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Interrogazioni del gruppo consiliare di minoranza

30.03.2014, Gruppo Consiliare “Insieme per il Futuro”

Egr. Sig. Sindaco, Preg.mi sigg. consiglieri comunali del Comune di Bagnoli Irpino, I sottoscritti avv. Aniello Chieffo e dr. Dario Di Mauro, gruppo consiliare di minoranza “Insieme per il Futuro”, PREMESSO CHE Bisogna purtroppo prendere atto, con grande rammarico, che ad oggi non è pervenuta alcuna risposta, nè ufficiale né ufficiosa, alle interrogazioni presentate nei (pochi) Consigli Comunali svolti e con separate istanze in data 24.01.2014 ed in data 07.10.2013, senon con inusuali proclami a mezzo manifesti affissi su tutti i cantonali del paese che mal si conciliano con l’attività istituzionale ed il ruolo ricoperto dai soggetti interessati.

Attualmente sono numerose le richieste protocollate presso la casa comunale (via PEC il 28.01.2014 e 13.02.2014, a mani al protocollo il 30.01.2014 ed ancora a mani della segretaria comunale il 04.02.2014), oltre alle ripetute richieste verbali che pure fanno parte del mandato istituzionale, per visionare od avere copia dei documenti inerenti il progetto “Seggiovie” e ad altri aspetti decisivi dell’attività amministrativa.

Dopo ripetuti e perpetuati rinvii da parte degli Uffici Comunali competenti, solo in data 27.02.2014 è pervenuta, via PEC, comunicazione da parte della sola Se-gretaria comunale in ordine ad una generica disponibilità della documentazione richiesta (cosa rivelatasi di poi solo parzialmente vera).

In merito non può essere sottaciuto la totale reticenza del responsabile Urbani-stica e Lavori Pubblici arch. Ciriaco Lanzillo che ancora non ha fornito alcun chiarimento in ordine a fatti gravi e rilevanti già denunciati in consiglio.

All’esito di quanto sopra è il caso di richiamare ed evidenziare quanto previsto dall’art. 12 dello Statuto Comunale (approvato dalla precedente amministra-zione): “Ogni Consigliere, secondo le modalità e le procedure stabilite dallo Statuto e dal regolamento interno, ha diritto di:

….

b) presentare interrogazioni ed istanze di sindacato ispettivo, sia nel corso di una seduta consiliare secondo le modalità stabilite dal regolamento consiliare, sia attraverso apposito atto indirizzato al Sindaco da registrare al protocollo dell’Ente; a tali interrogazioni ed istanze il Sindaco o assessore delegato ri-sponde, entro 30 giorni dalla data di presentazione, nella prima seduta consi-liare utile secondo le modalità stabilite dal Regolamento consiliare, o, in alter-nativa, mediante nota indirizzata al consigliere comunale richiedente da regi-strare al protocollo dell’Ente;

…”,

e dall’art. 15 c. 6 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Co-munale: “ … Il sindaco, accertato che l’interrogazione corrisponde, per il suo contenuto, a quanto previsto dal precedente comma 2, dispone:

a) se deve essere data risposta scritta che l’ufficio competente provveda all’istruttoria così da consentire la risposta entro 30 giorni dal ricevimento;

b) se l’interrogante ha richiesto risposta orale, che l’interrogazione venga iscritta all’ordine del giorno della prima seduta del consiglio.

…”.

La lettura delle norme regolamentari fa rilevare come le più elementari norme comportamentali e di rispetto istituzionale siano state sistematicamente disattese e la risposta scritta pervenuta, ad un mese dalla prima richiesta, ai sottoscritti sembra voler far apparire che i documenti richiesti siano sempre stati lì alla por-tata di tutti, quando ciò, come tutti sanno, non è evidentemente vero.

Tale condizione appare ancora di più inaccettabile se raffrontata al recente pas-sato in cui ai consiglieri comunali, senza distinzione di sorta, è stato sempre consentito di accedere agli atti senza preavviso, senza richieste scritte, in tutti gli orari e persino in concomitanza dei consigli comunali, per non parlare del libero accesso agli uffici ivi compreso quello del Sindaco adibito a postazione perma-nente per tutte le attività di ogni consigliere comunale.

