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Laceno: niente seggiovie, salta la stagione turistica

04.10.2017, Il Mattino (di Giulio D’Andrea )

L’ente locale va a caccia dei fondi europei per il rilancio della stazione ma c’è il rischio che il concessionario chieda il risarcimento.

neve-lago-laceno-4-febbraio-2012La vicenda seggiovie si complica. Adesso c’è l a possibilità che la società concessionaria chieda i danni al Comune. Il braccio di ferro continua e l’unica cosa che al momento appare certa è l’interruzione  della stagione sciistica e quindi turistica.

L’amministrazione comunale va avanti nella sua strategia, che è quella di rendere libera l’area degli impianti. L’obiettivo è noto: darsi la possibilità di attingere ai finanziamenti per il rifacimento delle infrastrutture, visto che le normative richiedono la piena disponibilità delle aree per l’ente pubblico.

Ma al momento la società Giannoni ha una concessione fino al 2031. E la stessa, tramite una nota stampa, fa sapere: «Se il Comune è interessato a riprendersi gli immobili oggetto della concessione anticipatamente rispetto alla data suindicata, lo dovrà fare a titolo oneroso. La società potrà prendere in considerazione tale evenienza. Ribadiamo poi »che il comportamento del Comune è causa di danni per la società e per la comunità cittadina; per cui ci si riserva di far valere gli uni e gli altri danni nelle diverse sedi competenti»

Insomma, comunque vada il Comune di Bagnoli potrebbe dover mettere mano alle casse secondo la concessionaria. Per il Municipio non la migliore prospettiva di questi tempi. Ma cosa è successo in questo frangente?

«Giorni fa alcuni incaricati del Comune intendevano, senza la presenza di personale – scrive Giannoni -. Restiamo meravigliati per il rifiuto di codesto Comune di qualsiasi forma di collaborazione, anzi di comunicazione, a proposito della sorte degli impianti del Laceno e del futuro turistico della zona. E’ stato ripetutamente chiesto di visionare il progetto dei nuovi lavori, al fine di individuare con precisione sia lo spazio che i nuovi impianti prenderanno sia il tempo per realizzare e portare a termine i lavori, e di avere notizie precise sul finanziamento (se effettivamente c’è e quando potrà essere disponibile). Il Comune non solo non ha mai fornito i dati richiesti, ma non ha mai nemmeno risposto».

L’accusa nei confronti della Giunta guidata da Filippo Nigro continua: «Atteggiamento  incomprensibile, E’ palese che la richiesta di avere dalla società concessionaria la disponibilità dei terreni è stata intempestiva, e non ha avuto altro effetto che quello di provocare danni ingiusti. Ancora oggi, nonostante le esternazioni di personalità politiche, non è affatto chiaro che il finanziamento ci sia e che sia a breve disponibile; e del progetto non ci sono notizie. Se a ciò si aggiunge il totale silenzio su questi temi non si può che qualificare come singolare il modo di condurre la cosa pubblica: l’incertezza dei programmi è totale. La consegna al Comune dei terreni – osserva Giannoni – ha senso solo se è imminente l’inizio dei lavori, ossia se il finanziamento è effettivamente e prontamente disponibile e se il progetto è redatto in forma cantierabile. Aver impedito e continuare ad impedire a questa società di portare a termine la manutenzione straordinaria degli impianti esistenti e di gestirli per il tempo previsto in concessione è ingiusto ed illecito, oltre ad essere in contrasto con l’interesse pubblico», chiude la lettera.

Un quadro complesso, si diceva. Il sindaco Filippo Nigro si è più volte mostrato ottimista sui fondi in arrivo dal Progetto Pilota. E la stessa linea è stata tenuta dal presidente del comitato: «Pro Laceno» Giovanni Agosto. Ma il punto, come più volte ripetuto, riguarda l’intera strategia turistica a Bagnoli. Anche se i fondi fossero disponibili oggi, ci vorrebbero anni per rifare gli impianti. Nel frattempo vanno trovate altre soluzioni per far tornare qualche turista.

