Articoli

Raccolta di articoli, opinioni, commenti, denunce, aneddoti e racconti, rilevati da diverse fonti informative.

Avvisi e Notizie

Calendario degli avvenimenti; agenda delle attività; episodi di cronaca, notizie ed informazioni varie.

Galleria

Scatti “amatoriali” per ricordare gli eventi più significativi. In risalto volti, paesaggi, panorami e monumenti.

Iniziative

Le attività in campo sociale, culturale e ricreativo ideate e realizzate dal Circolo “Palazzo Tenta 39” (e non solo).

Rubrica Meteo

Previsioni del tempo, ultim’ora meteo, articoli di curiosità ed approfondimento (a cura di Michele Gatta)

Home » Articoli, Documenti Storici

Il grande Albergo sul piano Laceno

16.08.2012, Il documento (da “Fuori dalla Rete” – Agosto 2012 – Anno VI, n.3)

Riportiamo in questa pagina un articolo tratto da “Il Mattino” del 13 ottobre 1954 quando i lavori per la costruzione dell’albergo erano fermi (10 milioni  di spesa), ed occorreva approvare la variante (6 milioni aggiuntivi) per completarlo. Dalla lettura si evince che a suo tempo c’era una forte polemica anche politica sull’argomento e che l’articolo serviva a sollecitarne il completamento.

******************************************

Appello a  S. E. il prefetto perché i lavori vengano ripresi.

Con deliberazione n ° 23 del 22 aprile u.s. il consiglio comunale di Bagnoli Irpino deliberò a maggioranza la perizia suppletiva per i lavori di completamento del costruendo grande albergo <S. Nesta> per un importo di sei milioni.

Da quella lontana data la deliberazione non è ancora ritornata approvata ed i lavori non sono stati ripresi e tutto è restato, come per una inspiegabile magia, a mezza strada.

L’albergo ormai sorge imponete e maestoso su un vecchio fabbricato che, inefficiente alle moderne necessità, rappresenta un anacronismo nel ritmo di una scelta corrente turistica che cerca oltre ai luoghi e alle sue bellezze naturali anche quelle comodità indispensabili ad un soggiorno in alta montagna.

In origine allo stesso posto vi era un rustico fabbricato con un sol vano costruito in ricordo della permanenza di S. Guglielmo da Vercelli che verso il 1126 allontanandosi da Montevergine si ritirò sul piano Laceno.

I monaci verginiani al principio del secolo XV ampliarono di qualche vano la costruzione. Successivamente verso il 1878 dal sindaco dell’epoca Michele Lenzi con un contributo personale, con pubblica sottoscrizione e con l’offerta del I Re d’Italia Vittorio Emanuele II fu maggiormente ampliato. Nel 1928 venne costruito un secondo piano, modesto rifugio, per dare alloggio e ricovero ai rari turisti ed ai cacciatori.

La costruzione non aveva comodità, una scalinata angusta ed a chiocciola per il secondo piano, ambienti stretti e mal disposti, un solo w.c. a nicchia nella cucina, l’androne e la stessa cappella davano il senso dell’abbandono e dello squallore.

L’amministrazione attuale pensò bene di costruire un grande albergo, era una necessità che si imponeva, ed affidò all’ing. Gatta l’incarico di redigere il progetto. Espletate le formalità furono appaltati i lavori, divisi in due lotti, per l’importo complessivo di dieci milioni e ottocentomila lire. Tale somma non è stata sufficiente perché nell’esecuzione dei lavori furono apportate delle modifiche ed ecco la necessità della perizia suppletiva per sei milioni e trecentomila lire. Attualmente il fabbricato pur avendo le strutture principali complete, manca di tutte le opere di finimento, porte, balconi, vetrate, pavimenti, intonaci ecc.

A visitarlo vi sono state tutte le autorità della provincia, S. E. il prefetto Pandozy, il presidente del turismo irpino, S. E. il Vescovo di Nusco  Mons. Casullo e tutti sono rimasti ammirati della costruzione.

Ora non sappiamo spiegarci il ritardo, da parte dello ufficio tecnico competente della prefettura di Avellino, nell’approvare questa perizia suppletiva.

Si è insinuato che la cappella nel grande albergo dove si svolge vita mondana rappresenta profanazione, che la porta d’ingresso della stessa cappella è diventata un po’ più stretta, (cosa necessaria per dare ordine e simmetria al fabbricato) che l’androne non da più modo ai montanari di ricoverarsi in tempo di pioggia. Osservazioni insufficienti ed inopportune, l’amministrazione comunale ha fatto sapere alle autorità ecclesiastiche che è disposta a costruire  una nuova cappella dove crede e dove vuole, per ovviare il lamentato inconveniente, che mette a disposizione il < Casone> un altro fabbricato, pur esso di proprietà del comune, per il ricovero dei montanari.

In conclusioni urge completare i lavori, sia per la spesa già fatta sia anche perchè l’inverno si approssima ed il fabbricato non può rimanere nelle attuali condizioni, senza chiusure, aperto a tutti, con il danno di pericolose infiltrazioni di acqua e umido.

Questo albergo, da tutti voluto ed auspicato, sta diventando la favola del paese. facciamo quindi appello perché siano rimossi gli ostacoli e sia presto completato, senza spingere le cose allo assurdo, richiamando l’attenzione di S. E. il prefetto che tanto a cuore ha il bene ed il progresso della nostra provincia.

                                                                                                       

Lascia un commento!

Devi essere logged in per lasciare un commento.