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In Alta Irpinia è allarme cinipide. I dati del CeSA

Il Corriere dell’Irpinia, 01.07.2010

In Alta Irpinia è allarme cinipide. I dati del CeSA

E’ allarme cinipide galligeno in tutta l’Alta Irpinia. I dati dell’ultimo Bollettino Fitosanitario zonale del CeSA (Centro di Sviluppo Agricolo) di Montella parlano chiaro: dallo stato fitosanitario delle colture emerge la presenza di questo insetto in tutti i castagneti analizzati. Un pericolo da non sottovalutare per tutti i castanicoltori. L’imenottero cinipide, infatti, è un insetto particolarmente dannoso per il castagno, originario della Cina ma ormai ampiamente diffuso anche da noi.

E’  stato segnalato per la prima volta in Italia nel 2002 (prima segnalazione anche per l’Europa) in provincia di Cuneo in impianti di castagno da frutto. Un forte attacco di quest’insetto può determinare un consistente calo della produzione, una riduzione dello sviluppo vegetativo e un forte deperimento delle piante colpite. Dunque a rischio la raccolta di castagne per il prossimo anno proprio nella zona di produzione per eccellenza: l’Alta Irpinia. E’ proprio qui che nasce la “Castagna di Montella”, prodotta nell’area dei comuni di Montella, Bagnoli Irpino, Cassano Irpino, Nusco, Volturala Irpina e Montemarano dove stando alle ultime rilevazione del CeSA il cinpide si sta diffondendo maggiormente. Gli attacchi di questo temibile fitofago potrebbero determinare un grave danno economico con perdite rilevanti per tutti i produttori della zona.

Il castagneto da frutto rappresenta il settore trainante dell’economia agricolo-montana dell’ area della Castagna di Montella, con riflessi non trascurabili in quello industriale. L’Irpinia, infatti, contribuisce alla produzione nazionale con 100 mila quintali, su una superficie di circa 9 mila ettari. Di questi circa 3 mila ricadono negli agri del Comune di Montella, Bagnoli Irpino, Cassano Irpino, Volturara Irpina, Nusco e Montemarano, con una produzione di 60 mila quintali. Proprio la diffusione del cancro corticale ha provocato negli ultimi anni gravi danni. Da allora è stato intrapresa dalla Comunità Montana Terminio-Cervialto una interessante sperimentazione volta al  “controllo biologico’ dei principali insetti che colpiscono le castagne con un metodo di lotta biologico che prescinde dall’utilizzo dei prodotti chimici.  Ciò al fine di contemperare le esigenze degli industriali e dei produttori da un lato, vista l’elevata percentuale di castagne infestate che raggiunse il 60% dell’intera produzione, e degli ambientalisti dall’altro, giustamente contrari a qualsiasi intervento chimico che andrebbe ad alterare l’unico ecosistema ancora pulito e integro che abbiamo.

Nella relazione della Ce. SA di Montella sono anche contenut ialcuni consigli per combattere la diffusione del cinipide: entro fine giugno, provvedere ad asportare è distruggere le galle presenti sulle piante senza tagliare grossi rami e branche; da luglio, lasciare, fino all’anno successivo, le galle presenti sulle piante perchè all’interno po trebbero esserci degli insetti nemici del cinipide; non effettuare trattamenti insetticidi nel castagneto perchè possono essere dannosi per le api, avere effetti negativi sull’impollinazione, sullaproduzione e colpire gli insetti utili; non utilizzare diserbanti perché non uccidono il cinipide ma inquinano il suolo, le acque e distruggono i prodotti del sottobosco (funghi,origano, fragole, ecc.); lasciare nel castagneto delle aree destinate alla presenza di altre piante (quercia, olmo, carpino, ontano, faggio, rosa canina, ecc.) avendo cura di non distruggere le galle presenti su di esse in quanto rifugio dei nemici naturali del cinipide.

