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Terra dei Lupi, la dura battaglia sul Formicoso in un film-documentario

30.08.2011, Iniziativa

E’ partita agli inizi di agosto in Alta Irpinia la presentazione nazionale del film “La Terra dei lupi”.  Il documentario verrà illustrato e visionato in 16 piazze dei Comuni dell’Alta Irpinia e  toccherà le principali località del territorio (vedasi l’allegato programma). A Bagnoli la proiezione del film è avvenuta il giorno 25 agosto presso l’anfiteatro del parco pubblico “Aulisa”.

Il  progetto vede impegnati i Forum della Gioventù del Comune di Lioni, Caposele, Castelfranci, Frigento, Guardia dei Lombardi, Nusco, Montella, Morra De Sanctis, Paternopoli,Rocca San Felice, Sant’Angelo dei Lombardi, Teora e Villamaina. Il piano coordinato dal Comune di Lioni, è stato riconosciuto dalla Regione Campania come il migliore di tutta la Regione per procedure e standard di qualità e prevede una serie di azioni rivolte ad Informagiovani, Forum della Gioventù, Associazioni e Gruppi non formali di tutti i Comuni coinvolti.

L’opera di sensibilizzazione prevede anche una serie di attività collaterali, tra cui laboratori culturali- ambientali che ogni singolo Forum attiverà sul territorio a seconda delle peculiarità territoriali e le esigenze che ognuno di essi avrà individuato.

Il progetto iniziato nel 2008 con il movimento Primavera Hirpinia, prevede una serie di manifestazioni che hanno come obiettivo la sensibilizzare dei giovani sull’importanza della tutela del territorio e dalla difesa dello stesso per il futuro delle nuove generazioni.

Al centro del progetto vi è, infatti, la produzione di un documentario girato durante la raccolta firme promossa dagli stessi Forum nel 2008 a difesa del territorio del Formicoso, durante la quale furono prodotte circa 100 ore di registrazione. Dopo 2 anni di lavoro e montaggio, affidato al regista Fabio Luongo di Morra De Sanctis, si è giunti alla realizzazione del film-documentario“La terra dei lupi”, uno spot promozionale a difesa delle bellezze dell’Alta Irpinia. Di fatto, il racconto di una guerra infinita che si rinnova sul Formicoso dal 1995. Quattro i personaggi principali del film. Il parroco Don Giuseppe Cestone, appena trasferitosi ad Andretta e subito alle prese con la disperazione della gente. Il sindaco, Angelantonio Caruso, primo a ricevere la notizia e a doverla comunicare ai cittadini. Il musicista Virgilio Tenore, che fonda il movimento Primavera Hirpinia e a bordo di un furgoncino informa con chitarra e tammorre sugli effetti nefasti della discarica. E Rocco Miele che già nel 1995 riuscì ad evitare la costruzione dello sversatoio attraverso un’azione di protesta.

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30-08-2011, Il Corriere

Viaggio nella “Terra dei Lupi”

Una battaglia per la dignità. E’ quella che racconta il regista Fabio Luongo, nel suo bel film “La terra dei lupi”, una battaglia cominciata nell’estate del 2008, che ha visto l’intera comunità altirpina scendere in piazza contro la minaccia di una megadiscarica sull’altopiano del Formicoso, quello che per tutti era il granaio d’Irpinia, un lembo di terra incontaminato, diventato a poco, a poco il simbolo dell’orgoglio dell’Irpinia. «Appena sono venuto a conoscenza – spiega Luongo – della notizia della costruzione della discarica sul Formicoso, la mia preoccupazione non è stata quella di chiedermi il perché o chi stesse operando questa ingiustizia ma quella di raccogliere, documentare le storie, le vite e i paesaggi di una terra che tra qualche anno potrebbe essere molto diversa, spogliata in maniera forse troppo violenta della sua storia e della sua cultura. Pensavo: “se questa storia finirà male almeno ci sarà un documento che parlerà dell’ingiustizia che questa terra e i suoi abitanti hanno dovuto subire”. Ma soprattutto: “c’è un documento che testimonierà la lotta di questi paesani che hanno cercato e cercheranno di difendere fino all’ultimo le loro/nostre terre con le unghie».

Non una fiction, ma una storia vera, dunque, quella che si dipana nel racconto di Luongo, capace di documentare, momento dopo momento, la mobilitazione dell’Irpinia, da quel comunicato del Consiglio dei Ministri che informava della decisione del governo di aprire una discarica sul Formicoso, fino all’occupazione del territorio da parte di 300 camionette dell’esercito di fronte a una popolazione inerme e in lacrime. Ad emergere un itinerario doloroso, che va dalla lotta alla rassegnazione, dalla rabbia alla disperazione, in cui gli altirpini daranno prova del loro ingegno e del loro coraggio, chiamando a loro sostegno politici, media, studiosi, artisti, perché la loro battaglia faccia rumore. Indimenticabile l’immagine di Capossela, alla guida del corteo con l’artista nei panni di un novello profeta e insieme rivoluzionario di una terra che continua a non trovare voce. Luongo segue con attenzione le vicende di quattro personaggi, diventati anima della rivolta, il parroco Don Giuseppe Cestone, appena trasferito nel piccolo comune e subito alle prese con quella che appare una vera e propria tragedia per la comunità, il sindaco di Andretta Angelantonio Caruso, il primo a ricevere la notizia in maniera ufficiale, che ha il gravoso compito, non solo di comunicarlo ai suoi concittadini ma anche di organizzare una difesa nei confronti del suo stesso governo. Uno solo è il monito che lancia Andretta all’intera provincia: “Abbandoniamo gli stupidi campanilismi che creano solo divisioni. Siamo pochi, ma forti, dobbiamo incontrarci.”, attraverso le parole del giovane ingegnere Virginio Tenore. E’ lui a fondare un vero e proprio movimento a difesa del territorio rurale PrimaveraHirpinia, gira a bordo di un furgoncino assieme ad un piccolo gruppo di ragazzi, un tamburo, una chitarra e un megafono con l’intento di informare tutti gli Irpini del pericolo che stanno per correre. Perché la ribellione non ci potrà essere fino a quando la gente non saprà come stanno le cose.

