Articoli

Raccolta di articoli, opinioni, commenti, denunce, aneddoti e racconti, rilevati da diverse fonti informative.

Avvisi e Notizie

Calendario degli avvenimenti; agenda delle attività; episodi di cronaca, notizie ed informazioni varie.

Galleria

Scatti “amatoriali” per ricordare gli eventi più significativi. In risalto volti, paesaggi, panorami e monumenti.

Iniziative

Le attività in campo sociale, culturale e ricreativo ideate e realizzate dal Circolo “Palazzo Tenta 39” (e non solo).

Rubrica Meteo

Previsioni del tempo, ultim’ora meteo, articoli di curiosità ed approfondimento (a cura di Michele Gatta)

Home » Articoli

Tanti vincitori sconfitti

28.06.2015, Articolo di Domenico Nigro ’82 (da Fuori dalla Rete – Giugno 2015, Anno IX, n.4)

Ad urne chiuse, a Bagnoli si sentono tutti vincitori, chi ne esce sconfitto è sempre il paese.

Le elezioni regionali appena concluse disegnano un quadro bagnolese abbastanza incerto. Provare a fare una disamina squisitamente politica dell’esito del voto non è semplice considerando che la presenza di una candidata locale influenza, e non poco, il flusso dei voti. La sig.ra Vivolo Maria è di sicuro la vincitrice delle elezioni a Bagnoli. Al di là dei pronostici iniziali, il dato raccolto (380 voti) rende chiaro il “peso” della candidata nel paese; qualcuno aveva pronosticato un consenso ancora maggiore ma era oggettivamente difficile ipotizzare un numero di preferenze superiore a quello conseguito, anche in considerazione dell’attivismo del PD, dell’UDC e dei penta stellati. Il risultato ottenuto rende chiaro come l’uscita della sig.ra Vivolo dalla compagine governative trasformi l’attuale maggioranza in minoranza all’interno del paese.

La presenza della candidata locale ha permesso un aumento dei votanti (1674 elettori, circa 300 in più delle scorse europee) ed ha influito sui dati dei vari partiti. Bagnoli vede vittorioso il PD (296 voti ottenuti) che, pur perdendo circa 130 voti rispetto alle Europee, si conferma il partito leader nel paese, respingendo così l’attacco del Movimento 5 Stelle che si ferma a 165 voti e si conferma seconda forza del paese anche se il suo consenso cala di circa 100 voti rispetto alle Europee dello scorso anno. Per il resto dei partiti, se si esclude Fratelli d’Italia (in timida crescita), tutti perdono consensi rispetto alle Europee 2014. Va male Forza Italia (che si ferma a 68 voti) che più di tutti subisce la presenza della candidata Vivolo (coordinatrice di Forza Italia a Bagnoli) nella lista “Caldoro Presidente”. Cala drasticamente anche l’UDC, che ottiene 118 voti; se a questi aggiungiamo i 37 del Nuovo centro Destra, si ottiene comunque un risultato di gran lunga inferiore rispetto ai voti presi nel 2014 (quanto UDC e NCD, uniti nella stessa lista, superarono quota 200 voti). Brutta, e in base ai pronostici, inattesa sconfitta della sinistra il cui candidato Vozza si ferma a 52 voti. I risultati ottenuti sono naturalmente “viziati” dalla presenza di tante liste che hanno finito per rubare voti ai tradizionali partiti. Si pensi alla Lista De Luca presidente con 89 voti (probabilmente molti dei quali tolti al PD) o alla lista dei Verdi.

In generale dalle regionali escono sconfitti un po’ tutti, con esclusione come detto della sig.ra Vivolo. Il PD, pur confermandosi prima forza del paese, non può certamente festeggiare. Contrariamente ad altre elezioni, la vittoria del centro sinistra è stata meno marcata del solito (meno di 50 voti di scarto tra De Luca e Caldoro), un dato in contrasto con il dato provinciale e con quanto risultante in molti comuni irpini (a cominciare da Avellino). Da notare poi che il candidato spinto dal direttivo bagnolese del PD (il sindaco di Montemarano Palmieri) viene superato dalla D’Amelio, capace quest’ultima di attirare voti anche da elettori di altri partiti. Un risultato evidentemente negativo, che deve far riflettere i vertici locali del partito di Renzi. Non può certamente essere contento neanche l’UDC il cui risultato è sicuramente peggiore rispetto alle attese della vigilia. Un esito deludente se si considera l’attivismo portato avanti dalla maggioranza comunale che, in maniera compatta, ha sostenuto Petracca come candidato consigliere. Il sostegno al candidato di partito portato anche con il peso e la forza dell’amministrazione non ha prodotto gli effetti sperati; antichi leader e vecchi modi di fare politica stanno diventando (o almeno si spera) obsoleti e perdenti anche nel nostro paese (purtroppo non nel resto della provincia).

Neanche i 5 stelle possono ritenersi soddisfatti; il voto di protesta doveva essere una delle certezze alla vigilia della tornata elettorale ma i risultati hanno disatteso le aspettative. Dopo il risultato delle politiche 2013, il Movimento 5stelle continua ad arretrare nel nostro paese. Pesa, evidentemente, l’assenza di un candidato consigliere capace di attrarre voti, tuttavia anche nelle fila grilline dovrebbe aprirsi una riflessione sul modo con cui viene condotta la campagna elettorale e più in generale l’attività politica. Il dato invece della sinistra colpisce e non di poco; se da tempo, a livello nazionale, Sel e Rifondazione sono in crescente difficoltà, a Bagnoli tutto sommato i due partiti avevano retto superando sempre la soglia dei 100 voti. Ora anche qui la sinistra estrema entra ufficialmente in crisi.

Terminate le elezioni regionali, si apre ora un lungo periodo di calma elettorale; al di là di pronostici o di supposizioni (circa eventuali cadute del governo nazionale o di quello locale), dovremo aspettare il 2018 per nuove campagne elettorali (politiche ed amministrative). Inizia un lungo periodo di stasi dove i partiti, oltre a leccarsi le ferite, dovranno cominciare a lavorare per recuperare il terreno perso, tentando di coinvolgere nelle loro attività più persone, soprattutto ragazzi. Nel frattempo, bisognerà vedere come il centro-destra saprà (se sarà in grado di farlo) riprendersi dalla sconfitta elettorale, bisognerà osservare attentamente l’incedere politico dei 5 stelle, ma soprattutto bisognerà capire come evolverà il ritrovato rapporto PD – De Mita. Se, come molti sostengono, il vecchio leader ritornerà nel PD, come cambieranno i rapporti tra i demitiani bagnolesi e il locale direttivo del PD? Tra qualche mese (magari solo settimane) sapremo…..

                                                                                                       

Lascia un commento!

Devi essere logged in per lasciare un commento.