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Seggiovie del Laceno, i privati disertano il vertice

05.05.2017, Il Mattino (di Giulio D’’Andrea)

Nigro punta sul restyling. Giannoni: «no ambiguità». E gli impianti restano chiusi.

seggiovie-laceno3Al netto del braccio di ferro burocratico un fatto è quasi certo: le seggiovie del Laceno resteranno chiuse durante la prossima estate. E il rischio è alto anche per la stagione invernale.

Il vertice in municipio previsto per ieri mattina è saltato. «Il Comune deve prima uscire dall’atteggiamento di incertezza e ambiguità che da troppo tempo lo caratterizza», dicono dalla società che gestisce gli impianti. Secca la replica del sindaco Filippo Nigro: «Dovevamo discutere dei problemi e non si sono presentati, adesso faremo le nostre valutazioni».

Il 27 maggio scade la cosiddetta «vita tecnica» delle seggiovie. Questo significa che qualcuno non si sa ancora se la società o il Comune, dovrà tirar fuori delle somme per manutenzione ordinaria e rinnovo. Un milione di euro, la stima della società. Molto meno per il primo cittadino. Ma in ogni caso servirà poi la valutazione dell’Ustif, organismo facente capo al Ministero dei Trasporti, che dovrà dare il via libera agli eventuali accorgimenti. Da qui i dubbi sulla riapertura a breve.

Ma come si è arrivati a questo? Strano a dirsi, ma è questione di punti di vista. Quella del sindaco è così sintetizzabile: Nigro ripone fiducia estrema nei fondi del Progetto Pilota con cui si andrebbero a rifare gli impianti ex novo. Per avere quei fondi l’area dev’essere nell’assoluta disponibilità del Comune. Niente contratti, concessioni, accordi scritti con qualsiasi privato: altrimenti le risorse economiche andrebbero bruciate per la seconda volta in pochi anni.. Quindi è stato ordinato a Giannoni, che però ha ancora una concessione, nonché un  ricorso in piedi al Consiglio di Stato, di lasciare libera la zona.

«Non è più il tempo di bluff. Se gli impianti chiudono , in qualche modo riapriranno – spiega Nigro – Ma se chiudono è una decisione dei gestori. Intanto nei prossimi giorni terrò un incontro con tecnici e avvocati per capire il da farsi». Sui fondi del Progetto Pilota, non ancora individuati nelle schede tecniche, il sindaco rilancia: «L’accordo di programma quadro si firmerà d’estate, quella voce ci sarà. Sono tranquillo, ma anche determinato. Il Laceno non può rischiare di perdere un altro finanziamento pubblico. Si deve capire che rifare le seggiovie è una necessità».

Sempre ieri la società ha ribadito la propria posizione. Prima la premessa: «Gli impianti di risalita, i rifugi, il maneggio, il camping, con tutto ciò che di visibile è presente sul Laceno nell’area in concessione, sono stati costruiti dal privato con investimenti propri. Grazie agli investimenti economici del privato si è avuto lo sviluppo dell’area turistica senza partecipazione economica dell’amministrazione comunale».

Poi l’affondo: «Abbiamo fin da subito accettato le richieste. Ma risulta davvero fuori luogo che il Comune di Bagnoli, chiedendo la consegna degli impianti per provvedere alla loro totale ristrutturazione, chieda a questa società, a cui toglie la gestione, di provvedere anche alla loro manutenzione. Abbiamo ritenuto inutile partecipare all’incontro poiché dal Comune non abbiamo ricevuto nessuna comunicazione sulle reali intenzioni circa la gestione degli impianti, e più in generale, sulla vita della concessione. Inoltre riteniamo sia utile soprattutto per la collettività chiarire da parte dell’ente comunale quali siano i tempi per ottenere la disponibilità del finanziamento e l’inizio dei lavori di rifacimento degli impianti».

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05.05.2017, Il Quotidiano del Sud (di Giancarlo Manzi)

Seggiovie Laceno, salta il vertice

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Il gestore non si presenta a Via Roma dopo la convocazione dell’amministrazione. Incubo stop impianti il 27 maggio. Giannoni:” Troppe ambiguità”.

seggiovie-del-lacenoFumata era. Come ampiamente anticipato, alla fine il vertice convocato dal Sindaco Filippo Nigro per definire il rilascio delle aree non si è tenuto. Giannoni, che si è sempre detto disponibile al rilascio, ha ritenuto però di non rispondere alla chiamata dell’amministrazione: “Risulta fuori luogo che il comune, chiedendo la consegna degli impianti per provvedere alla loro ristrutturazione, chieda a questa società, a cui toglie la gestione, di provvedere alla loro manutenzione”.

Inoltre, come già scritto anche ieri, Giannoni aveva posto delle condizioni per la partecipazione. A cui non è stata data nessuna risposta: sulla gestione degli impianti, la vita della concessione. Sul finanziamento che dovrebbe giungere dal Progetto Pilota (nelle schede appena approvate, in effetti, non risulta nessun capitolo specifico riservato alle seggiovie del Laceno). Si attendono, quindi, nuove sulle modalità di consegna:” Notiamo – continua il gestore – solo tanta disinformazione. Il comune esca dall’atteggiamento di incertezza e ambiguità che da tempo lo caratterizza”.

Il tutto rammentando che, in attesa della pronuncia del Consiglio di Stato, “Questa società resta concessionaria degli impianti e delle aree circostanti”. In mancanza di chiarezza su queste questioni, dunque, “L’incontro non può avere alcuna utilità. Da parte nostra resta sempre la massima disponibilità verso il Laceno, località sviluppatasi con investimenti privati”. E insiste con l’accordo transattivo del 2014: “Se non ha avuto seguito è per fatti a noi non imputabili”.

Sullo sfondo resta l’incubo dello stop agli impianti il 27 maggio. Il Sindaco, da par suo, ha già assicurato nei giorni scorsi che il Comune farà tutto ciò in proprio potere per ottenere il rilascio delle aree. Facendo un distinguo fra quest’ultimo concetto e le manutenzioni: se non si faranno, disse Nigro, la responsabilità andrà in capo allo stesso Giannoni. Nel mezzo di tutta questa querelle, però, ci sono tante persone. E il timore di uno stop della stazione sciistica, che comprometterebbe ancora di più la già non felice condizione del Laceno, dopo gli ultimi anni di crisi.

                                                                                                       

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