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Il “bruciore“ di una sconfitta

06.09.2014, Email del sindaco di Bagnoli Filippo Nigro

E’ la prima volta che scrivo al Presidente di Palazzo Tenta. Lo faccio per chiedergli di pubblicare una mia lettera, sollecitato anche dai consiglieri di maggioranza. Perché alle fandonie bisogna rispondere, se no qualcuno forse ci crede finendo cosi’ per essere imbrogliato.

Ma vorrei essere chiaro: forte e radicata è in me la convinzione che questa associazione sia “abitata“ da persone che attraverso di essa intendono perseguire scopi politici, ostili a me ed alla parte politica a cui appartengo.

Del resto, basta fare riferimento a ciò che è accaduto qualche mese fa, in occasione del rinnovo delle cariche dirigenziali, per rendersene conto. Abbiamo letto un manifesto pubblico sotto al quale potevo tranquillamente aggiungere “che vi avevo detto?“. Ma ho preferito lasciar perdere, erano cose che non mi interessavano, non avevo bisogno di conferme.

Anche perché in me stava maturando la convinzione che uno degli obiettivi del Sindaco fosse quello di ricomporre la propria comunità, lacerata e divisa sul piano politico e personale da ormai troppo tempo. Sono convinto che questa sia la condizione per una effettiva crescita sociale e culturale di una comunità, per cui ho deciso di provarci. Un concetto espresso anche in Chiesa in occasione della festività dell‘ Immacolata, al cospetto della statua della Madonna, per cui non potevo non dare un seguito alle parole. E, per quanto riguarda Palazzo Tenta, questa e solo questa è la ragione del “contatto“ con il suo Presidente e la decisione conseguente di coinvolgere, quest’anno, l’associazione nei progetti per la montagna.

Forse è un concetto troppo forte per essere compreso dall’ex Assessore Cella, un concetto troppo profondo per un cervello che comincia, come dire, ad accusare il peso degli anni. Basti pensare a  ciò che scrive nei confronti del Sig. Cambria, “reo“ di aver pensato che la campagna elettorale sia ormai finita e che occorrerebbe una sorta di collaborazione generale (immagino ognuno per la propria parte) per il bene del paese.  A Cambria ad un certo punto viene detto “fatti i c…. tuoi e tornatene ad Ariano“, una frase illuminante sugli obiettivi che si intende perseguire. Che tristezza!

C’è evidentemente chi ci tiene a conservare un clima di divisioni e di astio, non rendendosi conto che è quanto di peggio si possa arrecare al paese….Noi però abbiamo colto in una intervista del neo Presidente un riferimento in cui  riconosce che  Palazzo Tenta anche per colpe sue è invisa a buona parte della popolazione, ed annuncia il proposito di lavorare per mettere nella giusta traiettoria il circolo. La nostra, perciò,appare come una sorta di sfida (si fa per dire) che il Presidente sembra abbia raccolto, di “posizionare“ l’associazione  in maniera equidistante dai partiti e dai movimenti politici. Vedremo che succederà, ma pensiamo sarà molto complicato, a meno che “ il nuovo“  non abbia la forza e la capacità di liberarsi da….. tanta zavorra.

“Ci vuole coraggio, o forse buon senso, per capire che le lezioni migliori sono di solito le più dure, e che spesso fra queste ultime c’è la sconfitta“. L’ex Assessore Cella (ed altri con lui) sembra non avere né coraggio, né buonsenso per capire la lezione. Anzi sembra dare concretezza al fatto che “l’unico vero fallimento sta, in realtà, di permettere alla sconfitta di avere la meglio su di noi“.

Non riesce a vedere le cose nella loro straordinaria semplicità ma va alla ricerca di motivazioni particolari ed inesistenti che servono in fondo solo a gratificare sè stessi. A costo anche di alterare la realtà. Una sorta di refrigerio per chi sente ancora il “bruciore“ di una sconfitta (a questo punto provassero con gli….estintori).

Ma andiamo con ordine, acquisendo la consapevolezza che oggi fa il pentito o il dissociato chi aveva fatto male i propri conti, immaginando una attività amministrativa al limite della liceità, con comportamenti che andassero al di là della trasparenza e della correttezza.  E questo serve a far capire che il sottoscritto, di promesse elettorali  “particolar “, non ne ha mai fatto.

1) Non è affatto vero che “chi governa la nostra comunità“, faccia ricorso continuo al capogruppo della minoranza. Anzi molto spesso siamo accusati del contrario, cioè di tenerlo fuori dalle vicende Amministrative. Per ciò che riguarda le opinioni del Nuscano….è meglio stendere un velo pietoso sull’argomento.