Fermo quanto innanzi, i sottoscritti pongono al Sindaco e al Consiglio Comunale le seguenti interrogazioni:

1. Quadro economico progetto di “Interventi per la realizzazione di im-pianti specifici-automatici località Settevalli e Rajamagra”. Realizzazione nuovo impianto di seggiovia.

***

La Giunta Comunale in data 31.01.2014 ha stilato la delibera “Interventi per la realizzazione di impianti specifici – Impianti automatici Settevalli e Rajamagra. APQ Sviluppo locale- VI Atto integrativo- Infrastrutture per il turismo. Obiettivo operativo 1.11- Codice progetto SR AV1. Approvazione progetto definitivo aggiornato.”, in tale documento viene più volte affermato che

l’importo complessivo del progetto è pari ad € 13.319.880,00 di cui € 12.000.000,00 finanziato con i fondi FAS ed € 1.319.880,00 da finanziare con fondi da capitale privato.

Con grande sorpresa si nota che dal quadro economico, inserito in tale delibera, l’importo totale del progetto non è più € 13.319.880,00 bensì € 15.540.000,00!!!! La differenza, pari ad euro 2.220.120,00, non trova giustifica-zione in alcun atto comunale né vi sono documenti riferiti a tale aumento di spe-sa!

Per quello che è dato sapere, visti i ritardi della Regione Campania nella spesa dei Fondi FAS è stato auspicato da alcuni settori l’aumento delle risorse sempre riferite ai finanziamenti europei 1996-2001/2001-2006, anche per l’intervenuta svalutazione.

L’aumento delle spese a sostegno del progetto per la stessa natura dei Fondi Eu-ropei (FAS) dovrebbe prevedere un aumento in percentuale a carico del privato.

Inoltre dal quadro economico si evince che le risorse messe a disposizione tra spese tecniche, rilievi, diagnosi, accertamenti, indagini, spese di attività di con-sulenza o di supporto, ed imprevisti ammontano ad euro 1.783.707,50 (pari al 12,50% circa dell’importo dell’appalto). Ebbene a rigor di logica tale importo deve ritenersi come del tutto sproporzionato rispetto all’entità dell’appalto ed al-la difficoltà di progettazione (basti pensare che l’impianto di risalita viene ceduto previa progettazione, bisogna individuare solamente i plinti). Tali importi po-tevano essere tranquillamente ridimensionati ed utilizzati ad incremento degli interventi strutturali primari e/o secondari, altrimenti potrebbero ritenersi come fondi di riserva per pagare altro!?

Si chiede, quindi, di avere delucidazioni in merito a tali variazioni finanziarie carenti di qualsiasi organica valutazione contabile, tecnica e normativa, che do-vrebbe essere alla base di ogni previsione di spesa di fondi pubblici.

Tra l’altro i numeri (i milioni) così appostati non consentono alcun controllo in sede di eventuale appalto in aperta violazione delle norme inerenti la trasparenza degli appalti – norme da ultimo entrate in vigore – (Legge n. 190/2012 c.d. Legge Anticorruzione).

2. Realizzazione nuovo impianto di seggiovia.

***

Nella delibera del 24.01.2014 “Realizzazione di Impianti specifici ed automatici nelle località Settevalli e Rajamagra. Delibere di G.C. 136/2012 e 180/2012. Modifiche.” la Giunta Comunale ha, nelle premesse, asserito che già dal mese di maggio 2013 era noto che la Regione Campania stava dando un impulso all’accelerazione della spesa del POR FESR (vedi DGR n. 148 del 27/05/2013), e che nei successivi mesi di settembre e novembre 2013 vi erano stati ulteriori atti regionali di accelerazione.

Più volte è stato sostenuto dalla maggioranza che il progetto inerente la “terza seggiovia” non poteva essere inserito all’interno dell’attuale progetto perché non vi era la tempistica per poter richiedere i vari pareri (vedi VIA e VAS). Ebbene dalla delibera di Giunta del 24.01.2014 si evince che l’Amministrazione già dal mese di maggio era al corrente che l’iter del finanziamento si stava avviando alla conclusione.

