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Rubrica Meteo

Previsioni del tempo, ultim’ora meteo, articoli di curiosità ed approfondimento (a cura di Michele Gatta)

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Temporaneo peggioramento. Poi stabilità e quiete, prima della …

31.12.2012, Articolo di previsione meteo (di Michele Gatta)

Con l’editoriale odierno entriamo nel nuovo anno e pertanto cogliamo l’occasione per porgere i più sinceri auguri a tutti coloro che seguono la nostra rubrica. Come inizierà l’anno nuovo? Dobbiamo subito evidenziare un peggioramento del tempo che fra il 2 e il 3 gennaio, porterà precipitazioni su gran parte del nord e del centro Italia, e più sporadiche sulle zone occidentali della Campania. Ritornerà la neve sulle pianure del Piemonte e della Lombardia. Anche sull’appennino centrale, soprattutto quello più esposto alle correnti occidentali, dovrebbe cadere la neve a quote intorno ai 1200 metri.

Successivamente un campo di alte pressione invaderà il nostro territorio apportando una fase, anche prolungata, di tempo stabile. Sostanzialmente preverrà l’analisi prospettata nell’editoriale del 27 dicembre che faceva vedere da parte del centro americano (GFS) un flusso freddo e perturbato, interessare soprattutto le zone sud-orientale dell’Europa.

Cosa c’è da evidenziare per il prosieguo del mese di gennaio? Sicuramente una certa delusione per gli amanti del freddo e della neve. Un periodo natalizio privo sia di freddo che di neve, certamente non ha riempito di gioia tanta gente. E il fatto che i prossimi giorni non fanno vedere niente di buono in tal senso, non può che rendere ancora più “grigio” l’umore di tante persone. Altresì una decisa “campana anticiclonica” proprio sull’Italia ci regalerà giornate soleggiate e gradevoli soprattutto nelle ore centrali della giornata, per il piacere di coloro che vorrebbero che l’inverno passasse “senza freddo colpire”.

Inverno al capolinea? A questa domanda si potrebbe invece verificare una “decisa risposta” dalle dinamiche atmosferiche che evidenzierebbero situazioni anche “clamorose”. In questo caso un riscatto alla grande per gli amanti del freddo e della neve.

In questo editoriale appositamente vogliamo restare con i piedi per terra. Ma non possiamo sottrarci nell’ipotizzare  un’ ultima decade del mese di gennaio addirittura vicina parente della fase invernale del febbraio 2012. Non sappiamo se in questo “gioco meteorologico” l’Italia possa avere un ruolo importante(siamo ancora troppo lontani dall’evento) ma se ciò dovesse avvenire, un periodo di gran gelo e neve potrebbe portarci in un clima di paese poco mediterraneo.

Il perchè di tutto questo? Preferiamo rimandare al prossimo aggiornamento la spiegazione di questo “progetto” che con il passare dei giorni acquista sempre più una certa credibilità.

Le dinamiche emisferiche sono ormai tracciate e quindi la predicibilità acquista non solo valore scientifico, ma anche qualcosa di più concreto. Quindi per gli amanti della neve non tutto è perduto. Soprattutto a quest’ultimi rivolgo l’invito a non mancare il nostro prossimo aggiornamento.

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27.12.2012, Articolo di previsione meteo (di Michele Gatta)

Un fine anno senza “botti”, ma gennaio?…

La situazione meteorologica di questi ultimi giorni ci ha portato un tempo decisamente mite, soprattutto per le regioni centro-meridionali. Adesso entriamo in una fase decisamente più “normale” per il periodo. Diciamo subito che fino al prossimo Capodanno non avremo “scossoni” meteorologici significativi da segnalare. Infatti una fase di relativa stabilità continuerà a governare sul nostro territorio.

In questo senso la previsione limitata a pochi giorni, ha sicuramente una alta dose di predicibilità. Ma per accontentare coloro che ci seguono e che vorrebbero capire se tale situazione possa prolungarsi per un periodo più o meno lungo, cercheremo di analizzare alcune situazioni che ci vengono prospettate dai diversi modelli previsionali e che riguardano le grandi manovre emisferiche che sono in atto e che si prolungheranno nei prossimi giorni.

