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Proviamo a fare girare la terra al… CONTRARIO

31.07.2017, Rubrica meteo a cura di Michele Gatta (da “Fuori dalla Rete” – Giugno 2017, Anno XI, n.3)

Fonte: www.meteolive.it

La Terra gira da ovest verso est. Che cosa accadrebbe se di colpo invertisse il suo moto di rotazione?

se-la-terrra-girasse-al-contarioPer ciò che ne sappiamo, la Terra è l’unico pianeta del Sistema Solare in grado di ospitare molteplici forme di vita. La presenza dell’atmosfera impedisce elevate escursioni termiche tra il giorno e la notte, che sarebbero dannose alle forme di vita stesse. Il suo asse non è verticale, ma leggermente inclinato e questo da origine alle stagioni.

La sua temperatura media è di 15°, quindi tollerata dalla maggior parte delle forme di vita. Se l’atmosfera scomparisse, quasi tutti gli esseri presenti sulla Terra non potrebbero sopravvivere agli sbalzi di temperatura tra il giorno e la notte; di conseguenza si avrebbero gravi ripercussioni su tutti gli ecosistemi naturali. Se il suo asse non fosse inclinato, si vivrebbe sempre un’unica stagione, senza il consueto alternarsi di periodi freddi e caldi.

Anche questo fatto scombussolerebbe di molto le nostre abitudini di vita.

E se la terra cambiasse il suo moto di rotazione su se stessa, quali ripercussioni si avrebbero?

Probabilmente nessuna. Tuttavia alcuni “dogmi” verrebbero a cadere. La Terra gira da ovest verso est. Sostanzialmente di “moto diretto”. Qualunque pianeta che presenta invece una rotazione da est ad ovest viene detto “di moto retrogrado”. Se il nostro Pianeta di colpo acquistasse un moto retrogrado, il movimento apparente degli astri – e quindi anche del Sole – verrebbe invertito.

Di conseguenza dovremmo abituarci a veder sorgere il Sole ad ovest e tramontare ad est, così come la Luna. Anche tutta la dinamica dell’atmosfera verrebbe scombussolata, con notevoli ripercussioni sul cammino delle masse d’aria e delle perturbazioni. Le nostre abitudini di vita, comunque, potrebbero continuare come sempre, senza “scossoni” eccessivi.

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Che estate dobbiamo aspettarci?

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A cura di  Michele Gatta  (da “Fuori dalla Rete” – Giugno 2017, Anno XI, n.3)

mappa_luglio-2017_1Come sarà la prossima estate? Oggi proviamo a illustrare qualche ipotesi evolutiva del tempo per la nostra penisola. Premettendo che sarà solo una indicazione strettamente didattica che fa riferimento ad alcune emissioni uscite da alcuni centri mondiali di meteorologia e climatologia. Quindi invitiamo a leggere il suddetto articolo con il dovuto distacco. L’estate è partita alla grande per quanto riguarda il mediterraneo e l’Italia. Consultando le mappe sperimentali emesse dall’americano NOAA (Nacional Oceanic and Atmospheric Administration), nel mese di luglio il quadro termico è visto sostanzialmente in media. Le precipitazioni nella norma sono previste soprattutto sul nord-ovest e le regioni adriatiche. Fenomeni episodici o scarsi sul meridione e le isole maggiori. Le zone interne della Campania sembrano trovarsi in una via di mezzo. Questa analisi però non trova riscontro nelle previsioni del centro di Reading che limita solo all’Europa settentrionale e parte di quella centrale l’influenza di un clima più “benevole”. Invece per il mediterraneo e l’Italia sono previste temperature al di sopra delle medie stagionali.  Sempre il centro NOAA ci prospetta un probabile autunno precoce su molte zone d’Europa. Fra l’altro il divario termico attuale tra il nord Europa e il Mediterraneo dovrà comunque colmarsi in qualche modo. Questo porta a considerare una seconda parte dell’estate con notevoli sbalzi termici sul Mediterraneo e sull’Italia, con affondi freschi da nord alternati a tentativi di rientro dell’anticiclone subtropicale, e fasi calde della durata di alcuni giorni. Ma anche su questa evoluzione il centro europeo di Reading non converge. Lo stesso ci indica un prosieguo di fasi calde sopra le medie. In sostanza i tre mesi estivi, luglio, agosto e parte di settembre potremmo passarli in un clima decisamente caldo.

Dove sta la verità?

mappa_agosto-2017_1Pur evidenziando che le performance sulle previsioni a lunghissimo tempo hanno visto spesse volte il modello europeo prevalere sull’americano, la nostra impressione ci porta a considerare un pò troppo sbilanciata l’evoluzione prevista dallo stesso centro di Reading.

A tal proposito ci confortano le considerazioni di Giorgio Di Francesco (in arte Tifone)un grande esperto di meteorologia. Con lo stesso, fra l’altro, abbiamo organizzato una conferenza tematica sulla meteorologia e la climatologia che si terrà a Bagnoli Irpinonella seconda parte del mese di settembre. La sua tesi propende per una estate leggermente al di sopra della norma. Nello stesso tempo i periodi d’instabilità saranno sempre più frequenti soprattutto nelle zone orientali dello stivale. La presenza  dell’alta pressione delle Azzorre sbilanciata sull’ovest europeo lascerà più debole il suo bordo orientale favorendo di fatto l’arrivo di correnti alquanto fresche dall’Europa nord-orientale.

In definitiva  a nostro avviso l’estate darà i suoi massimi effetti nella prima parte. Già durante il mese di agosto invece potremmo avere sorprendenti novità sia sotto l’aspetto delle temperature che per quanto riguarda le precipitazioni. Con l’odierno editoriale ci siamo limitati ad esporre dei primi segnali che un appassionato della materia deve diligentemente segnarsi in…agenda.

                                                                                                       

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