2) Questa Amministrazione ha speso finora gran parte delle proprie energie per assicurare al paese cospicui finanziamenti in grado di poter creare lavoro e sviluppo e rendere il paese più moderno ed attuale. Al momento li abbiamo presi tutti. Manca all’appello solo il più grosso ed importante (Seggiovie) per il quale riteniamo di aver creato le migliori condizioni possibili per ottenerlo. Vedremo prossimamente. Per il resto:  l’iter per il Castello Cavaniglia è  iniziato nel 2005, è stato aggiornato e presentato nel 2010 per Euro 1.800.000  ma non è stato finanziato. Noi lo abbiamo modificato e presentato nel 2014 per Euro 2.485.000 e ne abbiamo avuto il finanziamento. Cosi’ come il progetto per il largo Castello fino alle mura Longobarde, presentato nel 2005 (invaso spaziale), poi ripresentato nel 2010 e mai finanziato. Noi lo abbiamo aggiornato e presentato nel 2014 per Euro 900.000 e ne abbiamo avuto, anche in questo caso, il finanziamento. Ancora, c’è il progetto di Efficientemente energetico immobili pubblici comunali, presentato nel 2011 e non finanziato. Noi lo abbiamo modificato e presentato c/o il Ministero dell’ Ambiente e ne abbiamo ottenuto il finanziamento per Euro 700.000. C’è infine un progetto culturale di rilevanza nazionale “ Irpinia : terra di mezzo tra cultura e memoria “ per Euro 300.000, che vede Bagnoli paese capofila e di cui ne abbiamo ottenuto il finanziamento. Complessivamente, circa 4.400.000 Euro (8 miliardi e mezzo delle vecchie lire) di risorse già assegnate. E giù le mani da questi finanziamenti, non iniziamo la corsa ad accaparrarsi meriti inesistenti, tipico di chi ha perso le elezioni. Le “provvidenze economiche“ non basta chiederle, bisogna ottenerle! Ci sono poi altri progetti che interessano il Laceno (Museo del territorio alla Rotonda, area pic-nic Erika, Grotta di S. Guglielmo al lago, sentiero del Caliendo e del Casone) per un totale di circa 800.000 Euro. Progetti questi ultimi elaborati nel corso del quinquennio precedente ma tutti finanziati nel corso della nostra gestione e già appaltati. Così come quelli dell’ Ente Parco Monti Picentini e Comunità Montana Terminio- Cervialto ( Mercatini del Laceno, rete dei Belvederi, Laceno Bike-park) per totale di oltre 1.000.000 di Euro. Un cenno a parte per l’ultimo arrivato, il  “Laceno Bike-park“. C’è voluto il nostro interessamento  perché ci piace ma rischiava di bloccarsi nei meandri regionali.

3) L’osservazione giusta non è che le forze dell’ordine continuano a fare multe e verbali. Fanno il loro dovere contro chi delinque, ci mancherebbe altro. L’osservazione giusta è cosa ha fatto l’ Amministrazione di cui ha fatto parte l’ex Assessore in merito al problema del legnatico secco e cosa stiamo facendo noi. La risposta è semplice. Nel primo caso : niente. Noi invece abbiamo proposto una modifica del regolamento usi civici che la Regione ha approvato, salvo alcune prescrizioni da osservare e che riteniamo giuste e condivisibili. In sostanza la Regione ci consente di utilizzare il secco in piedi, fino ad un diametro di 16 cm, a condizione che le piante non siano state cercinate (si dice così) in precedenza. Si tratta dunque di organizzare un regolamento che contempli tale controllo, una cosa certo non semplice e che richiede tempo. Ma ci stiamo provando a risolvere un problema particolarmente sentito dalla popolazione, a differenza, ripeto, di chi ci ha preceduti. Si sottolinea il fatto che anche le forze dell’ordine si sono mostrate “interessate“ al nuovo corso impresso dall’Amministrazione, pur in attesa del nuovo regolamento.

4) Già eravamo certi del fatto che l’ex Assessore non ha mai visto di buon occhio il coinvolgimento di associazioni locali in progetti riguardanti la montagna. Forse ha nostalgia di “Acqua sonante“, dei cui benefici alle radure nessuno ne è a conoscenza e del cui passaggio in paese nessuno ricorda, radure comprese. Ma tutti ricordano bene il costo, oltre 12.000 Euro. Ci sarà un intervento della corte dei Conti ? Ci dovranno essere in tal caso tanti chiarimenti….