“La terra dei Lupi” racconta, dunque, il destino di una terra, che già nel 1995 aveva rischiato di diventare pattumiera d’Italia, ma anche allora gli andrettesi erano scesi in pizza, guidati da un coraggioso Rocco Miele detto “Zi’ Rocco”. Ad intrecciarsi sono le storie di una terra e della sua gente, proprio come quella dello stesso Rocco Miele che dopo aver girato il mondo da hippy, vivendo e lottando per il sogno di un mondo migliore, è tornato in questa terra per onorare e continuare il lavoro e il sacrificio dei suoi genitori defunti. Storie di chi ha creduto e continua a credere nelle possibilità di rinascita dell’Irpinia e non è disposto più a rinunciare al proprio sogno. E’ chiaro quello che interessa al regista Luongo, documentare la quotidianità della lotta, una quotidianità che emerge dalle immagini, dalle interviste, dai volti di amministratori, giornalisti, paesologi ma anche di cittadini comuni. E’ lo stesso regista a sottolineare che “La terra dei lupi” non è un film politico o un’inchiesta giornalistica mirata a scoprire i colpevoli, i mandanti o i diretti responsabili di questa ingiustizia, ma un film che vuole renderci tutti più consapevoli dei nostri gesti quotidiani e delle ripercussioni che questi hanno su altri. «In questo documentario – spiega Luongo – il comune di Andretta è il simbolo non solo di tutta l’Irpinia ma di tutto quel sud dimenticato e abbandonato da una nazione che è costretta a sacrificare questi piccoli paesi per risolvere i propri errori o le proprie emergenze. Il film vuole far riflettere su alcuni temi come il progresso e la sua spietata natura che colpisce inesorabilmente chi non sta al passo con i tempi; la memoria di una civiltà, quella contadina che sta per scomparire e che è necessario raccogliere e studiare poiché sta alla base della cultura del nostro paese». Un film-documentario – che sta girando in quest’estate in tutte le piazze irpine – che è innanzitutto il tentativo di raccontare una stagione politica, in cui a scontare le mancanze della classe dirigente sono sempre i più deboli, sono sempre gli ultimi, in cui il Mezzogiorno continua ad essere considerata un fardello per il paese e non una terra da valorizzare. Un monito forte alla società civile perché non smetta mai di chiedere il rispetto dei propri diritti, perché non accetti passivamente le decisioni del governo che appaiono evidenti ingiustizie. Per il regista Fabio Luongo , figlio di emigranti irpini, il film, prodotto da Maurizio Piazza per Lungta film e realizzato con il contributo della Regione, del Comune, dell’Associazione migranti morresi e del Gal Cisli, segna la scelta di virare in una direzione chiaramente sociale.

Un film che sottolinea anche il legame inossidabile con le proprie radici, con quella terra dei nonni, di cui Fabio ha scoperto l’orgoglio di appartenenza anche grazie a questa battaglia. Si trovava, infatti, proprio in vacanza dai nonni quando scoppia l’emergenza discarica e Fabio non ha dubbi, vuole riprendere ciò che accade. Nato ad Avellino il 19 maggio 1979, laureato presso l’università di Bologna in Dams Cinema, ha esordito nel 2001 come autore e regista del videoclip Lo spazzacamino di A. di PsedoAmorfeus subito trasmesso dall’emittente televisiva MTV durante la fascia pomeridiana. Negli anni successivi, tra il 2003 e il 2006, vince con i video di Marta sui Tubi e A Toys Orchestra i più importanti festival di videoclip indipendenti italiani come: il P.I.V.I. (Premio Italiano Videoclip Indipendenti); “Videoclipped The Radio Star” presso la Casa di Produzione Fandango; il Premio “Musica di Repubblica”. In seguito a questi video realizzati per band indipendenti, trasmessi dalle emittenti nazionali come MTV, All Music ma anche da La7, viene chiamato da società milanesi leader nel settore come Film Master Clip, Angel Film, a lavorare con artisti ed etichette main stream come Luca Carboni, Neffa, Roy Paci, Negrita, Marlene Kunz, Sud Sound System, Pier Cortese, Le Vibrazioni, Samuele Bersani, Daniele Silvestri. L’itinerario delle presentazioni del dvd di Fabio Luongo proseguirà il 2 settembre a Castelfranci e il 3 settembre a Paternopoli, per concludersi il 10 settembre a Montella.

Il programma delle proiezioni del film in  ALTA iRPINIA

                                                                                                       

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