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Intervista ai fratelli Meloro, vincitori del premio “Bagnolesi dell’anno 2014″

22.01.2015, A cura di Federico Lenzi

Finalmente è giunto il momento tanto atteso, la premiazione ufficiale e l’intervista ai due giovani e talentuosi musicisti bagnolesi, Alessio e Pietro Meloro, vincitori della prima edizione del premio “Bagnolese dell’anno”. La cerimonia ufficiale si è tenuta presso la sede sociale del Circolo Palazzo Tenta 39.

Come è nata questa passione per il folk in un mondo che musicalmente va sempre più a distanziarsi dai suoni della tradizione?

La passione per questo genere folk – popolare che non ha niente da invidiare agli altri generi in commercio, c’è stata trasmessa fin da bambini dalla nostra famiglia, noi abbiamo fatto di tutto per mantenerla viva, fortunatamente ci ha dato tante soddisfazioni e sicuramente con un po’ di impegno continuerà a darcene.

Ogni anno portate nelle case dei bagnolesi la novena: quale significato ha per voi questa tradizione musicale e religiosa bagnolese?

Tradizione significa tramandare di generazione in generazione qualcosa, questo è quello che vogliamo fare con la novena dellImmacolata, trasmettere questo canto pastorale rivolto all’Immacolata nel tempo come d’altronde è stato trasmesso a noi. Tutto questo naturalmente è possibile anche grazie alle persone che ogni anno ci accolgono nelle loro case per far si che questa tradizione non muoia.

Parliamo ora della banda musicale “Bagnoli 2000” di cui fate parte, banda che negli ultimi anni è andata decimandosi.

La banda musicale di Bagnoli è storica, ormai sono più di cento anni che esiste almeno una banda nel nostro paese, in alcuni anni sono state fondate addirittura due bande, purtroppo le generazioni sono cambiate e anche gli interessi verso la musica, ormai sono pochi i ragazzi che si avvicinano agli strumenti bandistici quali baritono, basso tuba, sax ecc., tutto ciò ha fatto si che la banda negli ultimi anni è andata decimandosi. L’associazione socio culturale “Bagnoli 2000” che vede nel suo statuto anche l’attività bandistica, qualche anno fa ha anche provato a far nascere una scuola di musica, ma l’iniziativa portata nelle scuole ha ricevuto scarso successo tra i ragazzi.

In che modo è andata sviluppandosi la vostra carriera nel campo della musica popolare? Quali influssi ha subito?

Il nostro percorso è nato nelle feste di famiglia, poi crescendo e cominciando ad uscire dal nostro paese e dall’Irpinia abbiamo conosciuto i suoni di altre tradizioni Campane, abbiamo militato per vari anni in maniera attiva nel gruppo universitario di musica popolare “Meridione Parallelo” e abbiamo al contempo frequentato corsi e stage di musica popolare stando a stretto contatto con personaggi illustri della musica popolare Campana. Tutto ciò ci ha portato a conoscere anche persone di altre culture quali quelle pugliesi, calabresi, della Basilicata  ecc., approfondendo le nostre conoscenze nell’ambito della musica popolare. Abbiamo collaborato con vari gruppi e fondato insieme ad altri musicisti i “Folkantica”, ora siamo impegnati in un nuovo progetto.

Qual è il messaggio del brano vincitore del “World Music” di Fisciano: “Lu chianto r chi non po’ restà”?

Il brano rispecchia la situazione difficile che l’Italia sta vivendo in questo periodo storico, dove le giovani menti italiane sono costrette a lasciare i propri cari e i propri paesi per trasferirsi in cerca di lavoro, situazione vissuta già dai nostri nonni e i nostri genitori.

Infine, cosa ha significato per voi questo premio “Bagnolese dell’anno” e quali sono i progetti per il futuro?

Il premio “Bagnolese dell’anno” è un bel riconoscimento e penso vada condiviso anche con tutti gli altri candidati al sondaggio e tutti coloro che fanno qualcosa per il nostro paese.

Attualmente, come detto in precedenza, siamo coinvolti in un nuovo progetto di musica world – folk – cantautoriale, che vede la fusione dei suoni irpini con i canti a fronna e le tarantelle tarantate lucane. A breve ci sarà la presentazione di questo nuovo progetto, che vede la partecipazione di musicisti provenienti da diversi luoghi d’Italia.

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