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Il culto della Pietà (parte 2)

28.05.2014, L’ intervista al prof. Giuseppe Dell’ Angelo (Gli  alunni, della V B della scuola Primaria di Bagnoli Irpino, Mariagrazia Giannini, Elvira Parenti e Rocco Chieffo).

La festa della Pietà, che ricorre il 3 maggio, quest’anno è stata celebrata soltanto dal punto di vista religioso a causa di un lutto che ha sconvolto il paese. Il comitato che si prodiga per ripristinare questa ricorrenza ha deciso di rimandare i festeggiamenti civili, per rispetto alla famiglia colpita dalla disgrazia, al primo fine settimana di giugno cioè il 31 maggio, 1 e 2 giugno, per non perdere il filo di una tradizione che da qualche anno si sta riprendendo.

La testimonianza del signor Domenico Preziuso ha destato molta curiosità e, per capire meglio come si svolgeva questa festa, visto che le nostre mamme non lo sanno perché la chiesetta è crollata con il terremoto del 1980 e da allora non si è potuta più fare, abbiamo pensato di chiedere ulteriori informazioni ad un altro anziano del paese, il prof. Giuseppe Dell’Angelo (nella foto) il quale è stato un maestro delle elementari ed è stato l’ insegnante di  alcune nostre maestre.

Questo signore, tra l’altro, ha scritto un libro sulle antiche chiesette di Bagnoli che noi abbiamo consultato in classe.

In un altro testo “sulle più belle tradizioni religiose e popolari dell’ Irpinia” abbiamo potuto conoscere che in altri paesi durante questa festa si effettuavano devoti pellegrinaggi dai centri abitati alle cappelle di campagna.

Ciò avveniva copiando un rito spagnolo che era ”un insieme di pellegrinaggio, gita e scampagnata, nella quale, a volte, il sacro e il profano si mescolavano senza preoccupazione di contaminarsi a vicenda.”

Abbiamo perciò chiesto al prof. Dell’Angelo:

Com’è nato a Bagnoli il culto della Pietà?E’possibile che sia stato introdotto nel periodo della dominazione spagnola,visto che da una ricerca in Internet abbiamo visto che in molte città dell’Andalusia ci sono grandi festeggiamenti ?

La festività della Croce è nata perché in quella località c’era un affresco che riproduceva la Pietà che risale proprio al periodo spagnolo. Infatti ai due lati dell’affresco, al centro delle scale che portano all’altare, sono presenti due Santi: San Domenico che proveniva da Guzmàn in Spagna e San Rocco dalla Francia.

E’ possibile che le origini di questa festa risalgano ad antichi riti pagani in seguito assorbiti dalla tradizione Cristiana ?

Nell’antichità c’era l’usanza di ringraziare gli dei affinché ci fosse un ricco raccolto.

Non abbiamo fonti per poter dire che sia una festa di origini pagane; certo è che il parroco usciva fuori dalla chiesa per benedire i campi e, ancora oggi lo fa, affacciandosi al piazzale della chiesetta, rivolto al paese.

Il signor Domenico Preziuso ci ha detto che il 25 aprile nella chiesetta di S.Marco si benedicevano le sorgenti, il 3 maggio dalla Pietà si benedicevano i campi dal flagello della grandine e della siccità, l’8 maggio nella chiesetta dell’ Angelo si benedicevano le greggi e le mandrie .C’è un collegamento tra le tre feste?

Sono tre ricorrenze che si celebravano nelle chiese di campagna.

Come veniva celebrata, esattamente, a Bagnoli il culto della Pietà?

La festa veniva svolta in tre giorni . C’era il triduo che precedeva la festa vera e propria del giorno 3. Si recitavano preghiere per esaltare il valore religioso della Croce. In questi tre giorni c’erano numerosi confessori e tutti i bagnolesi e persone dai paesi vicini della Puglia, della Lucania si riunivano in pellegrinaggio in questo luogo, secondo lo storico Montorio.

In questo luogo sono avvenuti numerosi miracoli e il Montorio riporta nel suo libro i nomi dei miracolati e la loro provenienza. Il 3 maggio veniva celebrata una messa solenne dal vescovo di Nusco e da altri sacerdoti. Finita la cerimonia i bambini e gli adulti mangiavano il panino a forma di croce con la ricotta o con la frittata come atto di devozione.

In questa giornata le persone cantavano , ballavano e si divertivano. I ragazzi tornavano a casa felici con una ghirlanda di ginestre o di rose canine in testa.

Allora, possiamo dire che anche a Bagnoli  la festa della Croce o della Pietà era una festa allegra e campagnola?

Si , anche la Pietà , oltre ad essere meta di pellegrinaggio, dopo la festa religiosa, diventava un’ allegra e piacevole scampagnata.

Ai miei tempi gli insegnanti di IV e V elementare  accompagnavano gli scolari in chiesa ad ascoltare la messa . Insieme consumavamo il panino, ridendo e cantando e poi a fine festa ritornavamo a scuola.

*    *    *

La nostra curiosità non si è esaurita ! Ci piacerebbe poter vedere com’era all’ interno una chiesetta tanto importante nel passato .

Facciamo un appello “alla Rete”:

–  Se qualcuno, in qualsiasi parte del mondo, è in possesso di foto dell’interno della chiesetta, può mandarle a Palazzo Tenta ?

–  Palazzo Tenta può mettere a disposizione i suoi contatti per aiutarci ?

Mariagrazia Giannini, Elvira Parenti, Rocco Chieffo (V B )

                                                                                                       

1 Commento »

  • redazione scrive:

    Il presidente del Circolo “Palazzo Tenta 39” GIULIO TAMMARO:

    “Raccogliamo l’invito degli alunni della scuola Primaria di Bagnoli Irpino e invitiamo chiunque sia in possesso di foto dell’interno della chiesetta, a inviarle a: redazione@palazzotenta39.it

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