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Seggiovie, Nappi: «Il paese è stato preso in giro dagli illusionisti della politica Udc»

06.02.2015, Il Mattino (di Giulio D’Andrea)

Seggiovie, Nappi attacca il sindaco

Incontro pubblico a Bagnoli con la consigliera Vivolo sul mancato finanziamento.

Per qualcuno è possibile recuperare i fondi con l’azione politica. Per altri la questione è solo tecnica. La perdita del finanziamento di 15 milioni di euro sulle seggiovie diventa dibattito. E scontro.

«Un guaio causato non dai bagnolesi ma da chi amministra. E soprattutto dal sindaco Filippo Nigro». Parte subito all’attacco il consigliere comunale Maria Vivolo.

Mentre il consigliere regionale Sergio Nappi è ancora più diretto: «Bagnoli è stata presa in giro dagli illusionisti della politica Udc, non solo a livello locale».

Ieri l’incontro con la cittadinanza per protestare contro la perdita di fondi. «Il sindaco continua a mentire e a proporre strade improbabili per recuperare le risorse – ha continuato la Vivolo nella sala comunale -. Purtroppo c’è poco da fare, gli operatori rischiano di perdere il futuro».

Il finanziamento per il rifacimento degli impianti viene considerato essenziale per il rilancio turistico del Laceno.

«Troppi interessi da parte del primo cittadino. Mi hanno defenestrata da vicesindaco facendomi pagare la vicinanza al governatore Stefano Caldoro, oggi accusato di non aver dato risposte».

Il  consigliere Sergio Nappi: «Qui c’è un manovratore che vanta amicizie a Napoli (sempre il sindaco, ndr). Noi in questa storia non siamo entrati a gamba tesa come ha asserito qualcuno. Mi sono interessato alla questione, ho parlato con il dirigente regionale che curava la vicenda. Scopro che non c’è intesa. Ho affrontato la vicenda direttamente con Caldoro. Lui mi ha detto: «ma di cosa stai parlando? Non possiamo finanziarlo con l’accelerazione della spesa. Di fatto non è un intervento pubblico».

Il nodo alla base è sempre la disponibilità dell’area interessata dai lavori, gravata da una concessione alla società che oggi gestisce gli impianti (che scade dopo il 2030).

E adesso? A distanza di anni dalla richiesta  do finanziamento i dubbi restano. Nappi spiega: «Onestamente non sappiamo cosa si può fare. È possibile chiedere una deroga ma solo nella nuova programmazione europea».

L’ex sindaco Aniello Chieffo, oggi capogruppo di opposizione, argomenta: «Ho sempre detto che quel progetto non poteva essere approvato. Ci siamo trovati un sindaco che millantava “è tutto risolto, ho rapporti particolari coi funzionari della Regione”. Ma la Regione Campania – continua Chieffo – è un elefante burocratico,. Noi abbiamo provato a dare un aiuti tecnico alla maggioranza in Comune, questa non ci ha mai ascoltato». Poi la critica alla politica: «Negli ultimi si sono spesi 100milioni di euro in provincia. Se sul Laceno non è arrivato niente c’è qualcosa che non va».

Presenti in sala anche amministratori dei paesi limitrofi, come il sindaco di Montella Ferruccio Capone: «È un tema che tocca tutti – osserva quest’ultimo – Gli interessi di Bagnoli sono quelli di tutti i paesi vicini, e viceversa. Ma sono convinto che con una forte azione politica possiamo lavorare per recuperare».

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06.02.2015, Il Quotidiano del Sud (di Giancarlo Manzi)

Vivolo e Nappi: ecco la verità sul caso seggiovie

Bagnoli. Il caso seggiovie materia di confronto pubblico ieri sera a Bagnoli. Un caso che sta facendo molto discutere, perché il progetto relativo alle seggiovie non rientra nell’accelerazione della spesa. La consigliera comunale Maria Vivolo ha voluto confrontarsi con i cittadini, molti presenti all’iniziativa, per spiegare le ragioni di questa storia, e come si è arrivati al punto in cui si trova la vicenda. Vivolo ha parlato di pressioni che sarebbero state usate nei suoi confronti perché non si opponesse alle scelte in amministrazione. Della serie, ha detto, o fai come ti diciamo o ti dimetti.

In effetti le dimissioni ci sono state, anzi le è stato revocato l’incarico di assessore. Al suo fianco il consigliere regionale Sergio Nappi. Vivolo ha lamentato il metodo usato dagli ex alleati in amministrazione, l’essere stata messa in disparte, ha detto, tenuta fuori dalle decisioni. Poi la notizia del no ai fondi per il progetto che prevede la ristrutturazione degli impianti sull’altopiano del Laceno. Il consigliere regionale Nappi ha informato la platea dell’avvenuta conoscenza della notizia del mancato finanziamento un mese fa. Lo stesso Nappi ha avuto un confronto con il presidente Stefano Caldoro, che gli ha spiegato i motivi della bocciatura. La pratica, così impostata, non poteva passare. La conferma di quel no è arrivata il 14 gennaio, con il documento ufficiale della Regione. L’ unica prospettiva, ha incalzato Nappi, l’unica possibilità è il ricorso ai fondi Fas, così come avviato in prima battuta, o chiedere la deroga dei finanziamenti europei. Strada però molto difficile.

