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Politica reale e politica virtuale

09.03.2013, Articolo di Domenico Nigro ’82 (da “Fuori dalla Rete” – Febbraio 2013, Anno VII, n.1)

Le elezioni si avvicinano, eppure non si sente aria di campagna elettorale, Bagnoli sembra vivere con indifferenza l’avvicinarsi alle elezioni politiche che determineranno il nuovo parlamento. Del resto, le amministrative sono fissate per maggio; mancano ancora un bel po di settimane per preparare le liste e far partire la campagna elettorale. Occorre aspettare, osservare i risultati elettorali e capire che aria tira, quali alleanze post voto si determineranno e come potrebbero influenzare lo scenario locale.

Il dato che emerge è un profondo distacco tra reale e virtuale, la politica sembra non capire né ascoltare le esigenze della gente. Non mi riferisco solo ai discorsi dei politici nazionali, ma anche a quelli locali, coloro che da sempre “fanno”  politica a Bagnoli, muovendo le fila del paese.

Da qualche settimana sulla home page del sito di palazzotenta è ben presente un sfogo di un ragazzo bagnolese, testimonianza di una delusione che serpeggia soprattutto tra i più giovani del paese. Come è ormai di prassi, questo atto di accusa è stato anticipato su popolari social network, raccogliendo consensi e adesioni. Bagnoli non è un paese  per giovani, soprattutto non sembra offrire un futuro ai giovani. Manca una prospettiva, manca un disegno che possa far guardare con fiducia al futuro.

In particolare, manca una politica occupazionale, manca uno sviluppo serio del paese. La crisi economica c’è, le difficoltà economiche sono in aumento, occorre trovare delle soluzioni. Nessuno si aspetta che il legislatore locale si sostituisca a quello nazionale, però occorre un piano di sviluppo delle nostre potenzialità economiche. In attesa di finanziamenti pubblici che dovranno sovvertire e sconvolgere (in senso positivo) il nostro paese, da fare ci sarebbe tanto. La zona delle seggiovie necessità di interventi che sistemino viabilità, accoglienza dei turisti e sistemazione dei tanti venditori, in modo da creare finalmente un’area vivibile al contrario di oggi dove tutta la zona è dominata da un senso di anarchia e di caos. Occorrerebbero interventi sul villaggio, sistemare le aree picnic e camping. Mi fermo qui perché continuare l’elenco è un’inutile ripetizione di quanto già scritto in un articolo di qualche anno fa dal titolo “S.O.S Laceno”.

Alle varie osservazioni che da più parti vengono portate, la risposta offerta è chiara: occorrono soldi, gli enti locali sono stati stritolati dalle varie manovre e dalla crisi mondiale, la colpa, tanto per cambiare, è sempre e solo di  Berlusconi (tanto lui è origine e causa di ogni male).

In realtà qualcosa è stato fatto, sono decisioni destinati a sconvolgere l’esistenza del nostro paese: il registro delle coppie di fatto e il registro dei testamenti biologici. In sostanza il consiglio comunale si è sostituito al legislatore nazionale approvando due provvedimenti che cambieranno la nostra società. Una scelta condivisa da tutti, a cui nessuno si è opposto. Non entro nel merito della questione della regolamentazione delle coppie di fatto e del testamento biologico: sono temi seri, non bastano poche righe per poterle esaminare. Quello che mi preme sottolineare è la loro utilità per il nostro paese. Non innovano il codice civile, non danno scosse alla nostra economia, affrontano temi di competenza di altri organi costituzionali, senza pertanto poter produrre effetti.. Usando espressioni tanto care agli anti-Berlusconi, sono semplici provvedimenti spot, fatti per pubblicità e non per innovare. Bagnoli ha bisogno di altro, necessità di interventi efficaci che incidano sul turismo, ha bisogno di rilanciare la propria economia, di tutelare i propri boschi, di esaltare le proprie bellezze storico – culturali.

È una questione di priorità: cosa è veramente importante per Bagnoli? Cosa serve urgentemente e necessariamente al nostro paese? I giovani lo hanno capito, e rispondono a questa domanda chiedendo che finalmente qualcosa cambi, che si cominci a deliberare provvedimenti destinati a migliorare la nostra economia, invertendo un declino che pare inarrestabile. I politici invece non sembrano aver compreso la reale situazione, puntano su altre questioni non certo fondamentali per il paese. Meglio puntare su provvedimenti che fanno pubblicità piuttosto che incidere sulla realtà economica del nostro paese, tanto alla fine ci sta sempre qualcuno su cui scaricare colpe e responsabilità. Non resta che aspettare, ascoltare le solite promesse, e sperare che prima o poi qualcosa si muova ………………..

                                                                                                       

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