Il Mattino, 26.06.2010 (Melania Battista )

Castagne irpine al tracollo per l’infezione del cinipide

L’emergenza

A rischio le castagne irpine. Si stima che entro la fine dell’anno la produzione subirà un calo del 25%. Dati destinati ad aumentare. La previsione entro il 2013 è disastrosa: circa 70 i quintali di frutti in meno, con una ricaduta economica negativa di quasi 20 milioni di euro sull’intera filiera. Tutta colpa del cinipide galligeno che infesta i castagneti irpini, compromettendo lo sviluppo vegetativo delle piante e la loro fruttificazione. Una vera e propria emergenza fitosanitaria, riconosciuta dalla Regione Campania con un’apposita delibera già nel 2008.

A lanciare l’allarme è l’Associazione Castanicoltori Campani che da due anni ha avviato un’attività di monitoraggio per contenere gli effetti dannosi legati all’attacco dell’imenottero. Il progetto interessa i territori più colpiti dal cinipide: le aree ricadenti nella Comunità Montana del Partenio, quelle dell’Irno-Picentini e l’Alta Irpinia.

Nelle zone infestate, i tecnici dell’associazione, in collaborazione con il servizio fitosanitario regionale ed il Cnr di Napoli hanno provveduto ad installare 35 postazioni, ognuna delle quali contenente 4 trappole cromotropiche capaci di attirare il parassita. Lo scopo è quello di ricostruire il ciclo biologico del cinipide per adottare soluzioni adeguate e giungere, finalmente, alla risoluzione del fenomeno.

Altro rimedio sul quale si intende puntare, l’utilizzo di due principi attivi: la lambda-cialotrina per l’agricoltura convenzionale e lo spinosad per quella biologica, sostanze autorizzate in maniera temporanea dal Ministero della Salute.

Il fenomeno del cinipide galligeno non riguarda solo la provincia di Avellino, ma l’intero territorio della Campania, che da solo detiene il 60% della produzione nazionale di castagne, equivalente al 10% della produzione mondiale. Cinquecentomila i quintali di castagne prodotti ogni anno nell’intera regione, di questi quasi 300mila in provincia di Avellino, con un fatturato di 150 milioni di euro in totale, di cui 120 solo in Irpinia. 5mila le aziende coinvolte nella produzione regionale, poco meno di 2mila solo in Irpinia, dove si concentra il distretto agroindustriale per la trasformazione del prodotto, con oltre 2mila operai impegnati nella lavorazione stagionale.

Regione Campania, Bollettino Fitosanitario Zonale – Edizione del Ce.S.A. di Montella – 21.10.2010

Regione Campania, Bollettino Fitosanitario Zonale – Edizione del Ce.S.A. di Montella – 30.09.2010

Regione Campania, Bollettino Fitosanitario Zonale – Edizione del Ce.S.A. di Montella – 23.09.2010

Regione Campania, Bollettino Fitosanitario Zonale – Edizione del Ce.S.A. di Montella – 16.09.2010

Regione Campania, Bollettino Fitosanitario Zonale – Edizione del Ce.S.A. di Montella – 09.09.2010

Regione Campania, Bollettino Fitosanitario Zonale – Edizione del Ce.S.A. di Montella – 02.09.2010

Regione Campania, Bollettino Fitosanitario Zonale – Edizione del Ce.S.A. di Montella – 19.08.2010

Regione Campania, Bollettino Fitosanitario Zonale – Edizione del Ce.S.A. di Montella – 12.08.2010

Regione Campania, Bollettino Fitosanitario Zonale – Edizione del Ce.S.A. di Montella – 05.08.2010

Regione Campania, Bollettino Fitosanitario Zonale – Edizione del Ce.S.A. di Montella – 22.07.2010

Regione Campania, Bollettino Fitosanitario Zonale – Edizione del Ce.S.A. di Montella – 08.07.2010

Regione Campania, Bollettino Fitosanitario Zonale – Edizione del Ce.S.A. di Montella – 01.07.2010

Regione Campania, Bollettino Fitosanitario Zonale – Edizione del Ce.S.A. di Montella – 04.06.2010

 

                                                                                                       

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