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03.10.2017, Avellinotoday.it

Laceno, le seggiovie restano ferme tra il silenzio delle Istituzioni

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Laceno-iimpianti-scistici-seggiovieLe seggiovie del Laceno sono ferme dal 27 maggio. La stagione estiva è saltata ed ora si avvicina quella invernale, la più attesa dal turista amante della montagna imbiancata. Di notizie positive non ce ne sono. L’amministrazione comunale di Bagnoli non ha fatto passi ulteriori. Se da parte delle Istituzioni di ogni ordine e grado c’è un silenzio assordante, il concessionario Giannoni per risvegliare le coscienze e fare il punto della situazione ha inoltrato una missiva all’amministrazione comunale che di seguito riportiamo integralmente:

“Giorni fa alcuni incaricati del Comune intendevano, senza la presenza di personale della società concessionaria, redigere lo stato di consistenza delle aree necessarie al rinnovo totale degli impianti di risalita. E ciò nonostante che non sia stato concordata l’estensione di tali aree, come necessario e come richiesto da questa società. Restiamo meravigliati per il rifiuto di codesto Comune di qualsiasi forma di collaborazione, anzi di comunicazione, a proposito della sorte degli impianti del Laceno e del futuro turistico della zona. Il Comune mesi orsono, ha chiesto la disponibilità dei terreni necessari per il rinnovo degli impianti, assumendo di poter usufruire di fondi pubblici, che venivano dati per imminenti.

Questa società, che aveva in corso la manutenzione straordinaria degli impianti esistenti, si diceva immediatamente disposta a consentire il rifacimento totale degli stessi, confidando nella esattezza delle comunicazioni del Comune, ossia nella imminenza del finanziamento e nella esistenza di un progetto esecutivo. In dipendenza della richiesta del Comune, essa cessava di provvedere alla manutenzione straordinaria e, quindi, alla conseguente prosecuzione gestione degli impianti; con ovvi danni economici, derivanti dalla impossibilità di gestire anche le attività turistiche connesse (ristoranti, ecc).

E’ stato ripetutamente chiesto di visionare il progetto dei nuovi lavori, al fine di individuare con precisione sia lo spazio che i nuovi impianti prenderanno sia il tempo per realizzare e portare a termine i lavori, e di avere notizie precise sul finanziamento (se effettivamente c’è e quando potrà essere disponibile). Il Comune non solo non ha mai fornito i dati richiesti, ma non ha mai nemmeno risposto. Tali richieste vengono nuovamente ribadite. L’atteggiamento del Comune è incomprensibile: è palese che la richiesta di avere dalla società concessionaria la disponibilità dei terreni è stata intempestiva, e non ha avuto altro effetto che quello di provocare danni ingiusti. Ancora oggi, nonostante le esternazioni di personalità politiche, non è affatto chiaro che il finanziamento ci sia e che sia a breve disponibile; e del progetto non ci sono notizie.

Se a ciò si aggiunge il totale silenzio su questi temi non si può che qualificare come singolare il modo di condurre la cosa pubblica: l’incertezza dei programmi è totale. La consegna al Comune dei terreni ha senso solo se è imminente l’inizio dei lavori, ossia se il finanziamento è effettivamente e prontamente disponibile e se il progetto è redatto in forma cantierabile: redigere uno stato di consistenza senza tener conto del progetto dei lavori è privo di razionalità.

Aver impedito e continuare ad impedire a questa società di portare a termine la manutenzione straordinaria degli impianti esistenti e di gestirli per il tempo previsto in concessione è ingiusto ed illecito, oltre ad essere in contrasto con l’interesse pubblico. Ribadiamo che il comportamento del Comune è causa di danni per la società e per la comunità cittadina; per cui ci si riserva di far valere gli uni e gli altri danni nelle diverse sedi competenti. Rammentiamo che i terreni e gli altri immobili in concessione devono restare nella disponibilità della società fino al 5 maggio 2031: ogni impedimento della loro utilizzazione comporta risarcimento del danno. Se il Comune è interessato a riprendersi gli immobili oggetto della concessione anticipatamente rispetto alla data suindicata, lo dovrà fare a titolo oneroso. La società potrà prendere in considerazione tale evenienza”.

