Articoli

Raccolta di articoli, opinioni, commenti, denunce, aneddoti e racconti, rilevati da diverse fonti informative.

Avvisi e Notizie

Calendario degli avvenimenti; agenda delle attività; episodi di cronaca, notizie ed informazioni varie.

Galleria

Scatti “amatoriali” per ricordare gli eventi più significativi. In risalto volti, paesaggi, panorami e monumenti.

Iniziative

Le attività in campo sociale, culturale e ricreativo ideate e realizzate dal Circolo “Palazzo Tenta 39” (e non solo).

Rubrica Meteo

Previsioni del tempo, ultim’ora meteo, articoli di curiosità ed approfondimento (a cura di Michele Gatta)

Home » Avvisi e Notizie

Cinipide, gli agronomi chiedono lo stato di calamità naturale

25.09.2011, Irpinianews

Tramite il segretario dell’Ordine Raffaele Rodia, l’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali di Avellino sollecita il riconoscimento di calamità naturale per i territori castanili di Serino, Solofra e Montoro Superiore. La domanda di richiesta è stata già sottoscritta da decina di agricoltori che, a causa dei danni prodotti dal cinipide del castagno, si vedono decurtata la produzione del frutto di oltre l’80%.

Quello che negli anni passati si paventava e temeva, purtroppo, quest’anno si è verificato e l’attenzione degli agronomi irpini non è diminuita. La calamità fitopatologica cosi come si è conclamata ha causato, nelle piante di castagno, la diminuzione della crescita vegetativa; una drastica perdita della produzione, e la senescenza precoce che puo indurre le piante attaccate alla morte. Queste, le conseguenze che le piante di castagno da frutto hanno subito dall’attacco del terribile insetto: il cinipide galligeno. I danni sono certi ed evidenti e le preoccupazione dei castanicoltori, per la perdita di reddito e per i danni agli impianti ed alle strutture fondiarie, sono tangibili.

“Allo stato non sono più sufficienti i convegni divulgativi, il monitoraggio ed i vari tavoli tecnici attivati a più livelli – spiega Rodia – come non è più accettabile la sola lotta biologica che come risaputo abbisogna di tempi lunghissimi. Si rende indispensabile attivare altre tipologie di interventi tra cui anche trattamenti con formulati consentiti dalla normativa vigente. D’altronde, la sola lotta all’insetto non è soddisfacente, bisogna intervenire sulle piante attaccate con trattamenti protettivi e di concimazione che aiutano le stesse a svolgere la loro funzione vegetazionale».

In realtà gli interventi da parte delle istituzioni dovrebbero volgere soprattutto verso un aiuto diretto ai castanicoltori a supporto ed integrazione della perdita di reddito e della ricostituzione degli impianti e delle strutture fondiarie”. Ma non solo. Per Rodia “è necessaria anche la messa a punto di un protocollo dei trattamenti con formulati consentiti e con lo stretto controllo dei servizi di fitopatologia regionale”.

“Pare ovvio sottolineare che nella ipotesi di perdurante immobilismo da parte delle istituzioni – chiude Rodia – il rischio che si corre è quello di un generale fai da te da parte degli operatori ed ancora peggio di un abbandono generalizzato delle zone castanili con gravi ripercussioni sul sistema idrogeologico e paesaggistico dell’intera area investita dalla coltura del castagno”.

_________________________________________________

22.09.2011, Il Corriere

Emergenza cinipide del castagno: tavolo tecnico presso il Ministero per illustrare le iniziative

Le regioni interessate dovranno predisporre un progetto esecutivo.

Si è tenuta questa mattina, presso la Sala Cavour del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, la riunione del “Tavolo di filiera frutta in guscio – sezione castagne”, alla quale hanno partecipato rappresentanti del Ministero insieme a esponenti delle Regioni, delle Amministrazioni provinciali e comunali e delle Associazioni di categoria.

Nel corso della riunione sono state illustrate e condivise col Tavolo le linee di indirizzo operative per la lotta al cinipide del castagno a livello nazionale, promosse dal Ministero per fronteggiare l’emergenza. Nell’ambito delle attività previste dal Piano di settore castanicolo, approvato nel novembre 2010 dal Comitato Stato-Regioni e Province Autonome, al fine di limitare in maniera tempestiva i danni nei castagneti da frutto, il Tavolo di filiera ha ritenuto prioritarie le seguenti linee di azione, finanziate con D.D. 15902 del 08 agosto 2011 per un importo complessivo di 1.000.000 di euro.

Le azioni del Piano di settore sono:

1. Costituzione di 15 “Centri di moltiplicazione” (sui territori di 12 Regioni ritenute più importanti per le produzioni castanicole) dell’antagonista naturale del Drycosmus kuriphilus (cinipide galligeno del castagno) rappresentato dal parassitoide Torymus sinensis. L’obiettivo è quello di razionalizzare la lotta al cinipide secondo i tempi e le modalità di intervento che il territorio localmente richiede. Per questa azione sono stati destinati 600.000 euro;

2. Potenziamento del Centro di moltiplicazione del Torymus sinensis (presso il DIVAPRA dell’Università di Torino, gestito dal prof. Alberto Alma, che è stato il primo laboratorio a occuparsi della moltiplicazione del Torymus). Tale potenziamento è necessario per innescare la moltiplicazione dell’antagonista del cinipide nei Centri regionali, fornendo coppie già selezionate, rifornendo le Regioni di Torymus da lanciare in attesa che i Centri regionali ne producano autonomamente. Per questa azione sono stati destinati 340.000 euro;

3. Realizzazione di 3 workshop formativi, anche di più giorni, per i tecnici regionali. Per questa azione sono stati destinati € 60.000.

Al momento il Ministero delle politiche agricole ha chiesto formalmente alle Regioni interessate da questi interventi di predisporre un progetto esecutivo nel quale, oltre al dettaglio dei costi specifici, si devono indicare le aree scelte per realizzare i Centri di moltiplicazione, nonché le aree dove effettuare i punti lancio dell’antagonista.

Sono stati inoltre comunicati i parametri considerati per la costituzione dei Centri di moltiplicazione e di lancio delle Regioni:

1. Superficie regionale investita a castagno;
2. Superficie regionale investita a castagno da frutto;
3. Valore delle produzioni castanicole regionali;
4. Richieste pervenute dalle Regioni per il potenziamento o realizzazione di nuovi Centri.

                                                                                                       

Lascia un commento!

Devi essere logged in per lasciare un commento.