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Castanicoltura – Malerba: «Scelte sbagliate per debellare il cinipide»

09.03.2012, Ottopagine

«Non ho mai temuto la neve, sono le gelate il vero problema. Per il momento è ancora complicato fare una stima precisa dei danni in agricoltura. I danni strutturali ci sono, ma andare oltre è complicato». Il presidente della Cia Antonio Mango si sofferma sulle conseguenze delle abbondanti nevicate dei giorni scorsi. «Siamo ancora impegnati nella stima dei danni. Non è un’operazione semplice, speriamo di venirne a capo in tempi brevi in modo da poter aspirare ad un adeguato ristoro».

Salvatore Malerba, riferimento della produzione castanicola di Montella, immagina un raccolto migliore, anche se non può fare a meno di sottolineare i problemi legati al cinipide, prima emergenza del settore. «Fino ad oggi si è fatto poco, si è investito sui campi di moltiplicazione del tulimus (l’insetto antagonista, ndr) ma i risultati, come dimostrano anche altre esperienze simili portate avanti altrove, tardano a venire». Malerba sostiene invece la linea dei prodotti biologici, «molto più rapida ed efficace. A qualcuno sfugge ancora che questo comparto ha un peso fondamentale nell’economia della nostra provincia e richiede risposte certe, non teorie e filosofia. La nostra produzione rappresenta il 50 per cento di quella campana che, a sua volta, rappresenta la metà del dato nazionale. Ogni anno a Montella, solo per le attività di raccolta, sono coinvolti lavoratori per 40mila ore complessive». L’imprenditore irpino lamenta il mancato coinvolgimento degli operatori di settore. «Ci si è limitati ad applicare in loco modelli sperimentati altrove, dove il settore ha un peso decisamente inferiore. E’ tempo di invertire la rotta ed imparare ad ascoltare chi opera sul campo da sempre».

                                                                                                       

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