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Il morbo del protagonismo

09.03.2014, Il comunicato

E’ difficile stare dietro a chi fa del protagonismo il proprio credo, chi denuncia pubblicamente malaffare ed imbrogli con il solo intendimento di ritagliarsi un frangente di gloria (effimera), alla ricerca spasmodica di visibilità che nonostante tutto la comunità ha tante volte (e generosamente) offerto ma che sistematicamente è stata buttata al vento.

Probabilmente questa persona vive, e forse vivrà per sempre fino alla fine dei suoi giorni (le auguriamo comunque lunga vita), un subbuglio interiore, una frustrazione latente, una mancanza di serenità e di rispetto per il prossimo, che la spinge a “debordare” su tutto (anche se si discutesse del sesso degli ANGELI), con esternazioni ed elucubrazioni di teoremi e macchinazioni che sono esclusivamente frutto della sua fantasia e della sua perversa visione delle cose.

Dispiace dirlo, ma è la biografia di questa persona a raccontarci ciò che abbiamo evidenziato. Chissà se troverà mai quel luogo, quello spazio e quegli interlocutori  che le consentiranno finalmente di poter dire, e ad alta voce, « E’ qui la terra promessa!».

Se poi a sostenerla e accompagnarla in questa ennesima crociata si è messo anche un  personaggio saccente e prepotente …  come (non lo è!) l’Innominato dei Promessi Sposi, la frittata è fatta! Per la gioia di tanti corvi che “gongolano”.

Il circolo socio culturale “Palazzo Tenta 39” ha dato seguito nei giorni scorsi alle elezioni per il rinnovo delle cariche sociali. Qualcuno ha denunciato verbalmente brogli al seggio. Ebbene, per la serietà e trasparenza che ha sempre contraddistinto l’associazione, si sono fatte delle rigorose verifiche (e non le chiacchiere di strada) sulla regolarità delle operazioni di voto.

Nonostante la incomprensibile e per certi versi stucchevole campagna elettorale di alcuni soci (compreso chi adesso fa la vittima), non si registrano irregolarità.

Agli atti dell’Associazione, tanto per intenderci, sono state acquisite (mediante riconferma via email di tutti i deleganti) le 18 deleghe oggetto di censura e denuncia.

Di più proprio non si poteva fare, a meno che qualcuno voglia cominciare a (ri)parlare del sesso degli ANGELI!

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P.S. Sull’opportunità o meno di preservare per il futuro lo strumento della DELEGA, cosi come  previsto dallo Statuto del Circolo del 2 novembre 2007 (non risulta che alcun socio abbia mai sollevato la questione ante elezioni), dovrà essere l’Assemblea dei soci a deciderlo e non altri.

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Suggeriamo infine ai nostri utenti un interessante articolo uscito alcuni giorni fa sul Corriere della Sera:

Chi crede ai complotti ha poca autostima (della dott.ssa Alice Vigna)

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IL MANIFESTO

“INDIGNATEVI BAGNOLESI !”

