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L’hotel al lago e la chiesa di Santa Nesta

di Filomena Gatta

(Articolo tratto da “Fuori della Rete” 06/2010 – Pubblicato sul sito di “Palazzo Tenta 39 di Bagnoli Irpino il 24.06.2010)

Sono stata di recente sul Laceno in occasione della festa di Santa Nesta e ammirando le nostre belle montagne, facevo l’ennesima riflessione sull’albergo costruito sulla roccia del lago e la chiesetta ad esso di fronte. Dirò cose risapute e sotto gli occhi di tutti ma, se permettete, una considerazione vorrei farla.Da molti anni, ormai, l’ex albergo-ristorante è lì che troneggia occupando uno spazio incantevole.

Precedentemente, come qualcuno sicuramente ricorda, in quel luogo c’era una chiesa dedicata al Santissimo Salvatore.  Fu edificata nel punto in cui il Salvatore apparve a San Guglielmo che sostava nelle grotte del lago con l’intenzione di costruire una chiesa. Il Signore gli disse che quello non era il luogo più adatto e così  San Guglielmo andò via da Laceno per  costruire la sua chiesa al Goleto. In ricordo dell’apparizione fu costruita in quel luogo una chiesetta dedicata al Salvatore.

Successivamente, quando ci si rese conto che il posto era molto bello, in nome del progresso e del turismo, si pensò bene di spostare la chiesa e costruire al suo posto un fabbricato adibito ad hotel.

L’hotel, per la verità, non ha avuto mai tanta fortuna ma la cosa non ha influenzato il turismo che a Laceno si è sviluppato lo stesso, grazie a persone che hanno speso una vita e una passione struggente affinché esso si realizzasse come per esempio l’indimenticabile nostro caro concittadino Tommaso Aulisa, uomo di rara intelligenza.

Tornando alla chiesa, essa fu ricostruita sul lato opposto all’hotel, diverse volte restaurata,curata dai fedeli e ogni anno accoglie la Vergine Addolorata, che viene portata in processione da Bagnoli per la celebrazione eucaristica, dopo la quale fa seguito una festa campestre a cui partecipa la popolazione bagnolese.

Cosa si può dire del vecchio hotel? Io non so quali progetti sono ad esso destinati e chiedo scusa a tecnici e addetti ai lavori se mi permetto di entrare nel merito ma una semplice considerazione vorrei farla lo stesso. Si dice che profanare o spostare una chiesa sia peccato! Chissa’ se le alterne fortune dell’hotel siano dovute proprio a questo….è  fantasia? Forse si o forse no ma il dubbio resta.

Ho letto che ci sono progetti mirati per Laceno, si vuol portare un turismo nuovo e i giovani sono in prima linea per questo. Sono pienamente d’accordo, perché, avendo noi bagnolesi un patrimonio naturalistico da far invidia a posti più blasonati, è giusto valorizzarlo di più e bene. Penso a quei paesi dove valorizzano anche una pietra,facendone luogo di richiamo per i turisti, mentre qui le cose belle sono addirittura nascoste!

E’ chiaro che un progetto mirato a questo, realizzato sul Laceno ma anche a Bagnoli, può servire ai nostri giovani per un lavoro redditizio e gratificante. Tuttavia non devono essere dimenticati alcuni valori imprescindibili legati alla nostra cultura, ai lavori immani dei nostri avi, ai nostri stupendi paesaggi che richiedono un po’ di attenzione. Non so quali siano i progetti per lo sviluppo del Laceno e nello specifico dell’hotel sul lago ma mi auguro che si giunga presto ad una soluzione che conservi storia,bellezza e suggestività, propria di quel luogo.

                                                                                                       

1 Commento »

  • Lucarchitec scrive:

    Io credo che l’hotel del Lago crei una situazione di degrado e malessere visivo ed estetico all’altopiano. Se ci sono progetti per riqualificarlo ben venga..ma non fatene un altro albergone per turisti: già c’è abbastanza ricettività in zona. Opterei per un bel museo interattivo (so che ci sono degli affreschi ancora da qualche parte), un centro d’informazione turistica, magari dei servizi (Bancomat, infopoint, internet service), ridimensionarlo e renderlo più piccolo e di minore impatto visivo. Magari con un tetto-giardino o dei pannelli solari per renderlo indipendente a livello energetico, così da non intaccare il paesaggio naturale.

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