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Seggiovie, l’avv. Chieffo avanza nuove accuse al sindaco

14.07.2015, Il Quotidiano del Sud (di Giancarlo Manzi)

Durissimo discorso di Chieffo in piazza: “Molte bugie. Nigro ha sbagliato”.

“Le balle del nostro eroe”, un discorso da intitolare sarcasticamente in questo modo quello tenuto da Aniello Chieffo per rispondere al sindaco Filippo Nigro. Al suo fianco Dario Di Mauro. Tanti i punti toccati.

Fiumi di parole però soprattutto sull’affaire seggiovie. Ovviamente per Chieffo, vero filo rosso del discorso, il problema è sempre lo stesso: le acrobazie dialettiche del sindaco: «Ci ha detto che è colpa nostra. Ma abbiamo dato disponibilità». Nigro avrebbe sempre rifiutato dicendo che tutto era a posto: «Nel consiglio comunale dell’aprile 2014 dichiarava le seggiovie ‘ammesse a finanziamento’».

Da qui, una piccola cronistoria: nel 2008, Chieffo sindaco, il comune si accorda con la regione: 12 milioni più 3,5 per opere collegate. Fino a che arriva Caldoro, che nel 2010 sospende i progetti per gli orami risaputi problemi di bilancio, tra i quali questo concesso da Bassolino. Poi l’accelerazione della spesa, «delle palle» per Chieffo, anche perchè questi soldi sono del Comune dal 2003, «quando c’è la delibera del CIPE, in quanto a vantaggio del territorio e della sua economia».

Qui si passa a un altro punto, l’assenza di delibere del mandato Nigro relative al caso: «pago una pizza a tutti se le trovate» dichiara. La lettera con cui si dice al gestore che alla scadenza dei 20 anni avrebbero dovuto lasciare l’impianto, ricorda, «l’ho scritta io, come molte carte». Loro pare non le conoscano neppure. Poi nel 2015 inizia a dire che la colpa è mia, perchè non ho dato esecuzione alla sentenza TAR. mentre nel 2014 diceva che era tutto apposto». Ecco, la sentenza TAR. Chieffo spiega: «Perché non l’ha messa in esecuzione lui nel 2013? La mia posizione era: questione delicata, aspettiamo la liberatoria del finanziamento. Qualche collega ha pure detto che alla fine non contava nulla. E lo diceva anche Nigro. Per cui, invece, ora guarda un po’ ha grande importanza».

Chieffo propose anche un consiglio aperto per parlarne: «Nigro dice sì. Ma alla fine non si presenta. Non si è mai capito perché. Lui dice di essere stato chiamato in regione. Ma così non pare». Si poteva anche rinviare, ma alla fine «non si è mai svolto».

Dopo, l’accordo transattivo con il gestore dell’ottobre 2014, e la Regione che risponde a gennaio: non si fa nulla, non avete la disponibilità delle aree. E l’appalto diretto configurerebbe aiuto di stato, contro le regole comunitarie: «Un’offesa, una dimostrazione di superficialità, della politica delle raccomandazioni, del faccio tutto con una telefonata. Da qui Nigro inizia a dire che il problema sono gestore e sentenza TAR, quindi io. Ma è lui ad aver fatto l’accordo con Giannoni. Che c’erano lo sapevano già Bassolino e Caldoro».

Per finire, takle duro: «Appalto diretto e transazione? Gli è stato detto di sbagliare e Nigro ha sbagliato. Le seggiovie devono essere ‘appalto in concessione’, come più volte fatto presente: il più bravo, tramite gara, se le prende. Con quello diretto invece il gestore sarebbe rimasto lo stesso».

                                                                                                       

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