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Chiusa al Laceno la tre giorni dei Medici Veterinari di Avellino

12.03.2012, Ottopagine

Si è chiusa ieri la tre giorni di dibattito organizzata dall’Ordine dei Medici Veterinari della provincia di Avellino. Il gotha dei medici veterinari di tut’ltalia si è confrontato sulla necessità di mettere nuovamente mano alla realizzazione di Consorzi, di giungere alla vendita al dettaglio attraverso la cosiddetta filiera corta, ma anche di un ambizioso progetto: un centro di referenza regionale per i prodotti ad alta tracciabilità.

Reso pubblico nel corso della seconda giornata di dibattito, il progetto vede tra i principali sostenitori il presidente dell’ordine dei medici veterinari di Ave1lino, il dottore Vincenzo D’Amato. «Il nostro obiettivo – ha avuto modo di spiegare -è quello di unire gli allevatori sotto un unico marchio di qualità, evitando la massificazione. Un consorzio d’Irpinia, dove tutti lavorano per la realizzazione di prodotti diversi, ma con lo stesso marchio».

Il dibattito è stato utile per focalizzare l’attenzione sul ruolo della professione del medico veterinario in tempi di crisi. Il patriinonio zootecnico è stato messo in ginocchio dalla crisi. Basti pensare che gli acquisti del latte sono diminuiti in maniera considerevole.

Alla convention del Lago Laceno ha preso parte anche il presidente della Commissione regionale Agricoltura, l’onorevole Pietro Foglia che ha avuto parole di incoraggiamento per l’idea di un consorzio che tuteli tutta la produzione irpina.

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10.03.2012, Ottopagine (di Mario Pennella)

Medici veterinari a Convegno – Tre giorni al Grand Hotel Grisone

Consorzi, filiera corta, ma anche il problema del turn over nella sanità pubblica. Sono questi i temi principali che oggi e domani saranno analizzati corso del convegno organizzato dall’Ordine dei Medici Veterinari di Avellino. Ieri la presentazione della tre giorni, che vedrà al Laceno esperti a confronto. L’obiettivo è quello di focalizzare l’attenzione sul ruolo della professione del medico veterinario in tempi di crisi.

«Un ruolo determinante», come ha sottolineato il presidente provinciale dell’ordine, il dottore Vincenzo D’Amato. Nodo centrale, questioni irrisolte e che spesso passano sotto traccia, ha evidenziato D’Amato con una piccata polemica. «E’ vero, la Campania deve fari i conti con un bilancio della sanità che va risanato, ma quando si parla di tagli non si può parlare solo dei tagli agli ospedali. C’è da pensare anche al territorio e in questo caso alla mancata applicazione del turn over, che in generale non fa di certo bene alla sanità».

Turn over e bilancio della sanità a parte, oggi al Laceno si ritroveranno tutti gli attori che orbitano nel campo della veterinari federazione nazionale. L’attenzione sarà focalizzata sulla necessità di dare sempre più una maggiore sicurezza agli alimenti, ma anche alla crisi, che in questo particolare momento – data la congiuntura economica – sta mettendo in ginocchio le aziende zootecniche e quindi la filiera agricola. Ed è proprio su questo punto che D’Amato, insieme agli altri attori (tra cui i vertici di Fnovi e Enpav), focalizzeranno l’attenzione sulla necessità di un ritorno al passato.

«Il patrimonio zootecnico è stato messo in ginocchio dalla crisi.
Basti pensare che gli acquisti del latte sono diminuiti in maniera considerevole per rendere cristallino il quadro attuale. Accanto a questi problemi ce ne sono altri, a partire dalla burocratizzazione. Per questo c’è la necessità di fare un passo indietro». Tradotto significa ritornare alla filiera corta. E in questo quadro gioca un ruolo fondamentale la figura del veterinario. In Irpinia, ad esempio, è proprio dall’ordine di via Circumvallazione che sono partiti i progetti per la realizzazione di consorzi «che mirano a valorizzare i nostri prodotti». Tra questi quello del Carmsciano e del Caciocavallo dei Monti Picenti. Ma nei prossimi mesi ne nascerà un altro anche sul Formicoso. E sulla necessità di proseguire in questa direzione (l’obiettivo è creare un consorzio unico dei formaggi irpini) ne è convinto anche il sindaco di Bagnoli Irpino, Nello Chieffo, che rivendica da tempo una maggiore sinergia e collaborazione con l’ordine dei veterinari. Chieffo, come D’Amato, rivendica la centralità di un territorio che va ulteriormente valorizzato, «attraverso la creazione di un meccanismo stabile», data la presenza di risorse d’eccellenza.

                                                                                                       

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