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Alejandro? Un moderno Proudhon: idealismo e slancio passionale

06.07.2013, La lettura di “Fuori dalla Rete” (di Ernesto Dell’Angelo)

Domenica 30 giugno, di buon mattino mi sono recato in piazza L. Di Capua per ritirare una copia del giornalino Fuori Dalla Rete. Ero ansioso di leggere l’articolo di Michele Gatta, sull’analisi che lo stesso faceva sull’esito della tornata elettorale del 26/27 maggio a Bagnoli Irpino. Tanta spasmodica attesa  era stata creata sul sito di Palazzo Tenta  intorno a questo articolo, attesa all’altezza delle aspettative devo dire, vista la esaustiva e puntuale analisi che, con cognizione di causa ha snocciolato tutti o quasi i motivi che hanno determinato la vittoria della lista n.2.

Condividendo in linea di massima  le osservazioni  e le preoccupazioni esposte nell’articolo, proseguendo nella lettura del giornalino, colpiva però la mia attenzione l’articolo successivo (“Fuochi spenti e sole acceso“) di tale Alejandro Di Giovanni. Non conosco personalmente questo ragazzo, ma dall’articolo si coglie di esso una passione ed uno slancio ideale che mi colpisce. L’autore con sgomento realizza quanto cinica ed utilitaristica si sia rivelata ancora una volta  la chiamata alle urne del corpo elettorale bagnolese. Con linguaggio  sferzante e  metaforico (a volte quasi scomodando Baudelaire), esaltando l’autenticità della natura, mette a nudo invece le bassezze di una politica fatta di ipocrisie e di ipocriti che ”con pelle di serpente” a seconda delle convenienze sono pronti a saltare sul carro del vincitore. Nel suo articolo a volte con ”puro esercizio di stile” e di  estetica  sembra ergersi al di sopra della prosaica realtà bagnolese, contrapponendo un ideale politico alto alla mediocre dialettica politica del paese.

Dall’alto dei miei 47 anni  e qualche esperienza in più’, dal mio  moderato pragmatismo e quel pizzico di cinismo di cui il disincanto dell’età adulta mi ha dotato,  dovrei biasimare questo atteggiamento un po’ ingenuo ed  auto assolutorio dell’autore, che in nome di una superiorità morale, quasi un moderno Savonarola, fustiga tutti, eletti ed elettori. Invece no. La sua delusione per l’esito elettorale nasce da un autentico idealismo, dallo slancio passionale con il quale si era avventurato in questa esperienza politica. E’ un giovane, e come tale, animato da ideali di giustizia, eguaglianza, solidarietà, amore per la bellezza, e di un modello di società su di essi costruito, ha agito. Di giovani vecchi dentro che si prestano ad obbedire alle vecchie logiche camaleontiche della politica di gattopardiana memoria, “bisogna che tutto cambi affinché resti com’è”, Bagnoli abbonda. Alejandro, come un moderno Proudhon, con il cuore che batte a sinistra e si indigna per la tragica sorte di un migrante caduto in mare, rappresenta uno dei  necessari  punti di partenza per la costruzione di un nuovo modello di società.

Il cinismo politico da Machiavelli ad Andreotti, ha scavato a fondo nella nostra società, legittimando un agire politico a dir poco immorale. Sono i nostri giovani, quelli come Alejandro che, ”restando adagiati sul crinale del confine tra realtà e ideale”, attenti a non essere ammaliati dalle sirene delle ”opportunità” della politica (potere finalizzato a sé stesso) integri nelle loro coscienze, animati da un sano e un po’  ingenuo idealismo, potranno essere gli artefici di un possibile cambiamento. Con lo slogan “immaginazione al potere“, i ragazzi degli anni 70 contestavano una società borghese ai loro occhi troppo conservatrice, molti urlavano, pochi pensavano (di cui molti cattivi maestri), bollati spesso oggi, anche se io non condivido, come una generazione di illusi e perdenti, visto che il mondo non l’hanno cambiato, ma anzi, alcuni di loro hanno contribuito a peggiorarlo (ma su questo ci sarebbe molto da discutere).

Alejandro e quelli come lui sono invece  i figli di questi anni, il loro idealismo non è utopia, non si alimentano di vecchi miti generazionali come Mao, Castro, o la rivoluzione permanente. Il loro idealismo semmai è quello di pensare che una società deve essere basata sul merito piuttosto che sulla raccomandazione, che dia a tutti le stesse opportunità di riscatto sociale, che assicuri a tutti l’accesso allo studio,  il diritto alla salute, uguaglianza di fronte alla legge, cose ordinarie in una moderna democrazia ma che sembrano quasi rivoluzionarie  se le si volesse realizzare davvero oggi. Sono quelli che proprio nel loro idealismo concretizzano una idea necessaria di società  sostenibile, fatta per tutti gli uomini, evitando così che l’uno possa diventare lupo per l’altro.

Ritornando all’analisi del voto dell’amico Gatta concludo dicendo, che proprio il merito della lista elettorale ”Insieme per il futuro”, oltre alla figura del candidato a sindaco, al quale evidentemente oltre alla stima sono legato per ragioni affettive, sia stato il coraggio di rompere quegli schemi opportunistici di cinico calcolo elettorale nella formazione della lista, avendo invece l’audacia di candidare giovani figure limpide, animate da nobili propositi, anche con la consapevolezza di una probabile sconfitta. Onore ai vincitori dunque, persone altrettanto degne, ai quali va il mio augurio di una buona amministrazione, ed onore ai vinti ai quali va tutto il mio apprezzamento per avere coraggiosamente “osato” cambiare le cose.

                                                                                                       

1 Commento »

  • la malfa 1 scrive:

    A tarda ora, appena terminata una comunicazione ad un amico meteorologo di Vicenza, e “accompagnato” dal sottofondo della nona sinfonia di Beethoveen, sono “entrato” nel sito di palazzotenta39, dove ho trovato uno scritto pervenuto alla redazione e subito pubblicato. La firma era di Ernesto Dell’Angelo (cognato dell’ing. Memoli e dell’ex sindaco Chieffo) Una persona che con naturalezza ha commentato alcuni articoli presenti nell’ultimo giornalino dell’associazione palazzotenta39. Con una ineccepibile “eleganza” ha concluso il suo artico. Veramente un sincero complimento per uno stile a cui dovrebbero far riferimento tanta gente. Non entro in merito alle sue rispettabili riflessioni.

    Istintivamente invece, mi è sovvenuta una naturale e sincera riflessione riferita al sito dell’associazione che mi ha dato l’opportunità di leggere l’articolo dell’amico Ernesto. Un sito che nei fatti è diventato ormai da tanti anni un riferimento per tanti cittadini a partire da quelli lontani da Bagnoli. Un vero e inestimabile fiore all’occhiello per la nostra comunità. Ci può anche essere gente che non trova il tempo per “visitarlo” ma a chi gestisce con tanta passione e con costante puntualità tale “creatura”, va il nostro più obiettivo e sincero ringraziamento!!!

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