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Migranti in albergo su Laceno, il sindaco pronto alle barricate

22.11.2017, Il Mattino (di Paola De Stasio)

In 85 potrebbero essere ospitati al «Cervialto». Nigro è contrario: sul turismo faremo investimenti. Il preside Arciuolo: «Inascoltata la proposta di aderire allo Sprar, ora si pagano le conseguenze».

Laceno-veduta-dall-alto-2017Migranti in albergo, la guerra sul Laceno. Le parole di Pina Nicastro, proprietaria dell’ Hotel Cervialto hanno scatenato una serie di prevedibili reazioni, anche perché la struttura sarebbe pronta ad ospitare 85 richiedenti asilo.

La frase «Noi pronti ad accogliere i migranti perché oramai il turismo non esiste più» rivela alcune verità, ma sulla vicenda ora intervengono il sindaco Filippo Nigro, nettamente contrario, ma anche il preside dell’ istituto comprensivo, Luciano Arciuolo, che circa un anno fa chiese al Comune di aderire allo Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) proprio per trasformare l’accoglienza dei migranti in una risorsa, ottenendo però in risposta un secco no.

Nigro fa subito scudo «Mi opporrò in tutti i modi all’arrivo dei migranti all’Hotel Cervialto. Comprendo la preoccupazione degli operatori turistici – dice il primo cittadino – Capisco lo stato d’animo della proprietaria dell’ albergo, ma ribadisco che solo per quest’anno le seggiovie resteranno chiuse. Noi dobbiamo  fare turismo , il Laceno non è il luogo ideale per accogliere i migranti. Non sono contro il concetto di accoglienza, né ho pregiudizi, ma sull’ altopiano sarebbero isolati, non può esserci integrazione: non c’è un presidio medico e non ci sono trasporti. Pertanto mi opporrò con tutti i mezzi, so che è già stata firmata una convenzione tra la proprietà dell’ hotel Cervialto ed una cooperativa di Napoli e che l’Asl effettuerà un sopralluogo. Di conseguenza ho chiesto un incontro urgente al prefetto per scongiurare questa ipotesi».

A Bagnoli molti non credono più al rilancio turistico. Il sindaco, invece, si mostra ancora fiducioso:« Mi sono dannato l’anima per il Progetto Pilota. Sono stati gli operatori turistici sei mesi fa a dirmi che se non si fosse fatto qualcosa Laceno sarebbe morto, così come hanno detto che le seggiovie erano obsolete e vanno cambiate. Quest’amministrazione ha realizzato le condizioni per rilanciare il turismo cin gli investimenti che arriveranno dal Progetto Pilota. Purtroppo ci stiamo scontrando con gli ex concessionari dell’ impianto che tengono in ostaggio non solo Bagnoli, ma tutto il territorio. Ci stanno ricattando. Ma noi abbiamo già provveduto a fare  un’ordinanza di sgombero dell’ area. Dobbiamo avere i suoli per realizzare i progetti».

E’ amareggiato, invece, il preside Arciuolo, lui era stato lungimirante :« Quando ho proposto al Comune di aderire allo Sprar per accogliere 8 bambini la cosa più gentile che mi hanno risposto è stata “portateli a casa tua”. Hanno prevalso superficialità, pregiudizi e razzismo. Non hanno capito che l’accoglienza secondo giusti criteri significa ripopolamento, integrazione, lavoro. Oggi si pagano le conseguenze di quel no ».

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22.11.2017, Il Quotidiano del Sud                                                                      

MIGRANTI SUL LACENO, BAGNOLI DICE NO

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IL CASO –  Il sindaco Nigro protesta: così si uccide il turismo      

Bagnoli-Irpino-Castello-Cavaniglia-3La notizia dell’arrivo in una struttura del Laceno di 84 migranti ha scosso gli animi dei cittadini di Bagnoli Irpino che hanno subito espresso in maggioranza il dissenso nei confronti di questa operazione. L’iniziativa è partita dall’ Hotel Cervialto che ha dato la propria disponibilità ad ospitare un numero congruo di immigrati a cause delle proprie presenze sia d’ inverno che d’estate nella propria struttura grazie anche alla chiusura delle seggiovie. Infatti, nell’accordo firmato il 20 ottobre tra la proprietaria dell’ Hotel Cervialto  Pina Nicastro e la Cooperativa Sociale napoletana “Alma Mater”, veniva messa a disposizione l’intera struttura, una delle più grandi dell’ Altopiano Laceno. Il Comune di Bagnoli Irpino era stato notificato qualche giorno fa dello stato di  interesse   da parte della Prefettura e quindi anche dell’ Asl di Avellino per fare un sopralluogo della struttura. Con estrema urgenza il Prefetto Maria Tirone ha convocato il sindaco Filippo Nigro a dialogare in prima battuta con la responsabile del procedimento su profughi ed equiparati Elvira Nuzzolo per poi presentare venerdì al Prefetto le motivazioni. Dal primo incontro è emerso che non ci sono, secondo il sindaco, le reali condizioni per poter fare accoglienza sul Laceno e spiega:«Gli  immigrati sarebbero ghettizzati siccome sul Laceno non ci sono mezzi pubblici a disposizione,  non c’è il medico, non c’è una farmacia e con l’arrivo delle nevicate è molto difficile spostarsi  e con la nebbia è facile perdersi. Oggettivamente non ci sono le basi per accostare l’accoglienza a quello che stiamo facendo per il turismo».

Quindi, il primo cittadino Nigro esprime il proprio dissenso a questa operazione rimandando all’incontro con il Prefetto a cui, dice «esporrò le nostre indicazioni perché o si fa turismo o si fa accoglienza noi abbiamo deciso di fare turismo e il nostro no è anche nell’interesse dei migranti che ripeto sarebbero ghettizzati». Il categorico no del  primo cittadino di Bagnoli Irpino è frutto anche dei piani sul turismo che ha messo in campo l’ amministrazione Nigro a partire dalla questione seggiovie che è in corso. «Sono anche favorevole all’accoglienza, ma questo farebbe sprofondare il turismo sul Laceno. La dottoressa  Nuzzolo è interessata alle nostre opinioni al riguardo e abbiamo stabilito che formalizzeremo per venerdì le nostre contrarietà al Prefetto» .

                                                                                                       

1 Commento »

  • redazione scrive:

    Commento di Giovanni Agosto,presidente del Comitata ProLaceno:

    Premesso che la nostra cultura, la nostra storia ci inchioda fermamente su una posizione : No al razzismo nel modo più assoluto! Ma allocare 80 povere persone al gelo e al freddo senza un minimo di possibilità di raggiungere gli obiettivo di integrazione culturale, sociale e lavorativa é da INCOMPETENTI e da incapaci a quanti hanno contribuito a pianificare tale iniziativa inclusa la struttura che li accoglie che così facendo calpesta il futuro delle famiglie bagnolesi. Laceno è polo turistico per eccellenza e in tale terrotorio non vi sono le più elementari risorse per contribuire a realizzare tale progetto di integrazione.
    Il Comiato Pro Laceno starà a fianco del sindaco Venerdi pomeriggio dal Prefetto di Avellino per dire sicuramente NO al razzismo ma anche per dire NO a tale incosciente progettualita’!

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