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Inno alla Celeca e al suo Ninno (il gigante addormentato)

26.05.2016, La lirica di Angelo Capone

Monte-AcellicaIo ti contemplo e ti ammiro abbagliato dalla Tua vista e con immenso stupore ti percepisco unica,  speciale, sublime e dai tratti inconfondibili !!! Oh CELECA divina!!!  …((omissis) in quanto breve stralcio))

…  …Ti ammiro estasiato e ti ringrazio, Oh CELECA, per aver dato effimera gioia al candido, quasi ingenuo, compianto amico Giovannino Palatucci che, come bimbo , incurante del rischio, solo, arrampicato sul tuo NINNO raggiunto dalla nube…  …         ((Purtroppo, nel frattempo se n’è andato anche Pasquale.))

Tu! Accogliente Madre per l’Amico Pasquale STURCHIO, al tempo giovane prof. delle mitiche 150 ore,(*) che, incerto, attraversò assieme a me l’aguzzo crinale lamiforme, singolare belvedere, della tua pietrosa e unica CIMA BIFIDA, tomba fossilifera di minute, eocenichetrasgressive, lupiniformi nummuliti e alveoline;   CELECA MIA! Litoide “Custode” di vita che fu!

Fermo! Il prof. Emerito(*), dalla rupe Nord, miroir di faglia da brivido nell’orridoestasiato ammirò, con le ginocchia incerte, i suoi monti del CervialtoLaceno, l’anfiteatro di Giffoni e lo scintillìo del mare-golfo di Salerno,”il Coccodrillo” disteso a “bere” nel mare di Maiori-Cetara con coda al Faìto, e il divino SENTIERO degli DEI sul magico crinale dei due golfi : due Costiere peninsulari dei mitici Monti Lattari sorrentino-amalfitani/Ravello!?… Al cospetto dell’emersa CAPRI, con i suoi luccicanti faraglioni rupestri. Dèi pagani ” baciati dalle onde e dalle sirene nuotanti e vocianti!

Dalle sue Cannelecchie e ancormeglio daVadda Romana, il prof. osserva, rapito, una successione di vette   a gradinata ascendenti verso il NINNO!?!     Totem irpino-picentino, ormai, senza Tabù!?  (**) Noi, qui, seduti su rocce accoglienti, commossi e ploranti , quasi in trans, con le gote rigate da lacrime   calde!  Indicibili gocce di gioia ?! …   “Qui ! MAI cave d’inerti né strade né porti!!! “…      (omissis)

Oh! CELECA! Ti Voglio Bene per le tante sorgenti che ci dai, con acque fresche e pure; captate e incanalate oltre Montella. E a noi??  … (omissis) Verosimilmente, allo stato dell’Arte.

NOI, qui, incoscienti, consapevoli passanti per CASO ?? E PERCHE’ ??? …

Montella, 24 Maggio 2015/ agg.5-6-15

Composizione “ibrida” di Angelo CAPONE

Una sorta di prosa canzonata (”poemetto”) finalizzata anche a blindareil magico territorio dell’Accellica e dintorni significativi. Dopo aver letto questo “Poemetto”, Giovannino, idealmente, e Pasquale, mediaticamente, mi contattavano e rispettivamente: Dalle Mezzane, Giovannino (piu’ ascetico, spesso in gilera, itinerante per Eremi e per Conventi, proiettava visioni PRESEPIALI DELLA NATIVITA’ che trasalivano dal profondo della sua anima candida, incline, permeabile alle favole, al credo, alla FEDE) guardando l’insieme della Celeca, evocava i TRE MAGI (SAVINA, SAVINELLA e TESORO) inchiodati al cospetto del Bambinello: IL NINNO ‘ngrillato verso la STELLA POLARE credente e annunciante, (per altri, agnostici: verso le stelle incredule), con le tre cime “coniche” rivolte allo ZENIT: spicchio della VOLTA CELESTE sulla verticale delle Croci di Acerno.“Croci “ già pronte per il GOLGOTA terreno del CRISTO poco    più che trentenne. Tutto coerente per Giovannino Palatucci pervaso di fede a suo modo vissuta. 

Il prof. Pasquale (Allori in Lingue e Scienze Politiche, già eco-rural, poeta nella maturità, desto, scopertosi più introspettivo e lirico ) annuisce e verga mediaticamente, in sms sul cellulare, per definire l’insieme polittico a sei cime dell’Accellica, compresi Ninno, Savina, Savinella e Tesoro: Suggestiva, fantastica , poetica (irreale)…è bello pensare, sognare, scrivere, comunicare… innescare dubbi (dubito ergo esisto!)” Come non essere daccordo. CELECA? Fonte di poesia. D’altronde dalla Celeca sgorga “LA VITA”, la sorgente, le sorgenti , L’ACQUA DI CUI SIAN FATTI. “Evaporando” l’una (H2O), evapora anche l’altra ( LA VITA). Se evaporasse l’acqua, quale VITA ?

