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Amministrative 2013 – Si rispetti un codice della buona politica

10.04.2013, Articolo di Giovanni Nigro (da “Fuori dalla Rete” – Marzo/Aprile 2013, Anno VII, n.2)

C’è chi dice …

… che le chiacchiere se le porta via il vento. Può trattarsi anche di un vento primaverile che riporta alla luce la politica tra le tante tematiche bagnolesi. Il ricordo dell’ultima amministrazione, dell’opposizione e perché no, anche della moltitudine di votanti a “5 stelle”. Partito molto meno insignificante di quanti credano. Arrivano dal nulla nel paesino irpino, quasi come questo vento primaverile; che soffia ma non raffredda.

Arriva come i primi caldi, quelli che se ti scopri un po’ ti ammali perché il tuo organismo non è abituato. E chi se lo aspettava, arrivare a calcolare così anche una lista alle elezioni 2013 targata Movimento 5 Stelle. Ricorda quasi il “vecchio” Berlusconi che nel 1994, senza nessuna previsione, diventò presidente del Consiglio. In quegli anni c’era chi usava una frase per spiegare tutto questo; “maggioranza silenziosa”. Il termine, così poco appropriato, vuole accertare un semplice fatto: gli elettori in cabina cambiano volto. Potrebbero anche dirlo apertamente, ma loro no, usano il silenzio. Allora questa “maggioranza silenziosa” funziona, non a caso a Bagnoli Irpino non si aspetta altro. Silenziosa si, ma anche bella corposa potremo definire la maggioranza del M5S in Bagnoli, con 452 voti. Un numero da far mettere le mani tra i capelli  a chiunque provi ad amministrare un paese senza di loro.

A questo punto la domanda è lecita: con chi andare? Il centro-sinistra, uscito un po’ stremato da questi 5 anni di amministrazione, ma con la voglia di continuare, il centro che a conti fatti sta scegliendo, ma i candidati ce li ha già. Però avrebbero anche voglia di cambiarle queste cose i “grillini”. Dovrebbero entrare in comune se vogliono, non possono rimanere a guardare avendo la fiducia degli elettori. Il 6 marzo sul Corriere dell’Irpinia il sindaco Aniello Chieffo ha espresso un suo giudizio: «Per le prossime elezioni stiamo facendo delle valutazioni con il mio gruppo a 360 gradi. Sono convinto di aver amministrato bene e con una grande squadra. Ora siamo pronti a confrontarci e provare a capire anche la protesta delle comunità, che arriva dal basso ed ha dato, con i tanti voti al Movimento 5 Stelle, un grande segnale alla politica che non fa più il suo corso ed il suo dovere ed è sempre più lontana dai cittadini. Personalmente non vivo di ambizioni politiche, ma ho servito con senso del dovere e con grande onore il mio Comune. Credo di aver amministrato con serietà e trasparenza e per le prossime elezioni sono pronto al dialogo che dovrà puntare a capire dal basso i disagi delle comunità».

Dall’altra parte, Luigi Chieffo, capogruppo dell’opposizione in questi 5 anni, dice in un intervista del 27 marzo, sempre al Corriere dell’Irpinia, che «L’UDC di Bagnoli Irpino sta lavorando ad una formazione civica quanto più aperta alle istanze del Paese, senza posizioni precostituite e imposizioni di sorta. Anzi, con la massima apertura verso tutte le idee e i suggerimenti che possano provenire dai bagnolesi. La nostra intenzione è quella di aprirci alla società civile e porci in alternativa all’attuale maggioranza».

Quindi i “lavori in corso” ci sono, rimane solo da capire a chi serviranno su un piatto d’argento i 452 voti del Movimento 5 Stelle di Bagnoli Irpino. Il problema ora è alleati o avversari di chi ovviamente aspira ad amministrare in modo onesto il paese? L’importante quindi è che si rispetti un codice della buona politica che riesca a “sussurrare” al mondo intero che chi ha il potere non dovrà mai e poi mai dimenticarsi del popolo, senza o con le “5 stelle”.

                                                                                                       

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