Articoli

Raccolta di articoli, opinioni, commenti, denunce, aneddoti e racconti, rilevati da diverse fonti informative.

Avvisi e Notizie

Calendario degli avvenimenti; agenda delle attività; episodi di cronaca, notizie ed informazioni varie.

Galleria

Scatti “amatoriali” per ricordare gli eventi più significativi. In risalto volti, paesaggi, panorami e monumenti.

Iniziative

Le attività in campo sociale, culturale e ricreativo ideate e realizzate dal Circolo “Palazzo Tenta 39” (e non solo).

Rubrica Meteo

Previsioni del tempo, ultim’ora meteo, articoli di curiosità ed approfondimento (a cura di Michele Gatta)

Home » Articoli

Intervista ad Antonella Iuliano, autrice di “Charlotte”

03.04.2013, di Giulio Tammaro (da “Fuori dalla Rete” – Marzo/Aprile 2013, Anno VII, n.2)

L’imbarazzo che sale nel sentirsi chiedere: “ma sei tu la scrittrice?”, il sogno di una vita che inizia a realizzarsi, la paura che svanisce, la forza che gli infondono i suoi libri, la consapevolezza che qualcosa sta cambiando. Dalle parole di Antonella Iuliano si evince la sua personalità, il suo carattere e i suoi sogni. Una giovane donna dolce e introversa, timida e sincera,  semplice e cordiale.  Sorpresa piacevolmente dall’incoraggiamento  ricevuto dai  suoi concittadini, dal successo letterario riscontrato a Bagnoli, ma che ha allo stesso tempo ha sorpreso piacevolmente tanti bagnolesi, tanti suoi coetanei che la spingono a continuare sulla strada intrapresa. Una strada ancora tutta in salita ma che siamo sicuri le riserverà ancora tanti successi.

Prima di parlare di “Charlotte” parlaci di te, chi è Antonella Iuliano?

Non mi è mai stato facile rispondere alla domanda su chi sono io, perché la considero una domanda molto introspettiva, ma ci provo. Credo di poter affermare che sono ciò che scrivo. Io sono i miei romanzi perché essi sono la mia vera realizzazione, anche se sono all’inizio e ho ancora tanta strada da fare. Io sono le storie che racconto, che amo scrivere, sono le ore interminabili che passo in compagnia dei miei personaggi, facendoli vivere, emozionare, piangere, ridere, amare. Sono una giovane donna che nel tempo è diventata consapevole del suo dono di narrare. Oggi sono una persona serena perché finalmente sto facendo quello che ho sempre desiderato fare nella mia vita e non c’è niente di più appagante per me. Sono una sognatrice, una a cui piacciono le parole scritte, dove non possono scappare lasciandomi con il pugno vuoto. Sono una lettrice accanita, sono una persona riservata, spesso introversa, silenziosa, a cui non interessa apparire se non attraverso ciò che scrive. Ho i miei pregi e i miei difetti come tutti. Sto ancora imparando a conoscermi, ma da quando i miei libri esistono io non ho più paura di tante cose, primo fra tutti il futuro.

Come è nata la passione per la letteratura?

Ci sono persone che hanno passioni insite dentro di sé e io sono una di queste. Solo devi diventarne cosciente strada facendo. Io da bambina amavo disegnare e forse qualche mia insegnante di Bagnoli, che mi ha avuta tra i banchi di scuola, lo ricorderà. La mia attrazione per i fogli bianchi e le matite colorare superava qualsiasi gioco, perché su quei fogli potevo riportare parte di quel mondo interiore che avvertivo già allora. Ricordo che adoravo i temi d’italiano, per me era un’autentica gioia il compito in classe con la traccia libera, perché dava sfogo alla mia fantasia. Parallelamente ho incontrato i libri non scolastici e nello specifico i romanzi. Forse il primissimo l’ho letto in terza media. Da allora non li ho più mollati e mi hanno come si dice in gergo “fatto le ossa”, perché più che a scuola ho imparato a scrivere e a dare forma a quello che volevo raccontare grazie alla sola lettura. Quindi in conclusione posso affermare che la mia passione per la letteratura è nata con me, nel corso degli anni ho solo dovuto imparare a darle spazio tra un dovere e l’altro, tra un compito e l’altro. Ora è semplicemente arrivato il tempo che venga fuori, anzi sta già venendo fuori.

“Charlotte” è il tuo secondo romanzo, raccontaci un po’ la trama, di che tratta?

Charlotte è la storia di una ragazza che si annoia e che non trova nulla nella sua piccola cittadina inglese che la soddisfi, finché un giorno non s’imbatte per caso nel romanzo di Emily Brontë, Cime tempestose. Dopo aver letto questo libro la realtà le appare ancora più ostica e così cerca disperatamente di saperne di più su quest’autrice. Da quel momento, da quando si mette in moto per leggere altri romanzi, nella sua vita accadono una serie di eventi.

Charlotte fondamentalmente è una storia di incontri. Lei all’inizio incontra un libro, poi una donna speciale che sarà una luce per il suo futuro, incontra l’amore della sua vita, ma soprattutto incontra il mondo della letteratura, passando attraverso le pagine dei più grandi autori dell’800. Incontra la sua omonima Charlotte Brontë, il tutto attraverso i romanzi, strumenti capaci di azzerare le distanze temporali. È la storia sull’impatto che il libro giusto può avere sulla vita di una persona, quando sembra essere stato scritto apposta per te.

