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Laceno, bilancio magro

01.01.2016, Il Quotidiano del Sud (di Giancarlo Manzi)

Gerardo Stabile (Federalberghi): «Manca orientamento dall’alto. Con il lavoro di squadra il cambio di passo è possibile».

Laceno-dicembre-2015Un bilancio magro quello del turismo altirpino in queste festività. Ne parliamo con il presidente del Federalberghi Avellino Gerardo Stabile, che ricopre la stessa carica nel Consorzio Turistico Bagnol-Laceno. «Qui sull’altipiano, se dovevamo incassare 100, siamo intorno a un 30%».

Laceno, si sa, è l’unica stazione sciistica della Campania. Con un inverno senza neve, certo, non è sicuramente facile attrarre visitatori. E le temperature di questi periodi non aiutano nemmeno l’innevamento artificiale.

Ma Stabile va oltre le contingenze quotidiane. A mancare, secondo l’imprenditore alberghiero, è il classico ‘Piano B’. Si parla tanto di un’Irpinia dalle grandi potenzialità turistiche, ma dalle parole ai fatti la strada da percorrere è ancora tanta: «Manca la proposta – continua – possediamo tante piccole realtà splendide. Ma tutto è ancora troppo spezzettato e frantumato. Se usciamo fuori provincia o regione ci sono aree preparate ad ogni evenienza. Si guardino le Alpi: quest’anno anche là non c’è neve, ma non per questo vivono la nostra stessa situazione»

Stabile ci tiene, d’altra parte, anche a non cedere al ‘fatalismo’: «Sono una persona ottimista». E porta l’esempio del Borgo Diffuso di Castelevetere, con cui collabora insieme a Irpinia Turismo di Agostino Della Gatta: «Un’avventura iniziata già da dieci anni e che dimostra una cosa: se ci si organizza per tempo, i risultati si possono ottenere».

Su questo piano, infatti, il sistema messo in piedi ha tenuto, nonostante il periodo di crisi: «E altre realtà attendono che si apra qualche porta. Penso ai borghi di Quaglietta e Volturara». Del primo proprio il sindaco di Calabritto ne ha parlato al tavolo del Progetto Pilota di due giorni fa con i suoi 86 alloggi pronti.

Chiediamo allora a Stabile che ne pensa della Città dell’Alta Irpinia: «Va bene, ma è un’azione, per adesso, ancora marginale. Per fortuna il presidente dell’assemblea vive il territorio e ci è vicino».

Per Stabile è arrivata l’ora per le istituzioni politiche di dare finalmente quell’orientamento che nel passato è mancato nel settore turismo:«Bisogna sedersi interno a un tavolo e lavorare insieme con l’obiettivo specifico: fare lavoro di squadra tra gli operatori e mettere in rete le peculiarità del territorio. Io ci credo, ma ci sono ancora tanti imprenditori che non la pensano come me. Non condanniamo nessuno, la crisi economica ha toccato tutti: se però mettiamo in campo il nostro bagaglio di esperienze, unito alle risorse che abbiamo e ad un’adeguata professionalizzazione del settore, il cambio del passo è possibile».

Con l’EPT commissariata, l’attesa di una nuova legge regionale sulle strutture, la provincia che sembra ormai poter solo ascoltare e una camera di Commercio impegnata, per Stabile su altro non è affatto semplice: «SI pensa poco a queste problematiche» è il suo amaro commento  finale.

 

                                                                                                       

1 Commento »

  • Lucarchitec scrive:

    Manca l’alternativa!
    A parte le strutture alberghiere (e non) ormai obsolete, vecchie non solo nella struttura ma anche nella gestione, a Laceno manca un progetto integrato sul turismo. E’ assurdo che se non c’è neve, non c’è nulla: ci hanno rotto con funghi e tartufo! Investite denaro, re-inventatevi, create qualcosa di nuovo, qualcosa di TIPICO (e non le stronzate da villaggetto da due soldi), create attività, divertimento e relax.

    Prendiamo l’esempio: L’Hotel Grisone di Laceno ha avuto il tutto esaurito nelle feste ed anche nei giorni intermedi si è guadagnato un discreto numero di ospiti. Perche? Non guardatelo come quello “che vi fotte i turisti”, semplicemente ha il coraggio di organizzarsi, di offrire un servizio alternativo e di attrarre persone in modo continuo, accompagnato ad una struttura in grado di offrire dei servizi che ben si accompagnano con la montagna. Anche lì c’è da lavorare, sopratutto da fare manutenzione al grand hotel che tale è rimasto dagli anni ’80.

    Basta aspettare il politico che dall’alto vi regala i soldi! Non siamo più negli anni ’80! Non esiste più quell’epoca, basta piangere! Dovete reagire e con il “voi” mi riferisco a comune, amministratori e piccoli imprenditori. Laceno sta morendo e la colpa è solo vostra.

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