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Nessuna accusa ad altre associazioni

13.09.2013, Email di Domenico Nigro ’82

Con riferimento al mio ultimo articolo apparso sul numero di agosto di “Fuori dalla Rete”, e alle polemiche ad esso seguite (ancora in corso), ritengo necessario puntualizzare e precisare alcuni aspetti resi controversi da un’interpretazione del mio articolo che assomiglia più che altro ad un processo alle intenzioni. In particolare, desidero precisare quanto segue:

Palazzo Tenta non è alla ricerca dell’elemosina pubblica; non si pretende dal sindaco la mancia ma rispetto, sono due cose assolutamente diverse;

– Ognuno è libero di avere le sue idee, tuttavia ricoprire una carica pubblica non autorizza a trasformare propri pensieri e pregiudizi in verità assolute. E soprattutto, non può essere causa di esclusione da qualsiasi cosa (anche la partecipazione ad una messa) l’antipatia da parte del primo cittadino. Amministrare non si basa sui (pre)giudizi personali ma sul rispetto della legge;

In merito al presunto coinvolgimento di altre associazioni, occorre precisare che il riferimento aveva titolo esemplificativo, e non rappresentava alcun tipo di accusa ad altre associazioni a cui va il rispetto personale e di Palazzo Tenta 39.

In merito a questo ultimo punto, è necessario fare chiarezza, onde sgombrare il campo da equivoci (a dire il vero provocati da qualche bizzarra interpretazione di quanto da me detto).  Nel corso dell’incontro avuto con il Sindaco (avvenuto l’8 agosto scorso) questi, per giustificare il suo operato, ha definito Palazzo Tenta “un’associazione politica a me ostile”. Tale frase è stata poi ripetuta nell’intervista rilasciata dal primo cittadino al quotidiano Ottopagine pubblicata il 14 agosto. Con tale affermazione, a mio avviso, il Sindaco attua una classificazione delle associazioni bagnolesi in due categorie: quelle politiche e quelle non politiche. La distinzione, secondo quanto argomentato dal Sindaco, si basa semplicemente sull’attività svolta dai Presidenti delle associazioni (quali liberi cittadini) nel corso dell’ultima campagna elettorale per le amministrative. Rientrano pertanto nella categoria politica Palazzo Tenta e le due associazioni citate nell’articolo. Tra queste vi è poi una seconda divisione fondata sul sostegno all’attuale primo cittadino dato/non dato dai presidenti (sempre come liberi cittadini). Da qui l’ostilità che avrebbe Palazzo Tenta verso il Sindaco e, di conseguenza, la differenza di atteggiamento del primo cittadino verso l’una e verso le altre, il quale con altri si mostra cordiali e dialogante, mentre di Palazzo Tenta non vuole sentire pronunciare nemmeno il nome.

Ritengo questo ragionamento, mai peraltro smentito dal sindaco (neanche nel suo articolo apparso recentemente), assurdo e contrario a qualsiasi buona norma di amministrazione pubblica, semplicemente perché sono convinto che le pur legittime opinioni personali non possono condizionare l’operato di chi, per la carica che riveste, deve agire sempre al di sopra delle parti. Abbiamo provato a chiedere al Sindaco come Palazzo Tenta svolga attività politica, a indicarci da quali atti emerge che la nostra associazione è un partito politico (a proposito, di quale colore?), per ora non ci è stata data risposta se non un generico “ non vi considero”, unito a qualche giudizio sul comportamento avuto dai singoli membri dell’associazione. Abbiamo anche chiesto cosa Palazzo Tenta deve fare perché il Sindaco cambi il suo giudizio verso di noi. Per ora però nessuna risposta ci è pervenuta……..

So bene che bisogna distinguere la vita privata dei presidenti dalle associazioni. Conosco bene quanto impegno ci vuole per svolgere l’associazionismo. Ognuno è libero di svolgere la sua vita nel modo che ritiene più giusto, di esprimere le proprie idee, senza che necessariamente venga coinvolta l’associazione che rappresenta, certamente il sottoscritto non intendere attentare alla libera autodeterminazione di ciascuno, dire il contrario è perlomeno una battuta mal riuscita. Né tantomeno ho voluto, neanche velatamente, ipotizzare che il sostegno economico dato alle varie associazioni rappresenta una ricompensa o la restituzione di un favore. Nel mio articolo ho semplicemente fatto riferimento ad un atteggiamento più benevolo che il Sindaco ha verso alcune associazioni rispetto ad altre. Ritengo che queste cose emergessero chiaramente già nel mio articolo, pertanto quanto accaduto successivamente alla pubblicazione è frutto di una lettura delle mie parole, fatta da qualcuno, che sa solo di processo alle intenzioni; probabilmente qualcuno ha immaginato che io dicessi cose senza leggere l’articolo. Le accuse mossemi sono tutte generiche, ad oggi ancora nessuno mi ha mostrato dove fosse la mia colpa. È vero che l’italiano si presta alle interpretazioni più varie, ma stravolgere le parole e il senso delle frasi non è certamente corretto, né certamente è elegante interpretare a proprio uso quanto detto da altri senza magari provare a chiedere chiarimenti o spiegazioni, considerando che non sono certo scappato, avrei tranquillamente dato ad ognuno ampie delucidazioni.

Spero che queste poche righe possano essere chiaramente ed inequivocabilmente capite …….

                                                                                                       

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