E’ vero, oggi le ragioni per indignarsi possono sembrare meno nette, ma in questo mondo esistono cose intollerabili. Per accorgersene occorre affinare lo sguardo, scavare.
A me è toccato un compito non facile, il malaffare, consumatosi nella giornata di domenica l’altra, alla ELECTION DAY, per il rinnovo delle cariche del Direttivo di PALAZZO TENTA 39, uno dei Circoli più seguiti, conosciuti e longevi del nostro paese, mi si è manifestato in modo improvviso e chiaro, come se mi stesse addirittura cercando, per svelarsi a me in tutta la sua crudezza. 
In occasione del suddetto evento, tanto atteso da chi abitualmente segue e si cimenta nell’elaborazione di programmi, che mirano all’approfondimento e alla divulgazione di fatti culturali non solo locali, ma rivolti anche verso la conoscenza di opere letterarie, scientifiche e artistiche di altri paesi, ho avuto il dubbio, e la fastidiosa percezione, di essere rimasta vittima di un gioco perverso, perpretato a danno di tutti gli iscritti, da parte di chi considera la poltrona un tutt’uno con il proprio fondoschiena. E infatti non mi ero sbagliata, poiché, durante le votazioni, ho potuto apprendere da parte di iscritti, altrettanto delusi, che un conguro numero di deleghe (precisamente 18), rilasciate da soci dell’Associazione, erano finite, quasi per magia, nelle mani di un abile prestigiatore che ha trasformato di fatto (questa volta), L’Associazione come sua segreteria personale.
Mi sono indignata con ogni cellula del mio corpo, così non mi pare sia stato per chi ha dato un mandato di delega a un amico e questo, come se fosse un suo preciso diritto, l’ha girata a chi avrebbe eseguito alla lettera il compito di votare le “persone da lui suggerite”, essendo impossibilitato a farlo personalmente, poichè detentore di altra (altre) delega.
Non si è indignato chi è stato costretto (magari sotto ricatto) a votare la scheda di qualcuno che, per problemi di omonimia, non è neppure riuscito a individuare con precisione, e così, credendo di avere la delega del signor Tizio che conosceva, ha votato, inconsapevole, un suo omonimo. 
Ogni elettore poteva ricevere una sola delega, ma almeno due dirigenti dell’Associazione, con in testa il capo burattinaio, l’eminenza grigia, colui che opera dall’esterno senza mai mettersi in gioco alla luce del sole ( autore, tra l’altro, della consegna della summenzionata delega a Tizio), si sono premurati da tempo di fare incetta di deleghe, per poi collocarle nelle mani giuste, al fine di evitare, a ogni costo, la scalata alla dirigenza di Palazzo Tenta 39 di persone scomode, per niente manovrabili: irreprensibili.
Qualcuno dell’ Associazione, uno di quelli che contano, che “ha buttato il sangue per il Circolo”, alle mie rimostranze, quasi irridendomi, ha cercato di persuadermi asserendo che, in fondo, queste manovre sono sempre esistite, che rientrano nella normalità e che, pertanto, sarebbe stata cosa buona che imparassi a conviverci, senza alzare inutili polveroni.
A essere onesta ci ho riflettuto un po’, e mi sono detta: vuoi vedere che ha ragione lui, che è proprio così che si fa?
Se però la cosa mi fa indignare tanto, dev’ essere perchè ho ragione io; allora ho capito in modo chiaro e inequivocabile con chi avessi a che fare.
Chi, leggendo questo resoconto, si dovesse porre la domanda del perché di tanto sgomitare, potrà trovare risposta nel personaggio dell’eminenza grigia, che tiene le mani nella politica e che, tra l’altro ha cercato (riuscendoci) di intrecciare strettamente politica e associazione, con la connivenza del vecchio direttivo, eleggendo a suon di deleghe un personaggio tanto nuovo quanto improbabile.
Un’Associazione Culturale dovrebbe privilegiare persone dall’indubbia moralità, con idee innovative e con un carattere indipendente, e non “Servi Sciocchi” alla mercè di qualcuno dalla dubbia moralità.
Il silenzio, il fastidio e lo girarsi risoluto dall’altra parte, di alcuni degli iscritti a questa Associazione, è la cosa che più mi ha sorpresa. Chiunque sia stato coinvolto in questo “affaire”, dovrebbe indignarsi e far sentire la propria voce. 
E, alla luce di tanto, chiedo di

INVALIDARE LE ELEZIONI

Non permettiamo a questa gente, che si muove in modo tanto disinvolto, con impudenza, di riuscire nel proprio intento truffaldino.
Immagino vi stiate chiedendo perché siano arrivati a tanto. Qual è in effetti il loro scopo? Sostanzialmente le risposte sono due. E ognuna è chiarificatrice per la propria parte. Di certo chi vuole restare a ogni costo nel Direttivo (e sono più di uno), lo fa per non cedere quel potere che ha così maldestramente utilizzato per l’ELECTION DAY, e per conservare quella visibilità acquisita nel corso degli anni ai vertici del Circolo, alcuni invece, tra questi gli operatori occulti, hanno come obiettivo il controllo di parte o di tutti gli iscritti al Circolo per le prossime elezioni Politiche o per le Amministrative del nostro Comune. 
Non saprei trovare ragioni diverse da queste.
E non sono la sola a dirlo: il disappunto coinvolge molti degli iscritti e non,
Potrei continuare citando nomi e precisando momenti e luoghi, ma servirebbe a ben poco. E se dopo la descrizione di questi accadimenti, non avete avuto un moto di indignazione, rivedendo in tutto questo lo stesso metodo truffaldino che, negli anni, la Politica corrotta della vecchia DC ha adottato per affossarci, vuol dire che siete indifferenti alla cultura e alla politica del nostro paese.
E se così fosse, non posso esimermi dal considerare colluso ognuno di voi che ignori o finga di ignorare la cruda realtà che a ogni livello sta vivendo la nostra Bagnoli.
Non minimizzate questi fatti!
Pilotare elezioni di una Associazione, o le più importanti elezioni Politiche o Amministrative, non fa differenza, quello che proprio non va è la parola PILOTARE, che significa alterare il corso delle cose e della storia, annullare personalità, e lasciare il paese in mano a gente scaltra, capace di stravolgere l’esistenza di ognuno di noi.
Pertanto, INDIGNARVI …

Rosaria Patrone e altri …

Il manifesto …


                                                                                                       

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