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Bestiame in eccesso a Laceno? Scoperto lu ciuccio che vola

14.12.2014, Email di Marzo Pascal

Riflessione a margine del convegno: “Lago Laceno, riserva ambientale e protezione delle acque”.

Tempo fa, mi sono preso lo sfizio, di fare una piccola ricerca e si e’ verificata quella che oggi e’ la realta’. Chi e’ a conoscenza della situazione sa bene che sta commettendo un reato ambientale.

Facciamo il punto della situazione:

1) una mucca ha un fabbisogno giornaliero di 200-250 litri di acqua.Tirando le somme,questo capo produrra’ 150-200 litri di urina, e moltiplicando il tutto per circa 1000 capi, si produrra’ 200000 litri di ”santa” urina che giornalmente si versa sul laceno. Inoltre circa l’80% del fabbisogno mondiale di acqua serve esclusivamente all’ allevamento bovino.

2) una mucca scarica circa 20 kg di escrementi al giorno.Anche qui facendo i calcoli,arriveremo che al giorno,si producono circa 20000 kg (20 t) di feci.

3) Mettiamo tutto insieme e ci renderemo conto di quanto inquinamento nell’ arco di decenni , si e’ accumulato e si continua ad accumulare nelle falde acquifere, tanto da fare invidia alla terra dei fuochi.(antibiotici, ormoni ecc ecc.)

N.B. Se sul Laceno la situazione continua a persistere, dai rubinetti pugliesi uscira’ la schiuma fotografata tempo fa sul lago Laceno.

                                                                                                       

1 Commento »

  • l.branca scrive:

    Dispiace leggere cose che non corrispondono a verità e che, peraltro, caricano su soggetti che non ne hanno responsabilità notevoli.

    Non sono assolutamente veri i dati sulle deiezioni bovine. Stiamo parlando del 10% di quello che è stato riportato. Ci si dimentica, inoltre, che la presenza di ovini e bovini sono un deterrente per lo sviluppo di incendi boschivi in montagna e questa è una cosa ammessa da tutti. Che poi ci siano delle distorsioni queste vanno corrette. Obiettivo del convegno non era quello di creare allarmismi ma di ragionare su un progetto che puntava a risolvere tre problemi: 1. salvaguardare una fonte sorgiva di acque – 2. creare biodiversità che incentivi turismo di qualità – 3. regolamentare l’accesso degli allevatori al lago.

    Nessuno ha speso una parola sulla chiusura dell’area lago, successivamente non rispettata anzi qualcuno ha attaccato me dicendo che ce l’aveva più lungo perché da anni operava sulle nostre montagne mentre io dov’ero. Adesso tutti si scoprono ambientalisti e dispiace che diano anche delle informazioni sbagliate. Il problema dell’inquinamento sul Laceno se ha una origine organica può essere ancora controllato è quando sono gli sversamenti di amianto o di sostanze industriali che penetrando nel terreno raggiungono le falde sotterranee.

    Mi scuso, non me ne voglia il sig. Marziopascal, ma la precisazione era d’obbligo.

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