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Michele Gatta: “A breve un nuovo affondo invernale”

10.01.2017, L’intervista

mappa-meteo-15-22-gennaio-2017Abbiamo incontrato il meteorologo dell’associazione “Palazzo Tenta 39” per parlare dell’episodio invernale che ha colpito le regioni adriatiche del centro e quelle del sud-Italia.

Sig.Gatta come ha vissuto personalmente questo periodo di freddo?

Sicuramente intensamente. Nello stesso tempo molte ore le ho passate a studiare le mappe per capire come potrebbe procedere il mese di gennaio.

Dobbiamo dirlo: lei aveva avvisato della possibilità di un periodo di gelo. Alla fine le cose sono andate come lei aveva previsto?

Per quanto riguarda le temperature parlavo che avremmo raggiunto il picco di  -9, e così è stato. Per quello che concerne la neve, mi aspettavo qualche accumulo in meno. Ma in questo caso la differenza l’ha fatta l’orografia del paese. Infatti abbiamo avuto neve sia per scorrimento di aria umida in quota, nella giornata di giovedì 5 gennaio, che per effetto “stau”,soprattutto nella serata di sabato 7 gennaio.

Lei parlava che sarebbe stato un episodio che non avevamo mai avuto negli ultimi 30 anni. Alla fine è andato così?

In alcune zone dell’Abruzzo e Molise siamo andati oltre. Si è fatta la storia. Accumuli di neve che in alcune località hanno superato i 2 metri!!! Un episodio che ricorderemo per diversi anni.

Lei quest’anno nei suoi editoriali, a differenza della passata stagione invernale, ha avuto sempre atteggiamenti di maggiore cautela, spiegando che tale motivo era dovuto a delle situazioni particolari. Quali?

Lei dice bene. E vedo che legge attentamente i miei editoriali. Effettivamente quest’anno a livello meteorologico la stagione si presentava alquanto diversa rispetto agli ultimi anni. Direi, per essere più preciso, che gli indici climatici erano particolari. Per questo la tutela era d’obbligo.

Può essere più preciso…

Vede, le manovre del tempo nella stagione invernale vengono condizionate sempre dal Vortice Polare Stratosferico, che in connubio con quello Troposferico, determina l’ evoluzione meteorologica. Quest’anno i due vortici non riescono a comunicare fra di loro. La stratosfera ha trovata la troposfera che ha dettato legge girando dalla parte opposta a quella della stratosfera stessa..

Un esempio: due piatti, uno sovrapposto all’altro, sospesi nel vuoto: uno gira in un senso, l’altro nel senso opposto. Questa dinamica ha favorito una prima parte dell’inverno  con il freddo e il gelo ad oriente (mese di novembre e dicembre) adesso ha interessato più direttamente l’Italia, in particolare le regioni adriatiche e il meridione. Anche altri tasselli climatici facevano vedere qualcosa di diverso, ma è meglio non elencarli, altrimenti “stancheremo” i nostri lettori.

Bene. Ma adesso non può rimanerci sospesi per il prossimo futuro. Cosa dobbiamo attenderci?

Intanto iniziamo a dire che il freddo non ci lascerà prima della giornata di mercoledì 11 gennaio. Avremo ancora qualche debole o al più moderata precipitazione nevosa qua e là. Poi dovremmo aspettarci qualche giorno in cui le temperature si alzeranno in maniera decisa. Ma potrebbe essere un miglioramento prima di un altro assalto invernale.

Ci sta dicendo che dobbiamo aspettarci ancora la neve?

Adesso stiamo parlando di tempistiche che vanno oltre i 4-5 giorni, quindi capisce la labilità della previsione. Quantunque le mappe sembrano univoche verso tale evoluzione.

Un ulteriore sforzo. Ci dica cosa attenderci per il prossimo fine settimana.

Dopo un pò di piogge in arrivo sull’Italia, fra la giornata di giovedì 12 e venerdì 13 gennaio, con la neve relegata a quote di bassa montagna al centro, e in montagna al sud, potremmo assistere all’arrivo di una corrente fredda artica che potrebbe portarci una nuova  fase nevosa su tutti i rilievi del centro-sud. Molto probabilmente proprio la giornata di domenica 15 gennaio potrà dare il via a tale evoluzione. Ma su questo sarò più preciso nel prossimo aggiornamento che potrà essere letto sul sito dell’associazione fra qualche giorno. In quella occasione parleremo anche della quota neve per l’Alta Irpinia.

Come vede stiamo parlando veramente di tempistiche alquanto lunghe. Pertanto è indispensabile aspettare qualche giorno per essere sicuri di tale evoluzione.

Finalmente un inverno che da tempo non si vedeva.

Sì! E potrebbe riservarci addirittura…

Nonostante gli sforzi fatti, l’amico Michele Gatta non ha voluto dirci cosa esprimono quei punti sospensivi. Ma lo ringraziamo lo stesso per la sua professionale disponibilità.

                                                                                                       

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