla comunità, ed in particolare ai giovani. E’ inammissibile che si possa amministrare una comunità ed la cosa pubblica con una leggerezza ed inettitudine sconcertante , in cui si è preferito agire con benevolenza verso una società privata a discapito degli interessi del popolo , ed oltretutto tale privato tutt’oggi li tiene in pugno . Non comprendono che il loro comportamento omissivo, c ha prodotto il primo ed unico caso in Regione Campania in cui , un paese perde un finanziamento di tale entità per inefficienza amministrativa di chi rappresenta il popolo !
    A Voi giovani che siete il futuro della comunità è fatto obbligo di richiedere a chi Vi rappresenta e Vi ha rappresentato conoscere la verità ed il perché quanto dovuto non è stato eseguito , pur essendo obbligo del rappresentante del popolo difendere la cosa pubblica con appropriati atti richiesti e sanciti dalla legge., Proprio tale omissione, produrrà un disastro economico se non si risolverà la questione , che si ripercuoterà nel corso del tempo sul futuro della comunità ed in particolare della vostra vita lavorativa!
    Auguro a Voi giovani ,tutti, a me tanto cari, che il tutto si risolva positivamente , affinchè il futuro che è solo vostro diventi florido!

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