5) Il ballo con la sua gestualità diventa a volte linguaggio con il quale esprimiamo le nostre emozioni. L’ex Assessore  probabilmente non ha emozioni da  esprimere ma solo menzogne da propinare come quelle contenute nel suo articolo. Mettiamola cosi’: abbiamo voluto festeggiare la decisione di non far pagare quest’anno ai Bagnolesi una nuova imposta, la TASI sulla prima casa. Una imposta che, ci dicono i competenti uffici, varia da un minimo di 30 ad oltre 300 Euro (dipende dalla rendita catastale dell’immobile). Uno dei pochi paesi della Provincia (se non l’unico) in cui le tasse non solo non si aumentano, ma si evita di pagarne delle nuove.  Un notevole risparmio per le famiglie Bagnolesi. A ciò si deve aggiungere il fatto che ci stiamo attrezzando per distribuire una  “canna“ di legna a famiglia a prezzi molto molto convenienti. Un po’ come si faceva un tempo. E sa, ex Assessore, come siano state possibili entrambe le cose? Grazie a ciò che voi avete trascurato, che avete deciso di abbandonare con fredda ma deleteria lucidità. Grazie ai tagli boschivi previsti dal PAF, che volevate sostituire con la scellerata decisione di inseguire le “quote di carbonio“. Meno male vi siete fermati e lo avete fatto neanche per scelta vostra ma perché costretti dalla opposizione del tempo! Ne riparleremo di queste cose, ma rinunciare a qualche milione di Euro in periodi di crisi come quello che viviamo da ormai diversi anni, è stato un errore madornale. Lo vede, ad esempio, cosa si poteva fare per ridurre i disagi delle famiglie? Basterebbe questo a segnare il discrimine tra  buona e cattiva Amministrazione! Perciò la prossima volta ci sarà non un solo ballo ma due o forse anche tre, tra la gente e con la gente, invece di fare come lei, che appare sempre più  isolato ed estraneo ad una società dalla quale, come Amministratore, è stato  giudicato, respinto e mandato a casa insieme agli altri. C’è da augurarle, infine, altre 100 “sconfitte vittoriose“ come questa.

Adesso, caro Presidente, mi fermo per evidenti ragioni di spazio, ho cercato di essere quanto più possibile sintetico ma ce ne sarebbero di cose da dire. La ringrazio se vorrà pubblicare questa mia e-mail. Penso che se davvero ha intenzione di “rettificare“ la strada di Palazzo Tenta avrà grossi ostacoli da superare ed enormi difficoltà da affrontare. Sarà gradito inoltre un commento da parte dell’associazione su tutte le cose sopra esposte. Auguri !

Dr. Filippo Nigro
Sindaco di Bagnoli Irpino

                                                                                                       

1 Commento »

  • Antonio Cella scrive:

    Ringrazio il Sindaco per aver parlato tanto di me nella sua e-mail pubblicata da Palazzotenta. Grazie, mi ha fatto sentire quasi importante.

    La sua è stata una reazione plausibile, logica, che mi aspettavo, forte del fatto che chi combatte in prima linea si espone al pericolo più di chi, per vari motivi, si scherma dietro il simbolo del suo partito.

    Nel mio intervento di qualche giorno fa, ho toccato temi che riguardavano la politica, il modo di amministrare della “vecchia giunta”, dell’abuso fatto da quella attuale con riferimento all’allegra elargizione di fondi a favore di “probabili” associazioni culturali. Ho parlato di deliberazioni di Giunta revocate e rifatte senza riuscire ad individuarne il nesso di causalità di detti movimenti. Ho parlato in modo sintetico e diretto più da “cronista” che da ex Assessore, senza mai denigrare la figura umana con il suo annoso bagaglio anagrafico.

    Ho detto cose vere, reali. La verità, si sa, è come un’accetta bene affilata che ingenera dissonanze sociali, che da alcuni viene percepita quasi sempre come menzogna. Ma non possiamo vivere di menzogne! Stravolgeremmo il modus vivendi di chi vede bene il colore delle cose, di chi sa leggere, scandagliare i meandri dell’anima e la profondità del pensiero altrui.

    I miei 77 anni appena compiuti non li scambierei con tutto l’oro del mondo. Sono fiero della mia “vecchiaia”. Ho lavorato tanto (44 anni) per approdare felicemente sulle sue sponde: essa è un dono di Dio e, come tale, va indossata con dignità e rispetto. Anche se qualcuno la interpreta come uno sgarbo, come un’onta verso la vita.

    Ho grande rispetto della persona umana, e se nei miei tratti somatici e intellettivi quel “qualcuno” legge strafottenza, arroganza, burbanza e quant’altro, si sbaglia clamorosamente. Non vado a messa la domenica, questo è vero, anche perché non saprei cosa dire al confessore e cosa di cui vergognarmi nell’accedere in quella dimora: non ho rubato, non ho stuprato, non ho ammazzato. E la galera mi è assolutamente estranea. Quanto a Domenico Cambria, che ho arringato in malo modo, non avverto in me nessun turbamento morale,né senso di scandalo per aver pronunciato, citando Crozza, quella parola che oramai è di uso comune, consolidato, nel linguaggio degli italiani. Gli scandali son ben altra cosa.

    Bene. Termino augurando al nostro primo cittadino lunga vita e tanti, tanti entusiasmanti balli nella nostra bellissima piazza.

    Antonio Cella

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