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03.10.2017, Irpiniapost.it

Seggiovie del Laceno, la situazione si complica

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impianti-lacenoNon si muove molto sul Laceno. Stagione invernale ormai saltata dopo il braccio di ferro Comune-Società. Un momento delicatissimo per la comunità di Bagnoli, che attende i fondi del Progetto Pilota per il rifacimento delle seggiovie ma che al momento vede una società in rotta con l’ente comunale e viceversa. La storia è abbastanza nota in zona. Forse meno ai turisti che lasceranno Laceno per altre località sciistiche. Visto che per ottenere i finanziamenti pubblici le aree devono essere nell’assoluta disponibilità del pubblico – il Comune in questo caso – l’amministrazione ha in pratica detto alla società “consegnateci le aree“. Ma la società fa valere la convenzione stipulata. Nel frattempo si aspettano i fondi, che però dovranno ovviamente essere anticipati da un progetto. Al momento non c’è il progetto, figuriamoci i soldi. E in questo caos generale arriva la lettera della società Giannoni.

La lettera della società al Comune

Giorni fa alcuni incaricati del Comune intendevano, senza la presenza di personale della società concessionaria, redigere lo stato di consistenza delle aree necessarie al rinnovo totale degli impianti di risalita. E ciò nonostante che non sia stato concordata l’estensione di tali aree, come necessario e come richiesto da questa società.

Restiamo meravigliati per il rifiuto di codesto Comune di qualsiasi forma di collaborazione, anzi di comunicazione, a proposito della sorte degli impianti del Laceno e del futuro turistico della zona. Il Comune mesi orsono, ha chiesto la disponibilità dei terreni necessari per il rinnovo degli impianti, assumendo di poter usufruire di fondi pubblici, che venivano dati per imminenti.

Questa società, che aveva in corso la manutenzione straordinaria degli impianti esistenti, si diceva immediatamente disposta a consentire il rifacimento totale degli stessi, confidando nella esattezza delle comunicazioni del Comune, ossia nella imminenza del finanziamento e nella esistenza di un progetto esecutivo.

In dipendenza della richiesta del Comune, essa cessava di provvedere alla manutenzione straordinaria e, quindi, alla conseguente prosecuzione gestione degli impianti; con ovvi danni economici, derivanti dalla impossibilità di gestire anche le attività turistiche connesse (ristoranti, ecc).

E’ stato ripetutamente chiesto di visionare il progetto dei nuovi lavori, al fine di individuare con precisione sia lo spazio che i nuovi impianti prenderanno sia il tempo per realizzare e portare a termine i lavori, e di avere notizie precise sul finanziamento (se effettivamente c’è e quando potrà essere disponibile).

Il Comune non solo non ha mai fornito i dati richiesti, ma non ha mai nemmeno risposto. Tali richieste vengono nuovamente ribadite. L’atteggiamento del Comune è incomprensibile: è palese che la richiesta di avere dalla società concessionaria la disponibilità dei terreni è stata intempestiva, e non ha avuto altro effetto che quello di provocare danni ingiusti.

Ancora oggi, nonostante le esternazioni di personalità politiche, non è affatto chiaro che il finanziamento ci sia e che sia a breve disponibile; e del progetto non ci sono notizie. Se a ciò si aggiunge il totale silenzio su questi temi non si può che qualificare come singolare il modo di condurre la cosa pubblica: l’incertezza dei programmi è totale.

