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Piove a Milano, si fanno le ordinanze a Bagnoli

07.07.2013, Mail di Giuseppe Caputo

Premesso  che considero le sbarre un simbolo di inciviltà, e per quanto mi riguarda andrebbero abolite, voglio raccontare la telenovela degli ultimi giorni sulle sbarre che proibiscono il percorso nelle stradine di servizio forestale (non asfaltate) a Laceno.

E’ consuetudine nel nostro Comune l’apertura annuale delle sbarre dal 15 Aprile al 15 Giugno per permettere ai cittadini bagnolesi,  secondo gli usi civici, la raccolta di ramaglie secche a terra. Succede, ed è successo anche in passato, che l’Amministrazione prolunghi tale periodo se nei mesi indicati le condizioni meteorologiche siano state particolarmente avverse. Anche l’attuale Amministrazione ha prorogato,  giustamente, fino al 30 Giugno tale termine dando la possibilità ai ritardatari di fare scorta di “frascelle”.

La telenovela inizia però il 3-4 Luglio:  i nostri Vigili Urbani, come da ordinanza e forse con qualche ora di straordinario, provvedono alla chiusura delle sbarre a Laceno.  Il  5 Luglio si riaprono le sbarre (e forse anche altre ore di straordinario) sulla scorta di una nuova ordinanza che dispone la proroga del libero accesso alle montagne fino al 31 Luglio 2013. Il documento dattiloscritto riporta in calce il nome del Sindaco Filippo Nigro (stranamente sbarrato a penna), ma la firma apposta è quella della sig.ra Vivolo Maria, che lo avrà sottoscritto (forse) in qualità di Vicesindaco, visto che l’Assessore all’ambiente è il sig. Giuseppe Vivolo.

L’anomalia o la telenovela dov’é?

L’ordinanza n. 17 del 05/07/2013 ripropone la proroga con stessa causale della precedente precrizione (ordinanza n. 14 del 17/06/2013): “a causa delle cattive condizioni climatiche”. E non se ne capisce la ragione, visto che a Bagnoli Irpino e a Laceno nel periodo che va dal 15 al 30 giugno ci sono state soltanto delle splendide giornate, che hanno consentito salutari passeggiate e pic-nic a volontà. Chi doveva finire di raccogliere le ramaglie secche a terra avrebbe avuto tutto il tempo per poterlo fare. E vi posso garantire che fino al prossimo temporale nei nostri boschi non vi è (a terra) neanche uno stuzzicadenti.

Probabilmente l’ordinanza faceva riferimento al cattivo tempo che, nella seconda quindicina di giugno, ha interessato in maniera più seria il centro-nord Italia.

Piove a Milano, si fanno le ordinanze a Bagnoli. Mah …

Cari amministratori della lista “Ora si può”, se pensate che le sbarre devono stare sempre aperte, o addirittura scomparire, avete tutto il diritto e il potere di farlo, ma evitate di prendere in giro la gente con “causali” grottesche , tanto non vi crede nessuno.

Saluti  Peppe Caputo
Rappresentante  Sinistra Ecologia e Libertà
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P.S. Ad un mese dall’insediamento è presto per esprimere valutazioni di merito sul vostro operato, però consentitemi almeno una battuta: quando pensate di iniziare a lavorare?

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Comune-di-Bagnoli-Irpino-Ordinanza-n.-17-del-05-07-2013

                                                                                                       

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