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L’Ato Calore Irpino offre assistenza per salvare il lago Laceno

18.01.2012, L’intesa (Ottopagine)

L’Ato Calore Irpino*, impegnato con i sindaci sulla vertenza delle acque presso la Regione Campania, ha offerto la propria assistenza al Comune di Bagnoli per salvare il lago Laceno. Dopo il via libera della giunta all’impiego dei fondi per la stazione sciistica, il Comune oggi punta ad ottenere anche la quota non ancora assegnata relativa al ripristino del lago. L’Ato coadiuverà l’ente nella predisposizione della progettazione necessaria a richiedere i cinque milioni di euro ritenuti necessari.

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(*)   L’Ambito Territoriale Ottimale è una diretta emanazione della legge n.36/94 e della legge regionale n.14/97.

La legge n.36/94 è una delle prime leggi di settore che riforma i pubblici servizi in Italia: essa è infatti, nata con il compito di riorganizzare i servizi idrici di acquedotto e di fognatura assegnando alle Regioni e ai Comuni la responsabilità diretta delle relative scelte.

La legge, in particolare, assegna all’ATO specifiche funzioni che, fatta eccezione per la fase iniziale in cui deve provvedere ad attività specifiche (ricognizione, accertamento dello stato degli impianti, scelta del soggetto gestore, definizione degli standard di servizio e altro ancora), sono prevalentemente di programmazione e di controllo mentre l’erogazione effettiva del servizio, a prezzi e condizioni concordate o definite in sede di gara, è demandato ad un ulteriore soggetto che dovrà essere scelto nel rispetto delle norme legislative (che sono, comunque, in continua evoluzione).

Il principale riferimento legislativo regionale è la legge n.14 del 21/05/1997 che ha fissato le direttive per l’attuazione del Servizio Idrico Integrato e definito, tra l’altro, gli Ambiti Territoriali Ottimali (ne sono quattro), la forma di cooperazione tra gli enti (consorzio obbligatorio di funzione ai sensi della legge n.142/90) e introdotto norme precise per il funzionamento di tale nuovo Organismo.

Tra le funzioni attribuite all’A.T.O, si segnalano:

Organizza il servizio idrico integrato e provvede alla programmazione e al controllo della gestione di detto servizio;

Procede alla ricognizione delle opere di adduzione, distribuzione, fognature e depurazione esistenti;

Predispone il Programma degli Interventi che, molto probabilmente, rappresenta la fase più delicata dell’intero processo che deve attuare;

Definisce il Piano finanziario e il modello gestionale ed organizzativo;

Sceglie la forma di gestione del servizio idrico integrato ed individua il soggetto gestore;

Determina la tariffa del servizio idrico integrato.

                                                                                                       

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