La consegna al Comune dei terreni ha senso solo se è imminente l’inizio dei lavori, ossia se il finanziamento è effettivamente e prontamente disponibile e se il progetto è redatto in forma cantierabile: redigere uno stato di consistenza senza tener conto del progetto dei lavori è privo di razionalità. Aver impedito e continuare ad impedire a questa società di portare a termine la manutenzione straordinaria degli impianti esistenti e di gestirli per il tempo previsto in concessione è ingiusto ed illecito, oltre ad essere in contrasto con l’interesse pubblico.

Ribadiamo che il comportamento del Comune è causa di danni per la società e per la comunità cittadina; per cui ci si riserva di far valere gli uni e gli altri danni nelle diverse sedi competenti.

Rammentiamo che i terreni e gli altri immobili in concessione devono restare nella disponibilità della società fino al 5 maggio 2031: ogni impedimento della loro utilizzazione comporta risarcimento del danno. Se il Comune è interessato a riprendersi gli immobili oggetto della concessione anticipatamente rispetto alla data suindicata, lo dovrà fare a titolo oneroso. La società potrà prendere in considerazione tale evenienza.

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IL VIDEO SU PRIMATV

                                                                                                       

1 Commento »

  • redazione scrive:

    Gianluca Nocerino:
    … anche Palazzo Tenta deve prendere una decisione se continuare a fare da megafono a tutti o concorrere affinché le parti invece di scrivere inviare iniziano a dialogare X trovare una soluzione

    Mimmo Nigro:
    Vorremmo ricordare al sig. Gianluca Nocerino, ma non solo a lui, che la nostra associazione tra le diverse attività che svolge c’è anche quella di “informare”, ovvero “registrare” asetticamente ciò che avviene in paese e che abbia una certa rilevanza pubblica. Svolgere attività di mediazione tra soggetti terzi, come ci viene esplicitamente richiesto, non rientra nelle ns. funzioni, non è previsto dal ns. Statuto …. E poi, ci sia consentito, in questo specifico caso c’è poco da “concorrere”… Ci sono tali e tanti interessi in ballo che SOLTANTO ed esclusivamente il senso di responsabilità e maturità delle parti in causa potrebbe sbloccare la situazione … Vorremmo ricordare, in ultimo, sempre al sig. Gianluca Nocerino, ma non solo a lui, che un’associazione capace di dare il megafono ai propri concittadini e fare da cassa di risonanza alle loro idee, alle loro opinioni (quando civilmente espresse), è un’associazione dotata di una virtù e non di un difetto, un limite …

    Gianluca Nocerino:
    Eg sig Mimmo Nigro Voglio precisare che non discuto la sua capacità di dare voce a tutti ma la mia era solo una richiesta visto che le cose stanno come delineate da lei in maniera precisa e puntuale ma penso che chi come lei esprime un ruolo di informazione sul e nel territorio e lo fa benissimo anche se non e’ suo il ruolo di mediare tra le parti ma si arriva ad un punto e ci siamo arrivati dove chi ha la possibilità di interloquire con gli attori in campo faccia la sua parte per cercare di trovare una soluzione alla vicenda.
    Capisco la difficoltà della cosa e le cose stanno esattamente come lei le ha descritte ma L interesse di pochi non può distruggere un indotto ed un luogo meraviglioso come il laceno
    Quindi da lì nasce la mia esortazione a lei perché si rischia di fare il notiziario con la rappresentazione delle giustificazioni X i propri interessi personali ma non si pensa alla soluzione del problema se si accontenta di essere il luogo dove viene spiegato e raccontato xche il laceno finira ‘ come stazione sciistica va bene così .
    Ripeto ammiro il fatto che da voce a tutti.
    Con stima
    Gianluca Nocerino

    Mimmo Nigro:
    Ripeto a Lei, sig. Gianluca Nocerino, quello che ho anche detto di persona al Presidente del Comitato ProLaceno. Giovanni Agosto. In questa faccenda le associazioni non possano avere alcun ruolo, almeno al punto in cui si è giunti … Sono già all’opera per questo, e da anni, “professionisti” profumatamente pagati … con risultati, per la verità, assai deludenti … Ed è tutto dire…

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