Come è nata “Charlotte”? è solo frutto della tua fantasia o vi è un evento in particolare a cui ti sei ispirata?

Questo romanzo mi ha stupita sin da subito, io non credevo di essere capace di scrivere un secondo libro così presto e in così breve tempo. Ricordo che quando ho terminato la stesura di “Come petali sulla neve” ero euforica, ma anche stanca, perché non è stato proprio una passeggiata. Il mio riposo è durato poco però, una settimana dopo ero nuovamente a lavoro. Mi sentivo orfana dei personaggi del primo romanzo e così dovevo inventarne di nuovi, urgentemente. In quei giorni stavo leggendo una biografia storica su Charlotte Brontë e non nego che io mi sento molto affine a questa grande scrittrice. La venero quasi e così mentre leggevo della sua vita, di quando ha scritto i suoi libri, mi sembrava quasi di conoscerla e allora ho pensato di scrivere una storia dove la protagonista sarebbe stata una sintesi tra lei e me. Tra la Charlotte Brontë famosissima autrice inglese dell’800 e una comune ragazza che non riesce a trovare il suo posto nel mondo se non tra le pagine di un romanzo. L’esperimento mi sembra riuscito.

Che riscontro hai avuto a Bagnoli, i tuoi concittadini hanno apprezzato il tuo lavoro? C’è qualche commento in particolare che ti ha colpita?

Devo dire che i miei concittadini mi hanno piacevolmente sorpresa. Ho ricevuto davvero molto calore e incoraggiamento da parte di alcuni di loro e non me l’ aspettavo. Forse per molti sono stata  una specie di novità ed erano incuriositi dal mio primo romanzo, non saprei. Mi hanno augurato fortuna in questo campo e colgo l’occasione per ringraziarli nuovamente. Sono orgogliosa di me stessa, di quello che sto facendo e anche di rappresentare Bagnoli per quanto possa, nel mio piccolo, nel vasto mondo della letteratura.

Commenti particolari no, però per me è stato davvero gratificante entrare nella sala d’attesa del dottore, in posta, e sentirmi chiedere “sei tu la scrittrice?”. Io mi imbarazzo sempre, insomma è il sogno della mia vita e a volte ancora non ci credo che qualcosa è iniziato.

Che tipo di scrittrice sei? Metodica o istintiva?

Forse sono una contraddizione perché io sono una persona metodica, mi piace l’ordine, la puntualità, la precisione in tutte le cose, ma quando scrivo è puro istinto. L’ispirazione non credo possa essere metodica, all’inizio deve essere per forza un istinto che ti porta a scrivere, poi puoi perfezionare, aggiustare con metodo quello che hai scritto. Dicono che la scrittura deve lievitare, come il pane, ed è così. È in un secondo momento che bisogna essere metodici, quando vai a rileggere e devi aggiustare quello che nella foga dell’istinto è sfuggito. Io mi reputo fortunata perché quest’istinto lo avverto abbastanza costante ultimamente e poi faccio i miei periodi di revisione metodica.

Ci sono momenti in particolare in cui preferisci scrivere?

Si. Il momento dei poeti è la notte, ma lo è anche degli scrittori. Di solito le mie sedute di scrittura iniziano la sera sul tardi e terminano intorno alle tre del mattino. Recentemente ho iniziato anche a scrivere di pomeriggio, ma è la notte il momento magico.

C’è un genere letterario con il quale in futuro vorresti cimentarti?

Io ho uno stampo abbastanza classico e chi ha letto entrambi i miei romanzi lo può confermare. Più che sperimentare altri generi letterari mi piacerebbe riuscire a scrivere qualcosa ambientato nell’800. Un romanzo storico nel vero senso della parola.

L’Antonella lettrice, quali generi letterari preferisce? Quali sono i suoi autori  preferiti?

In primis i classici, io ho una predilezione per la letteratura russa prima e inglese poi, quindi se devo fare i due nomi principali sicuramente per i russi Fedor Dostoevskij e  per gli inglesi Charlotte Brontë.

Poi leggo anche autori contemporanei e di solito preferisco i romanzi che nascono dalle ceneri della seconda guerra mondiale. L’autore contemporaneo che però ammiro tanto per la sua capacità narrativa è Carlos Ruiz Zafòn.

Altre passioni oltre alla letteratura?

Sicuramente molti lo sapranno già, l’altra passione che ho sempre avuto è la F1, ma forse dovrei dire che avevo, in quanto dopo un famosissimo ritiro ho iniziato a fare a meno di accendere la tv la domenica. Poi la passione per la musica inglese anni 90, il cosiddetto Britpop.

Progetti futuri ci puoi dare qualche anticipazione?

Da un anno sto scrivendo il mio terzo romanzo, che partiva come una storia d’amore, ma non essendo questo un genere davvero nelle mie corde, questo lavoro sta diventando un romanzo dall’impronta storica. Quello che posso dirvi adesso è che percorre circa 20 anni di storia ed è ambientato in Russia, nella vecchia Leningrado, durante la seconda guerra mondiale. Mi manca ancora un po’ per portarlo a termine, inoltre mi costringe a studiare, a imparare usi e costumi del popolo russo e non nego che la cosa mi piace. Ho grandi aspettative su  questo manoscritto e spero di avere fortuna quando sarà terminato. Io intanto ce la metterò tutta.

Charlotte, il libro di Antonella Iuliano


                                                                                                       

Lascia un commento!

Devi essere logged in per lasciare un commento.