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Titoff ci fa mangiare, non è necessario emigrare!

27.04.2017, Dal blog scombinatitravelblogger

titoff-pub-bagnoli-irpinoSalve a tutti gli scombinatitravelblogger, ormai siamo certi di essere parte integrante della vostra vita ed è per questo che cerchiamo di dar voce a più persone possibili, ma è molto difficile perchè siete tantissimi. Un appunto mosso ultimamente è quello che ci vede protagonisti nelle recensioni, a dire di alcuni, troppo positive e mai critiche dal punto di vista negativo. Accettiamo questo consiglio con molta umiltà, effettivamente siamo troppo buoni anche con chi non merita commenti e pareri positivi.

Domenica di Pasqua, dopo un preserata al Never Back ci siamo recati ad un locale in provincia di Salerno che ci dicono molto carino. Ci mettiamo in auto e raggiungiamo la località di Oliveto Citra per affrontare la serata nel noto locale notturno di cui non per adesso non faremo il nome, aspettando l’opportunità di recuperare una serata non al meglio. All’arrivo un ampio parcheggio ci permette di parcheggiare agevolmente la nostra scombinata auto e di ammirare le prime luci della disco…il camion panino di fronte all’ingresso con le sue mille luci, i suoi colori e i suoi sapori. Entrati alle 03.34 o meglio, stavamo per entrare ma ci fermano prima insieme ad altri colleghi scombinati anche loro partitti da Lioni, la motivazione ci lascia perplessi: ingresso 10 euro con consumazione. Si, noi rispettiamo il lavoro degli altri, ma rispettiamo anche il nostro… quello che svolgiamo quotidianamente prima di “affacciarci”a sagre, eventi e balli di gruppo vari, infatti, secondo noi il prezzo per l’ingresso, considerando che rimanevano scarsi altri 90 minuti di ballo danzante sembrava davvero eccessivo. In questo caso è mancato molto buon senso, perchè eravamo in 10/12 persone a “contestare” l’eccessivo ammontare e neanche la minaccia di far serata davanti il camion della porchetta ha fatto desistere la responsabile. Ovviamente vi possiamo assicurare che gli scombinati una volta entrati avrebbero speso comunque la carta rossa (max 10 euro il resto ci sarebbe stato offerto). Ma poi siete entrati? Fortunatamente i nostri agganci ci hanno permesso di poter accedere ad un prezzo dimezzato. Una volta entrati l’ambiente circostante non ci è sembrato dei migliori, lo spazio c’è e si vede ma crediamo sia mal gestito oppure (almeno in questa serata )mal organizzato. La preparazione del drink era sufficiente, la musica scelta invece non era il massimo. Ci si aspetta un livello decisamente superiore,perchè il locale esteticamente è molto valido con un ampia pista da ballo ed un ampio angolo VIP con consolle molto visibile. Vogliamo dargli un’ altra opportunità sicuramente, ma per adesso il nostro giudizio è appena negativo. Sabato 22 invece ci siamo recati ad Ariano Irpino dove suonava il nostro amicone “El Caribe” che ci ha invitato con molto entusiasmo e noi con molto entusiasmo ci siamo recati.  A differenza del locale precedente, in questo l’ampio parcheggio non si trovava, ed era posto su un secondo piano da raggiungere tramite scale (leggi per i disabili sempre più sconosciute) con una porta bella pesante aperta dal solito buttadentro che a fine serata, quando hai finito tutti i crediti, ti buttafuori. Il locale esteticamente è molto valido con un bancone centrale aperto in tutti i lati cosi da poter essere sempre usufruibile, i colori e l’ambiente non erano male, come neanche la scenografia di alcune ballerine che si sono lanciate in pista da ballo., peccato però che il vocalist, non certo il nostro Giuseppe “EL Voice” Landolfi non era in grado di presentare lo spettacolo se non leggendo su un foglio a stile comizio politico anni ’90 quando il termine “scandisci bene e leggi piano le parole” era un must di quegli anni. Una volta terminato la sua performance ha iniziato a spekerare una bionda ragazza che immaginavamo con una voce ed una terminologia migliore, ma all’ennessimo Siente la Cassa non abbiamo potuto resistere e ci siamo recati in consolle dicendogli di abbassare il volume,ma lei di tutta risposta ci dice che non è la responsabile ed è qui che abbiamo dovuto chiedergli se poteva spegnere tutto l’impianto. Non l’ha fatto ed è per questo che ce ne siamo andati. Non credo ci saranno altre opportunità, il locale non è adatto a questo genere di serate, ed andarci è stato come essere un eschimese e ritrovarsi senza ghiaccio.

“siente la cassa, put iur hand in di iers.”

Finalmente lunedi 24 è arrivata l’opportunità del riscatto.Il pre giorno della liberazione. Ci siamo fiondati al Titoff, locale già recensito in un precedente articolo, ed è per questo che prima di descrivervi la serata vi lasciamo a questa recensione lasciata su un noto sito di incontri….ehm di recensioni:

Il panino di Titoff non si batte.
Basterebbe questo per definire la quantità, la bontà, del panino di Titoff. Tra l’altro l’ottimo panino lo mangi in un luogo molto accogliente, particolare, con camerieri e a volte lo stesso Titoff e moglie che sono pronti ad ogni tua esigenza.
Se passi dall’Irpinia, dire di più, se passi dalla Campania, anzi dal meridione, no, se passi dall’Italia o dall’Europa, vale la pena fermarsi e assaggiare uno dei migliori panini al mondo.

Erano l’una circa quando alcuni informatori ci hanno riferito del pienone al locale,dove si teneva il despacito party con il sempre presente “El Caribe” il nostro amato “El Voice” (finalmente sei tornato ) e il paesano Marco Guarino ma noi non abbiamo mai avuto dubbi in tal senso ed è per questo motivo che dichiariamo il nostro amore incondizionato per il pub più in voga di Bagnoli e Provincia (Montella). Grazie a loro la comunità del Terminio- Cervialto, che non è la coppia d’attacco del Bagnoli, ma monti della catena Picentina può sperare in un futuro migliore magari. Cari Alessandro e Domenico, caro tutto lo staff del Titoff…vi diciamo una cosa: non serve andare oltre i nostri confini naturali per le serate e per il divertimento se un locale è gestito come il vostro. Grazie

p.s. Il giorno della liberazione è stato organizzato il nostro primo ScombinatoSecretParty. Ci teniamo a ringrazziare il fuochista  Gianluca e la cuoca Francesca, sua moglie,  che hanno permesso a tutti noi di non morire di fame e stenti. Tankiu so match ragazzi

                                                                                                       

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