Al contempo, Pasquale mi riscrive : “ Riandare una mattina lassù! Sul “miroir de faille” falesia dell’orrido? Ci verrei, pur gravato dagli anni e dalle membra , ma con un grumo allo stomaco e un nodo alla gola , dovendo “osservare” cosa si scorge al contorno , a Nord e a NordEst. Lassù! Sulla cresta, con alla destra il Ninno, tra “mare”…,cielo e stelle, nel vento, inebriato dall’aria rarefatta, forse non si può?! Ti farò sapere … la mamma permettendo… vedremo! ” Si! E’ vero Pashcà! Sapendo che al contorno (oltre quello che la distanza rende “apparentemente normale”) nulla è cambiato rispetto a quanto, negli anni ottanta, abbiamo evidenziato nelle nostre lunghe analisi di gestione del territorio in chiave naturalistica, nei servizi fotografici a luoghi con la Tua immagine, giornale nelle mani per evidenziare la data, e quanto scritto nelle conclusioni e indicazioni per la definizione degli StrumentiUrbanisticiComunali, nei servizi fotografici, negli audio-video e nelle note al Prefetto, a Igiene e Profilassi ed in altri contesti più o meno pubblici. Il passato, caro Pasquale, facendo i relativi rapporti, è lo specchio del futuro e, pertanto, attualmente, complice “la crisi”, c’è poco da sperare che Guccini e Gaetano(***) siano smentiti e perciò… fu subito CELECA! Dopo una “Tua notte illune de maggio”…in attesa del SOLE!?…sulGIGANTE ADDORMENTATO:testa (cima Sud) Ninno (pomo di Adamo ipertrofico) petto e pancia (cima Nord, con i suoi 1660m. slm).CIAO.  A cerchiata/ Angelo               Montella, li 06-06-2015  

P.S. 

Pashkà, Senti l’ultima! Ne sono venuto a conoscenza solo oggi . Forse hanno voluto darmi un contentino prima della mia dipartita, visto i tanti scritti al vento. Dopo 40 anni, dico 40, sembra che la lettera-denuncia, che inviai a Igiene e Profilassi (AV), abbia prodotto i primi riscontri : LA DISCARICA dei RSU di Montella (non so quella di Bagnoli che iter abbia avuto, dopo una nota) “LASPRA-MORTALE” ((dismessa e più o meno inattiva dal tempo della missiva/ ricordo che fui accusato di creare ulteriori, grossi problemi ai timonieri del tempo… )) * 1 ) SARA’ RISANATA , o almeno sembra che l’iter abbia avuto l’input. I rifiuti, con il loro percolato incrementato dalle piogge, giacciono ancora sul versante calcareo acclive ( verso il sottostante torrente Angri alluvionante/per poter scaricare meglio i camion) carsofratturato e con sotto, a breve profondità, la FALDA ACQUIFERA di BASE che defluisce verso la enorme SORGENTE MONTELLESE “BAGNO DELLA REGINA” * 2 ) e di CASSANO ( Pollentina, Peschiera e Prete ) captate dall’ Acquedotto Pugliese e addotte, in galleria, da Montella-Stratola a Caposele, per continuare verso la Puglia  assetata. (…anche alle CROCI DI ACERNO, al confine con Montella, ubicarono una DISCARICA di RSU.)

Montella, li 15/06/2015/aggiornamento.                   Angelo  CAPONE

A piè pagina :

1 Una verità c’era e, purtroppo, ancora esiste: “Chi ha pagato e continua a “pagare” tutte le spese e costi per vincoli territoriali-mancati guadagni e   quant’altro finalizzato a salvaguardare dall’inquinamento falde e acque destinate ad altri comuni, o altre regioni? ”. Sicuramente la comunità montellese, anche, e di più, ora, ai tempi della “crisi”.

2 All’uscita da un affioramento calcareo ((parte di un’antica superficie peneplanata che prosegue verso SanFrancesco e oltre)) l’enorme portata di acqua formava subito un laghetto bellissimo, (ora “mero” tappeto erboso), dove “ la REGINA faceva, o avrebbe potuto fare, il bagno”…si! “A LO UAGNO”. Solo ricordi sgorganti, “impressi” nella mente. Chiamale, se vuoi, “emozioni”! Riportiamolo a giorno (alla vista di tutti, turisti compresi ) sotto una cupola protettiva trasparente. Perché no?!?

(*) 150 ore pagate e promosse dai Sindacati  : più note come “Corso Per Lavoratori”  finalizzato al conseguiento della Licenza Media in un anno.

(**) Senza tabù : Sul crinale , cima Sud – Ninno – cima Nord, hanno posizionato “una ferrata”  un cavo di acciaio radicato , per cui tutti… ??

(***) Guccini e Gaetano: Rispettivamente per “Dio è morto” e “Non te reggae più” – “ Il cielo è sempre più blu” . Pino Daniele, poi, con voce suadente/graffiante ha coniato l’apparentemente più leggera “ ‘na tazzulella ‘e cafè”  dopo i pasti e non solo… a seguito delle “mani sulla città”.

(il gigante addormentato ): Per Pasquale  era l’ aquilotto in procinto di spiccare il volo.

LA FOTO

Foto-Accellica-di-Angelo-Capone

                                                                                                       

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