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Interrogazioni Minoranza del 9 Dicembre 2016: considerazioni

18.12.2016, Email del sindaco di Bagnoli Filippo Nigro

Filippo-Nigro, sindaco di Bagnoli iIrpinoIn riferimento a tali interrogazioni, si contestano con forza alcune affermazioni in esse contenute. La solita abitudine di raccontare fandonie nel tentativo di fuorviare e confondere la gente. Così non si rende un servizio alla Comunità, ma probabilmente non è questo l’obiettivo che si vuole raggiungere. Pare più il tentativo di giustificare una esistenza che provare a dare un contributo in positivo ai problemi del paese. La minoranza fa in modo che le interrogazioni vengono prima pubblicate su Palazzo Tenta e poi arrivano all’attenzione dell’Amministrazione, evidente ricerca di una qualche forma di visibilità.

Nel precisare che la convocazione del Consiglio è stata decisa molto tempo prima della richiesta della minoranza, si respinge con forza l’idea che “importanti argomenti risultino allo stato senza risposte e molteplici aspettative dei cittadini totalmente disattese“. Ed è assolutamente falso che “si registra un clima di completo abbandono della cosa pubblica….“ .

Questa compagine Amministrativa ha una presenza continua e costante, sempre pronta a discutere con i cittadini e ad affrontare i loro problemi. Ne è la prova che la Segretaria Comunale ed i Dirigenti tirano un respiro di sollievo ogni volta che il Sindaco ed i suoi collaboratori non sono presenti in Comune, ed accade molto raramente, perché non sottoposti a sempre nuove ed urgenti sollecitazioni. Basta chiedere a loro!

Si legge inoltre “di promesse che non riguardano interessi generali ma di pochi“ ….una autentica stupidaggine! E si afferma che “i cittadini aspettano da anni di vedere atti e documenti che possano tranquillizzarli….“. Ma quando si rendono conto che invece di carte i cittadini vogliono vedere fatti concreti, vogliono vedere problemi risolti o quantomeno affrontati, vogliono vedere cose realizzate dopo anni vuoti ed inconcludenti del passato?

Si parla di assemblee, di adunate….Forse per fare le solite chiacchiere, fare arringhe appassionate per cercare di persuadere la gente come si fa nei tribunali. Se invece  si vogliono le assemblee per manifestare idee e proposte, si cominci col suggerire come utilizzare la Monorotaia, un monumento allo spreco che nessuno vuole in gestione, col rischio di dover restituire ben 960.000 Euro alla Regione ed il conseguente default del Comune….

Alla maggior parte delle interrogazioni abbiamo dato già risposta in precedenti Consigli (area PIP, incompatibilità collaborazioni esterne, ripartizioni fondi ex 219, progetto culturale “Irpinia terra di mezzo….”), ma i Consiglieri Chieffo e Di Mauro erano distratti od assenti. Oppure, più verosimilmente, non hanno altro da dire per cui ripropongono sempre le stesse cose.

Ma ce n’è una davvero singolare, a proposito del Castello Cavaniglia. Invece di associarsi a noi ed essere soddisfatti che il Castello riprenda a vivere, e con esso tutta una parte del paese viene riqualificata ed ammodernata, formulano interrogazioni sulla “destinazione dei fondi in riferimento al computo metrico ed ai suoi atti giustificativi etc.“. Un fatto tecnico di cui nessuno ha interesse o curiosità. Ricordo che in passato la minoranza ironizzava sull’accelerazione della spesa definendola un imbroglio, si parlava di ricorsi al TAR, di probabile indebitamento del Comune e quindi di default…. Invece i fondi ci sono, i lavori sono in via di completamento ed adesso, quasi infastiditi che un’opera così importante venga realizzata, fanno interrogazioni incomprensibili. Nessun cenno invece su Largo Castello e zona circostante, su cui pure si stanno terminando i lavori….Chissà perché!!!

C’è poi l’ interrogazione che riguarda la sistemazione di via De Rogatis. Una cosa francamente ridicola, si parla di interventi più urgenti in altre zone del paese…. Ma certo, è proprio così! Potrei infatti fare un elenco di interventi di cui necessita il paese. Tutti urgenti perché accumulatesi nel tempo per effetto dell’inerzia e dell’inefficienza del passato. E non ci sarebbe solo da costruire, ma anche da distruggere, vedi Rotonda in via M. Lenzi.

Ma il vero capolavoro è compiuto, come al solito, sulla questione Seggiovie. Una miriade di fandonie, di sciocchezze, di cattiverie. Un tentativo meschino di imbrogliare la gente, di non far pensare che se nel 2008 si fossero compiuti passi per tutelare il Comune in seguito ad una sentenza favorevole, come era doveroso, oggi sarebbero già iniziati i lavori di ammodernamento degli impianti. E che non era possibile che problemi non risolti in 5 anni potessero essere risolti in pochi mesi dopo il nostro insediamento, anche se ci abbiamo provato nell’interesse esclusivo dell’intero territorio.

Ma l’argomento non è affatto abbandonato come vogliono far credere, anzi! E’ al centro di un processo di valorizzazione dell’intero complesso del Laceno, come stabilito dalla strategia del progetto pilota aree interne. Siamo impegnati in questo, siamo proiettati nel futuro a differenza di chi, prigioniero di vecchie logiche, sembra privilegiare interessi politici di parte rispetto agli interessi del paese. E la questione Seggiovie ne è l’esempio più lampante.

A tal proposito, ed a proposito anche di omertà e del dovere di trasparenza richiamato nelle interrogazioni della minoranza, vorrei riprendere un articolo apparso tempo fa sul giornalino  Fuori dalla Rete, “Questa intervista non s’ha da fare!“. Si tratta di una intervista al Sig. Pietro Pagnini, Direttore Tecnico della società che gestisce le Seggiovie, non pubblicata, come si legge,  per “indebita ingerenza“ da parte di un “notabile locale, nei confronti del quale si usano parole grosse. E’ necessaria la massima chiarezza, soprattutto se, come si legge ancora nell’ articolo citato, attorno all’argomento ruotano tanti interessi“.

Chi dunque ha fatto pressioni per impedire la pubblicazione dell’intervista, e perché? Di cosa si ha paura?

Il paese ha il diritto di sapere. La trasparenza è un valore etico, ed in quanto tale assume anche un valore culturale.  Sollecitiamo pertanto ancora una volta Palazzo Tenta a dare risposte chiare e precise. Chi ha l’ambizione di promuovere la crescita culturale di una comunità, non può esimersi dal farlo.

Anzi, ci meraviglia che non lo abbia già fatto! 

Filippo Nigro

                                                                                                       

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