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Parco dei Monti Picentini: il piano degli ecologisti

25.05.2011, Il Mattino (di Virginiano Spiniello)

La denuncia: rifugi incustoditi, grotte del Caliendo da tutelare  e sul Lago Laceno cresce il degrado.

Come conciliare conservazione e valorizzazione nelle aree protette? Chi gestirà le opere realizzate con i fondi europei? Come evitare spreco di denaro pubblico?

«Altura» (Associazione per la Tutela degli Uccelli Rapaci e dei Loro Ambienti) nella lettera al presidente Caldoro anticipata al «Mattino» ha segnalato all’interno del Pirap del Parco regionale dei monti Picentini tre possibili criticità: il progetto di un nuovo Villaggio Scout sulla Piana di Verteglia di Montella mentre ben quattro rifugi sono vuoti e non ancora affidati in gestione; la riqualificazione ambientale di Madonna di Grienzi a Calabritto; la distruzione dell’habitat prioritario delle Grotte del Caliendo e il recupero dell’«Hotel sul lago» a Bagnoli.

Gli amministratori hanno risposto alle osservazioni presentate. «Il Comune – ha dichiarato Luca Branca, assessore all’Ambiente di Bagnoli – ha richiesto nel Psr 2007-2013 un finanziamento per il recupero dell’ “Hotel sul lago”. Siamo così convinti di questo progetto che investiremo una parte della quota. Simbolo del degrado del Laceno potrebbe adesso significarne il recupero. Dopo molte discussioni abbiamo deciso di restaurare l’intera struttura, valorizzando anche la cappella che è all’interno che ha ospitato il ”Laceno d’Oro” è stata frequentata da Pier Paolo Pasolini e per noi ha un significato storico. Concordiamo con ”Altura”, è necessario conservare e tutelare il nostro territorio. Come amministrazione, infatti, abbiamo, nel giro di sei mesi, concretizzato i punti del nostro piano di riqualificazione ambientale e ci siamo adoperati per creare ricoveri per pipistrelli, salvaguardare nidi di rondine e di altri animali a rischio, promuovere la creazione di recinzioni a maglie larghe per favorire il passaggio degli animali selvatici. Insieme all’associazione Studi Ornitologici dell’Italia Meridionale, che ha effettuato l’estate scorsa il censimento dei rapaci esistenti, stiamo pensando di recuperare il Lago Laceno e farne un’oasi naturalistica. Per quanto riguarda la necessità di gestire le strutture realizzate, di non abbandonarle, vogliamo coinvolgere tutte le realtà locali, generando sviluppo e non avendo tra l’altro, le risorse economiche e di personale necessarie. Per le Grotte del Caliendo, progetto finanziato alla precedente amministrazione, anche noi abbiamo delle perplessità e, infatti, l’accesso dalla parte del Laceno attualmente è chiuso e sono utilizzate ai fini scientifici solo dagli speleologi. Le grotte verranno aperte sole se, finanziata la restante parte del progetto, si dovessero creare le condizioni per rispettarne il delicato equilibrio».

A Calabritto, Giuseppe Sierchio, allora sindaco, aveva assicurato che «il sentiero previsto per arrivare a Madonna di Grienzi non sarà assolutamente asfaltato, anzi si seguiranno perfettamente le norme in materia di sentieristica e il tragitto avrà la lunghezza massima prevista e sarà realizzato in pietrisco».

Infine a Montella l’assessore con delega all’Ambiente, Salvatore Palmieri, specifica che «con deliberazione del 28 aprile 2011 il Settore tecnico ha previsto un bando di gara per l’affidamento in gestione di molte aree picnic in località quali Piano d’Ischia e Acque nere, visto che a giugno scadono i precedenti contratti. Alcuni dei rifugi ricadono nella gestione di queste aree, gli altri devono essere ancora messi a norma. Non possiamo affidarli se non c’è la messa in sicurezza. Per quanto riguarda il Villaggio Scout, visto che Piano di Verteglia è stato sede di raduni internazionali, intendevamo attrezzare adeguatamente l’area. L’idea era quella di attenuare l’impatto ambientale attenendoci ai criteri della bioedilizia nella costruzione della struttura. Del resto è un progetto preliminare, non esecutivo e noi speriamo venga accolto. Il territorio va salvaguardato, ma anche valorizzato. Bisogna cercare di aprire la montagna, infrastrutturarla, questo perché un turismo che non sia mordi e fuggi previene i molteplici rischi di incendio, di inquinamento e di abbandono indiscriminato di rifiuti».

                                                                                                       

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