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Weekend di neve per Bagnoli, Michele Gatta ci crede!

05.02.2013, L’intervista

Da tempo il nostro esperto meteorologico ci aveva prospettato una fase invernale per la nostra penisola che avrebbe portato freddo e neve per varie regioni italiane. Oggi vorremmo capire che tempo ci aspetta per il prosieguo del mese di febbraio.

Signor Gatta, allora cosa dobbiamo aspettarci da questo febbraio 2013?

Sarà sicuramente un mese molto dinamico e nello stesso tempo decisamente il mese più invernale della stagione 2012-2013.

Era d’aspettarselo?

Bisogna partire un pò da lontano. Avevamo valutato già a fine dicembre un’ipotesi fredda e nevosa per la nostra penisola, che poteva risultare al di sopra della normalità. Tutto portava a pensare che questa situazione potesse realizzarsi a partire dall’ultima decade, o al più tardi, dall’ultima settimana di gennaio.

Invece …

Il vortice canadese è risultato troppo invadente e di conseguenza abbiamo assistito ad un periodo di sicuro inverno, ma non eccessivamente freddo. Basti pensare a quante precipitazioni abbiamo assistito nella seconda parte del mese di gennaio. Con neve relegata spesso a quote di montagna o al più verso le alte colline.

In questa fase sul comparto euro-asiatico era presente un nucleo gelido di matrice siberiana. Se solo la corrente a getto, in uscita dalle coste canadese, fosse stata frenata dall’elevazione dell’onda calda azzorriana, avremo assistito ad un replay del febbraio 2012.

Ipotesi tramontata?

In questo momento tale “bolide gelido” lo troviamo arretrato molto ad oriente sin verso la Siberia orientale. Le dinamiche che vedono l’elevazione dell’alta delle Azzorre verso le latitudini settentrionali, favoriranno l’ingresso di correnti artiche ma che non possono “risucchiare” tale flusso gelido, ormai troppo lontano dall’Europa. Pertanto, ma era statisticamente probabile, l’orso siberiano quest’anno “resterà” al suo posto naturale.

Qualcuno parla di “orsacchiotto”…

Sembra una favola quella che stiamo raccontando, ma così non è.

Si spieghi meglio …

In realtà se andiamo ad analizzare le carte a lungo termine, dalle stesse si evince la formazione di un anticiclone finlandese che verrebbe agganciato da quello atlantico, tale movimento favorirebbe un afflusso di aria continentale di estrazione russa. Quindi aria molto fredda in movimento da nord/est-sud/ovest, e quindi diretta verso il mediterraneo. Ecco la differenza fra orso e orsacchiotto.Una situazione comunque da monitorare sul lungo termine, ma obiettivamente poco credibile, almeno al momento.

Veniamo a noi… la tanto attesa neve. L’appennino campano sarà della partita?

Diciamo subito che non so fino a che punto è tanto attesa. Posso immaginare che tale prospettiva possa non trovare d’accordo tanta gente. E poi le nostre montagne hanno ricevuto neve abbondante anche nell’ultimo fine settimana.

Non mi dica che una spolverata bianca non possa far piacere …

Il rischio però è quello che possa non trattarsi di spolverata. Guardi, la sensazione è quella di trovarci alla vigilia di un periodo invernale che possa riservare anche sorprese fuori da ogni previsione.

Il discorso si fa alquanto interessante. Si spieghi meglio …

Le mappe da noi interpretate fanno vedere un periodo obiettivamente freddo e nevoso per la nostra penisola. Affluirà aria sempre più fredda di natura artica che successivamente potrebbe assumere carattere continentale. Vari minimi depressionari si andranno a scavare dal mediterraneo centrale in spostamento verso est. Minimi che appunto richiameranno aria più umida dai quadranti sud-occidentali che andrà a sovrapporsi su quella fredda presente al suolo. Si capisce bene che tale dinamica non può che portare la neve anche a quote basse dell’appennino.

Quali  zone della penisola saranno interessate?

Il “target”,ad oggi, sembra favorire le regioni centro-meridionali e quindi anche l’Irpinia. Solo dall’inizio della prossima settimana potrebbero entrare in “gioco” le regioni settentrionali. Ma è troppo presto per parlarne.

Ma questa previsione che tempistiche prevede?

Dalla giornata di mercoledì 6 febbraio si aprirà un periodo invernale che potrebbe prolungarsi fin verso la metà del mese. In tale periodo avremo precipitazioni sparse  con neve presente dapprima a quote collinari e successivamente anche a quote molto basse proprio per l’appennino campano.

Detto tutto, e niente …

Penso di aver informato i nostri lettori sul fatto che ci stiamo preparando ad una fase interessante e sicuramente più fredda e nevosa di questo inverno. Per i dettagli diamo a tutti loro l’appuntamento per il pomeriggio/serata di giovedì 7 febbraio.

Agli amanti della neve posso solo annunciare di non mancare all’appuntamento. Agli altri lo stesso, non fosse altro per i disagi che potremmo avere per il … prossimo fine settimana!!!

Ringraziamo il signor Gatta, come sempre “abbottonato”, anche se stavolta… “non troppo”

                                                                                                       

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