La prima considerazione da fare è quella che riguarda il riscaldamento in atto nella sezione superiore della colonna atmosferica (stratosfera) e che con il passare dei giorni potrebbe raggiungere un “major worming” (circa 80°) addirittura paragonabile a quello che si verificò nella seconda parte del dicembre 1984. Un episodio che a distanza di circa 15-20 giorni, portò quella famosa ondata di gelo che interessò tutta l’Italia nel gennaio 1985.

Il riscaldamento in stratosfera non può che ripercuotersi in troposfera. Una rottura del vortice polare sarebbe consequenziale. Così si aprirebbe una fase fredda ed invernale per il continente europeo. Questa eventualità acquista sempre più credibilità.

Chiaramente la tempistica non potrebbe che essere quella che ci porta verso la seconda decade del mese di gennaio o al più tardi nell’ultima settimana dello stesso mese.

A dire il vero, le (ECMWF) modello previsionale inglese di Reading, fa vedere una prima ipotesi di freddo, comunque relativo, non certamente di gelo, già intorno al periodo dell’Epifania. Su tale prospettiva però non c’è, al momento, una sintonia con le (GFS) modello previsionale americano. Per di più il “primo” vede l’Italia interessata in maniera “diretta”, mentre il “secondo”, un flusso freddo di estrazione artica, lo vede più diretto verso l’Europa orientale, con l’Italia “fuori”dai giochi.

Insomma una situazione che dovrebbe “movimentare” almeno una parte del prossimo mese di gennaio, quando spesso abbiamo assistito a periodi freddi di una certa consistenza.

Altresì non possiamo non lasciare speranze a coloro, e ce ne sono tanti, che ci seguono e che preferiscono una bella “campana anticiclonica” proprio nel mediterraneo centrale e quindi l’Italia, che ci regalerebbe tempo stabile e poco freddo per tutto il mese di gennaio!

Ahimè, una ipotesi che non va assolutamente trascurata….. ne riparleremo.

5 gennaio 2012 – Ipotesi di evoluzione stratosferica a 10hPa

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21.12.2012, Articolo di previsione meteo (di Michele Gatta)

Il freddo abdica per una … mitezza fuori stagione!

Iniziamo l’odierno editoriale con una considerazione molto importante. L’emissioni dei modelli previsionali, anche di quelli più affidabili, risentono spesso di errori di calcolo d’iniziazione che portano  a delle previsioni  in contraddizione anche a distanza di breve tempo. Questo dato ormai si è consolidato nel tempo. Chiaramente questo succede non molto spesso, per fortuna.

Proprio in questi giorni stiamo assistendo a questo fenomeno. Pensate che nel giro di 24-48 ore, abbiamo assistito a scenari di previsione, anche a breve-medio termine, completamente diverse fra loro. In virtù di questa premessa, oggi ci limitiamo a emettere una previsione del tempo che non vada oltre i 3-4 giorni. Pensiamo che dopo qualche emissione “ballerina”, il quadro previsionale proposto, possa essere abbastanza affidabile.

La prima cosa che vogliamo evidenziare è quella di una ripresa delle temperature, che fra la vigilia e il giorno di Natale, si porteranno su valori inusuali per il periodo. Molte città del centro-sud registreranno valori addirittura vicini ai 20°!

Nei giorni precedenti le feste natalizie (22-24 dicembre), ci attendiamo un tempo stabile, senza precipitazioni. Qualche residuo fenomeno l’avremo sull’estreme regioni meridionali. In esaurimento nella seconda parte della giornata di sabato 22.

Proprio per il giorno 25, un moderato peggioramento del tempo si porterà sul nord-italia. Sulle restanti regioni dovremmo avere solo della nuvolosità senza fenomeni degni di rilievo.

Il giorno di Santo Stefano, qualche debole e isolato rovescio potrebbe manifestarsi solo sulle regioni meridionali tirreniche. Le temperature, gradualmente, tenderanno a diminuire.

Con questo nostro sintetico editoriale previsionale, vogliamo cogliere l’occasione per augurare un Buon Natale a tutti i nostri appassionati lettori.

                                                                                                       

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