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Rifiuti, Irpiniambiente si apre ai comuni. Chieffo: «Adesso iniziamo a ragionare per comprensori»

19.10.2011, Ottopagine (di Maddalena Verderosa)

Il confronto tra i comuni e Irpiniambiente ha visto ieri protagonista l’Alta Irpinia. Il primo cittadino di Bagnoli Irpino, Aniello Chieffo, parla di toni pacati. «Irpiniambiente – afferma – inizia a comprendere le esigenze dei singoli comuni e le problematiche legate alla raccolta dei rifiuti. Abbiamo affrontato anche la questione del contenimento e della riduzione dei costi, che è l’obiettivo di tutti. Adesso, per andare avanti nel confronto bisognerà contrapporre al Piano industriale delle proposte per mantenere il servizio ma a costi inferiori. Noi sindaci abbiamo dato la disponibilità ad elaborare dei piani personalizzati sia per comprensorio, sia per sub-comprensorio. La società ha capito la necessità dei comuni di lavorare per ambiti territoriali. D’altronde, sarebbe anacronistico ragionare in maniera individuale in una fase che invece guadar all’intesa e all’unione dei comuni».

Una soluzione per abbattere i costi c’è: presentare proposte di gruppo che portino a un risparmio collettivo. Da un lato, dunque, la società che comprende le esigenze dei comuni; dall’altro i sindaci che si rendono conto anche della pesante eredità di Irpiniambiente, peraltro in un momento in cui i trasferimenti da Roma, a differenza del passato, non ci sono più.

«Dobbiamo ragionare insieme – aggiunge Chieffo – su tutte le soluzioni possibili a realizzare un servizio efficiente a costi più contenuti, che come ben sappiamo in Campania sono a totale carico dei cittadini; mentre nella vicina Basilicata, tanto per fare un esempio, sono addirittura la metà. Credo però che lavorando insieme, superata anche la rigidità iniziale del Piano di Irpiniambiente rispetto ad una legge che non può non tenere conto dei principi di economicità che tutti gli enti devono rispettare, sarà possibile trovare soluzioni condivise. La società nasce in una fase di emergenza, ma una volta superata si dovrà pensare all’ordinario. Le problematiche poste dai comuni sono ancora aperte, ma ci sono tutte le condizioni per discuterle e trovare delle risposte adeguate alle diverse realtà territoriali».

I comuni, infatti, si battono molto su questo, ossia sulle caratteristiche e criticità proprie di alcuni territori per insediamenti industriali, commerciali e turistici; sulle modalità di organizzazione del servizio, che differiscono da comune a comune; sui minori costi che conseguono alla realizzazione di un centro di raccolta intercomunale per i rifiuti ingombranti.

L’analisi del contesto è, dunque, fondamentale; va fatta sul posto e con gli attori locali, e per i sindaci non può che essere il presupposto per una corretta organizzazione del servizio, per gravare ciascun territorio dei costi funzionali al servizio stesso, piuttosto che spalmarli in modo indifferenziato su tutto l’ambito di riferimento.

Ai sindaci, adesso, l’incarico di verificare le singole problematiche da valutare poi per comprensori, e successivamente da presentare alla società che si è mostrata disponibile ad andare incontro alle esigenze di ogni comune.

                                                                                                       

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