All’iniziativa ha partecipato anche il capo dell’opposizione ed ex sindaco, Aniello Chieffo. Ha ribadito quanto già asserito anche recentemente sul Quotidiano del sud, e cioè che per avere l’appalto in concessione serve la disponibilità dell’area, cosa che attualmente non c’è. Necessaria anche l’intesa con il gestore, per poter procedere inseguendo lo stesso obiettivo.

Anche il Sindaco di Montella Ferruccio Capone ha voluto dare il suo contributo, ricordando che si tratta di un’opera al servizio di tutto il territorio. Secondo Capone la politica avrebbe potuto fare di più.

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06.02.2015, Irpinianews

Laceno – Sala gremita per il caso seggiovie, bagnolesi sfiduciati

Sala piena a Bagnoli, l’incontro dibattito organizzato da Maria Vivolo sulla questione seggiovie attira l’attenzione non solo dei cittadini, degli operatori, ma anche di turisti e di rappresentanti dei comuni limitrofi. Lo sviluppo dell’Irpinia passa per le montagne del Laceno. 

Il fulcro è tutto lì, ma per l’inadeguatezza riscontrata dalla Regione nei confronti dell’iter avviato dal sindaco Filippo Nigro per ricevere il finanziamento fa male, non solo ai bagnolesi, ma a tutta la provincia. 15 milioni di euro erano un toccasana. L’ammodernamento degli impianti e lo sviluppo della zona è necessaria. Lo sanno bene i bagnolesi, che si danno pugni in petto per come la vicenda è stata trattata. L’ex vice sindaco aveva anche invitato il primo cittadino Filippo Nigro a prendere parte all’incontro, per chiarire la questione, vista anche la presenza del consigliere regionale Sergio Nappi che si è interessato della vicenda e continua a pressare in Regione affinché si trovi la chiave di volta.

Ma nella sala consiliare il sindaco Filippo Nigro e qualcuno della maggioranza non si sono mai presentati, segno di non voler dialogare e andare dritti per la loro strada. Sono intervenuti all’incontro i due consiglieri di minoranza Chieffo e Di Mauro. Ad aprire Vivolo che spiega: “Tutti conoscete come sono stata trattata. Le accuse che mi sono state rivolte, dalla maggioranza retta dal sindaco Filippo Nigro. Il manifesto che avete letto nei giorni scorsi sulle cantonate comunali era dovuto, per rispetto dei tanti che mi hanno votato e indirettamente sostenuto un sindaco che difende la vecchia politica del potere assoluto e dei pochi . Ancora oggi vi chiedo scusa. I propositi erano ben altri. Ma con il tempo mi sono resa conto che un potere occulto muoveva le fila. Più volte ho sostenuto di poterli accompagnare visto le referenze che tutti conoscete, ma puntualmente mi tenevano all’oscuro, non venivo convocata alle giunte, non mi consentivano di partecipare alle riunioni”.

Più nello specifico è entrato Sergio Nappi: “Siamo stati accusati di essere entrati a gamba tesa sulla faccenda rovinando l’operato del sindaco. Ebbene, chi doveva garantire Nigro per Bagnoli ha pensato bene di dare garanzie al proprio comune e alle aziende familiari. Qui non c’entra la politica né tanto meno le dinamiche interne all’amministrazione comunale. Si tratta di un’incompatibilità che non rende accessibili i fondi; le vie di uscita potrebbero essere i fondi Fas, di cui si è già ampiamente parlato in precedenza, i quali sono accessibili solo tramite concorso che richiede, a sua volta, dei requisiti di accesso che non potrebbero essere compatibili con quanto abbiamo fra le mani. Un’altra possibilità potrebbe essere sottoporre la deroga in Commissione Europea sperando che la valutazione ultima sia positiva ai fini dei finanziamenti alla seggiovia. Seppure questa strada venisse percorsa, i risultati non arriverebbero prima di 5 o 6 anni. Comunque aspettiamo qualche altra settimana, diamo il tempo in regione di avere il gestionale delle risorse ancora a disposizione”. 

Ha portato il proprio contributo anche Ferruccio Capone, sindaco di Montella: “Non possiamo considerare la seggiovia un problema del solo comune di Bagnoli, questa mancanza danneggia tutto il Territorio”. 

Per Nello Chieffo: “Ero a conoscenza di quanto la situazione fosse grave il fatto che il progetto delle seggiovie non poteva in alcun modo rientrare nell’accelerazione di spesa era prevedibile. L’alternativa dei fondi Fas trovo sia improponibile in quanto per ottenerli, come già spiegato, bisogna possedere determinati requisiti e partecipare ad un concorso. E’ chiaro, dunque, che non c’è mai stato un ostacolo politico alla risoluzione di questo problema. E’ necessario – ha concluso Chieffo– vengano coinvolti i gestori per un appalto in concessione”.

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LA SALA CONSILIARE

                                                                                                       

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