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Che inverno ci attende?

10.12.2014, Articolo di approfondimento meteo (di Michele Gatta)

Nell’editoriale odierno cercheremo di capire cosa ci dobbiamo attendere  a livello meteorologico nella seconda parte del mese di dicembre e gennaio 2015. Praticamente le nostre saranno delle considerazioni ricavate da uno studio approfondito rispetto a indici teleconnettivi e sviluppi stratosferici che tendenzialmente ci vengono incontro per fare una previsione anche a distanze non brevi.

Possiamo definire queste previsioni anche “sperimentali” e quindi con bassa o al massimo media affidabilità.

Ci siamo convinti di pubblicarle in quanto accompagnate da valutazioni scientifiche che non riteniamo sottostimare ma nello stesso tempo la distanza temporale è così alta che le riteniamo semplicemente delle tendenze. E così vanno lette dai tanti lettori che seguono la nostra pagina di meteorologia.

Per coloro che voglio leggere esclusivamente le nostre previsioni possono “saltare” la prima parte in cui si spiegano “tecnicamente” le manovre che si dovrebbero manifestare nella stagione invernale 2014-15

PRIMA PARTE:

Il primo indice che abbiamo preso in considerazione è l’AO (artic oscillation). A partire dai prossimi giorni è visto virare in fase positiva. Verso la terza decade del mese in concomitanza della fase relativamente negativa della NAO (north atlantic oscillation) dovrebbe virare verso il basso e quindi in fase negativa. La loro negatività  è sintomo di maggiore presenze depressionarie in sede mediterranea e un orientamento delle correnti in senso meridiano.Un altro indice molto importante preso in considerazione è la QBO (quasi biennal oscillation). La sua fase (durata media di circa 12/18 mesi) è entrata nella fase negativa. Sostanzialmente questo significa che in stratosfera le correnti prevalenti saranno antizonali (est-ovest). Tale fase va ad influenzare il VP (vortice polare) che dovrebbe ricevere vari disturbi di calore che ne potranno condizionare il proprio compattamento.

Il SAI (snow cover) è l’ indice che rileva lo spessore nevoso nel mese di ottobre in area euro-asiatica. I rilievi di quest’indice ci dicono che l’innevamento è stato da record da quanto ci sono stati i primi rilievi. Importante è la sua propagazione nevosa che è andata ben oltre il 60° parallelo. Questo è un fatto molto importante perché favorisce la creazione di un aria di alta pressione termica in area russa-siberiana che propagandosi verso la Russia europea potrà condizionare il prossimo inverno in Europa.Con l’AO- e una QBO-, potenzialmente potremmo trovarci in più fasi di irruzioni fredde o gelide nel comparto europeo. Non dimentichiamoci che l’AO e la NAO nella passata stagione invernale sono state mediamente con segno + (positive) e la QBO anch’essa con lo stesso segno.

In virtù di queste considerazioni, integrate da altre più di carattere stratosferico e quindi emisferiche, riteniamo di considerare il prossimo inverno come una stagione sicuramente diversa dall’ultima. Avremo vari episodi invernali ma non ci sentiamo di condividere alcune considerazioni “estreme” di diversi “esperti” che ci annunciano un inverno particolarmente rigido per la nostra penisola.

Grafico AO                                Grafico VPS                               Grafico SSTA

In virtù di tali analisi, vi esponiamo in grosse linee il tempo che potremmo avere nella seconda parte del mese di dicembre con prospettive che ci portano anche al mese di gennaio 2015.

SECONDA PARTE:

La seconda parte del mese di dicembre sarà caratterizzata da correnti mediamente nord-atlantiche intervallate da temporanei miglioramenti. L’aria fredda artico marittima si dirigerà verso est-sud/est sfiorando le nostre regioni adriatiche dove potrebbe comparire la neve soprattutto sugli appennini.  Entrando nel periodo pre-festivo, è da ritenere possibile l’avvio di una fase di stabilità dovuta al temporaneo ricompattamento del Vortice Polare. La pausa potrebbe essere interrotta proprio nelle festività natalizie. Qualche episodio perturbato si potrebbe affacciare nel mediterraneo. Un primo segnale di cambiamento del tempo che potrebbe traghettarci verso una più decisa svolta invernale. Infatti continui afflussi di calore verso il cuore del suddetto Vortice Polare, “visti” realizzarsi intorno alla fine della seconda decade del mese di dicembre, comporteranno un raffreddamento in troposfera dopo circa 10-15 giorni. Se tale tempistiche saranno rispettate, e la troposfera “risponde”alle sollecitazioni partite dalla stratosfera, la svolta invernale, tanto attesa dagli appassionati del freddo e della neve, potrebbe avvenire fra la fine dell’anno e la prima decade del mese di gennaio. L’alta pressione dovrebbe ritornare verso l’Europa occidentale e tentare di risalire verso le alte latitudini europee. Questa manovra comporterà l’arrivo di aria fredda verso la nostra penisola. Sostanzialmente sarebbe un primo “antipasto” freddo che, a nostro avviso, avrà una successiva reiterazione nella terza decade del mese di gennaio 2015. Nel mezzo avremo una fase di stabilità per una fisiologica ripresa del flusso zonale alle alte latitudini europee. Nel mediterraneo farà la sua ricomparsa l’anticiclone delle Azzorre che porterà gelate mattutine soprattutto nella pianura padana e nelle valli delle regioni centrali dove ricompariranno anche le nebbie.

L’outlook previsionale che abbiamo illustrato rappresenta la “struttura” della previsione stessa. Eventuali aggiornamenti saranno apportati solo in presenza di cambiamenti radicali e soprattutto significativi

Emisferica planetaria           Anomalie term.Dic.2014      Evol. modello ensemble

CONCLUSIONI:

La prudenza e la cautela è sicuramente presente nella previsione appena esposta. La riteniamo probabile rispetto agli elementi che sono stati analizzati. Nello stesso tempo ci rendiamo conto che le tempistiche possono sempre subire degli spostamenti. Invitiamo i nostri lettori di prendere le presenti previsioni sempre con il giusto ed obiettivo distacco. Ribadiamo che sono pur sempre tendenze a lungo termine e quindi soggette a variazioni che comunque saranno comunicate ai nostri lettori, ai quali consigliamo di seguire i nostri costanti aggiornamenti che periodicamente pubblicheremo sul sito.

                                                                                                       

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