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La secca del fiume Calore risale verso le sorgenti della SCORZELLA

29.09.2017, Morte di un Ecosistema (di Angelo Capone)

Monterlla-Ponte-del-Fascio-settembre-2017-1Oltre il Ponte del Fascio, (CASCATA omonima, o delle TRE ACCETTE – definizione più cara ai montellesi – completamente con Deflusso ZERO), la SECCA prosegue, pur con le piogge (poche) degli ultimi giorni, verso monte nel RAJO della mitica SCORZELLA del Fiume CALORE Irpino, verso le sorgenti captate dall’Alto Calore: Scorzella 1e2,Troncone e Tronconciello.

Il DEFLUSSO MINIMO VITALE-LEGALE!- ormai è un miraggio… e, [se non si prenderanno decisioni serie di politiche ambientali (INVASI di RITENUTA/Laghetti artificiali da piccole dighe, invasi a perdere, briglie mirate su aste di vallecole dei bacini imbriferi, viminate di ingegneria naturalistica, pozzi rovesci ecc. per RIMPINGUARE ACQUIFERI di base e acquiferi (FaldeAcquifere) connessi a sorgenti in quota utilizzabili a caduta libera, fermando – nei periodi piovosi e di piene/morbide- più acqua possibile che altrimenti andrebbe a mare o, spesso, al piano a fare danni/alluvioni], il futuro, complici i Cambiamenti Climatici in atto, sarà sempre più interessato da CRISI IDRICHE di entità tale da comportare EMERGENZE ambientali e Economico-Sanitarie di cui i PREFETTI non possono non tenere conto e agìre di conseguenza prima che il DRAMMA accada in maniera amplificata e con coinvolgimento di milioni di persone: da qui (MONTELLA, CASSANO e CAPOSELE) parte il più grande Acquedotto d’EUROPA, l’Acquedotto PUGLIESE – AQP – con galleria che origina a MONTELLA/STRATOLA verso Caposele e quindi Puglia.

Fate presto e usate allo scopo anche la recente Legge sui “Piccoli comuni” e non solo se i bacini imbriferi ricadono, come a MONTELLA, e sottendono l’ intero BACINO IDROGEOLOGICO che alimenta le grosse sorgenti come BAGNO dellaREGINA d iMontella, SANITA’ di Caposele e POLLENTINA di Cassano.

Oltre le REGIONI, Campania e PUGLIA, intervenga il GOVERNO centrale essendo la questione ormai STRATEGICA. Subito servono compensazioni AltoCALORE e AQP per poter dare al fiume Rajo della SCORZELLA un parte delle acqua CAPTATE per evitare la MORTE di un Habitat di notevole valenza per la presenza delle Trote FARIO, trote MACROSTIGMA, GAMBERO di Fiume e anche LONTRA assieme a tutta la fauna ittica che quest’anno ha subito per lunghi tratti del fiume Calore danni irreparabili e tali da essere parzialmente recuperati in più lustri.

A rendere il tutto [a valle, nella Piana di Montella e sullo Iennarulo di Bagnoli I. due depuratori fungevano da CAPUT Fluminis (Il primo totalmente inattivo e quindi con sole acque nere al 100% – il secondo semifunzionante)], tragico, oltre l’inquinamento, è stato il TEMPORALE di settembre che ha interessato Aree INCENDIATE e quindi dilavamento e ONDA di PIENA TORBIDA nerastra che ha invaso il greto fluviale per CHILOMETRI rendendo il tutto ancora più complesso, con assenza totale di vita e con riduzione della infiltrazione nelle alluvioni rese meno permeabili. Nelle pozze temporaneamente rigenerate Non c’era segno di VITA, nemmeno mosche…Niente in assoluto, solo fango siltoso nerasto/marrone scuro da terreno vegetale cotto e asportato dai versanti incendiati da “PIROMANI” assassini inconsapevoli del DANNO che causano.

Urge un PIANO di RIPRISTINO ECO/BIO, ma che non sia da BIO speculativo o capace di apportare ancora più danni al singolare HABITAT che, almeno fino alla CASCATA/ PONTE ROMANO della LAVANDAIA [ovvero fino all’uscita dal dominio calcareo/carbonatico], risulta di singolare VALENZA ambientale-nauturalistica e idrogeologica (SORGENTI)  per quanto precedentemente rilevato e commentato.

LE FOTO (di Angelo Capone)

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1 Commento »

  • redazione scrive:

    Commento di Angelo Capone:

    Sento il dovere di dire che quanto espresso per il Bacino Imbrifero del CALORE è valido, tal quale, per il Bacino imbrifero del Sele e, quindi, per tutto il Territorio Montano di BAGNOLI Irpino che concorre rilevantemente alla definizione degli ACQUIFERI che originano la sorgenti del SELE – AQP. Già detto altre volte che Bagnoli concorre rilevantemente a definire anche il bacino imbrifero del fiume CALORE, col versante Occidentale del Massiccio del CERVIALTO, e che – per ragioni carsiche connesse al Lago LACENO – attraverso la Bocca del CALIENDO dà acqua subaerea all’ Alta Valle del CALORE. Quindi Bagnoli, a pieno titolo, concorre assieme a Cassano ai benefici legati a tematiche ambientali connesse alla LEGGE (Realacci) appena approvata per i “PICCOLI COMUNI” inferiori a 5000 abitanti.
    Qui le problematiche, come detto, investono territori più ampi e pertanto è necessario trovare ulteriori sinergie Regionali e di Governo centrale. Per le sorgenti di Bagnoli con ACQUEDOTTO a conduzione autonoma resta ancora più valida sia la necessità d’invaso che di RIMPINGUAMENTO degli ACQUIFERI di VALLE, nelle brecce continentali, e quelli di MONTE, nei calcari marini, sospesi (Tornola in particolare).

    https://www.youtube.com/watch?v=adDqja0KRDU&feature=youtu.be

    Allego una foto del tracciato dell’Acquedotto AltoCALORE proveniente dall’ACCELLICA e, qui, in confluenza con le acque della Scorzzella, un pò più in quota, oltre il PONTE da cui ho scattato la FOTO.
    Allego pure un altro VIDEO YOUTUBE commentato che testimonia il SALVATAGGIO delle TROTE FARIO subito a monte del ponte del Fascio visualizzato.

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