Tra l’altro sono pubbliche le dichiarazioni e gli incontri in cui è stato da subito sostenuto l’abbandono della terza seggiovia ed una dislocazione dei fondi in modo del tutto diverso (V. sopra).

Non vi sono atti e/o documenti che possano far ritenere che le autorizzazioni su descritte non siano necessarie anche per le opere nuove strutturali e riguardanti fabbricati e manufatti persino non previsti dallo strumento urbanistico (addirittu-ra una spa), per cui l’unico ostacolo per accelerare la spesa di una “tale montagna di soldi” potrebbe essere la terza seggiovia.

Infatti, tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo presso il Municipio si è tenuta una conferenza di servizi intesa ad acquisire i pareri sul progetto (quello del 2008!?). E’ risaputo che lo scopo della conferenza di servizi è quello di facilitare l’acquisizione, da parte della pubblica amministrazione, di autorizzazioni, pareri, licenze, permessi e nulla-osta, etc. mediante convocazione di apposite riunioni collegiali (c.d. conferenza) anche finalizzati all’emissione di un provvedimento amministrativo. Quindi le determinazioni della conferenza di servizi (modulo procedimentale di semplificazione) si sostituiscono alle autorizzazioni finali ed hanno lo scopo di velocizzare la conclusione di un procedimento amministrativo.

Si chiede, ancora una volta, di conoscere le vere motivazioni tecniche o politiche poste alla base di una tale rinuncia. Quali sono le motivazioni che hanno portato a non convocare, in maniera preventiva, una conferenza di servizi che abbracciasse anche il progetto della c.d. “terza seggiovia”?

2 bis. Sempre nella delibera di Giunta Comunale n. 10 del 24.01.2014, primo atto a distanza di mesi riferentesi alla realizzazione degli impianti, è stato affermato che:“

con determinazione del Responsabile del Servizio Urbanistica-Lavori pubblici n. 20 del 13.02.2013 si è provveduto a conferire l’incarico per la redazione del pro-getto preliminare dei lavori in questione e ulteriori all’Ing. Domenico Giulio Bruno,

che, in particolare, diviene non utilizzabile per l’accelerazione della spesa il progetto preliminare, dovendosi invece procedere sulla base del progetto defini-tivo già approvato con precedente deliberazione della Giunta Comunale n. 134 del 19.10.2010, già in consegna presso gli uffici regionali, progetto che però necessita dell’adeguamento e dell’aggiornamento sulla base delle normative sopravvenute;

che in presenza del diverso “quadro” di riferimento sono stati presi contatti con l’Ing. Domenico Giulio Bruno per addivenire a specifiche intese alla luce delle novità sopravvenute;

– che non è infatti imputabile all’incaricato né al Comune che non è coinvolto nei procedimenti decisionali della Regione Campania, la nuova situazione fattuale che è venuta a determinarsi;”

Il Comune ha, invece, deliberato di voler appaltare i lavori del progetto secondo quanto previsto dall’art. 53 c. 2 lett. b) del D. Lgs 163/2006 e s.m.i., e cioè che il contratto di appalto avrà ad oggetto la progettazione esecutiva e l’esecuzione di lavori sulla base del progetto definitivo dell’amministrazione aggiudicatrice.

Alla luce di tanto si chiede, ancora una volta, di conoscere le motivazioni che hanno portato allo stralcio della terza seggiovia e di conoscere il motivo per il quale si intende utilizzare lo strumento previsto dall’art. 53 c. 2 lett. b) del D. Lgs 163/2006 e non quello previsto dall’art. 53 c. 2 lett. c) del D. Lgs 163/2006, e cioè che “il contratto di appalto ha ad oggetto previa acquisizione del progetto definitivo in sede di offerta, la progettazione esecutiva e l’esecuzione di lavori sulla base del progetto preliminare dell’amministrazione aggiudicatrice. Lo svolgimento della gara è effettuato sulla base di un progetto preliminare, nonché di un capitolato prestazionale corredato dall’indicazione delle prescrizioni, delle condizioni e dei requisiti tecnici inderogabili. L’offerta ha ad oggetto il progetto definitivo e il prezzo.”

Tutto ciò quando il preliminare e la relativa proposta di gara (formata sulla base del preliminare ex art. 53 c. 2 lett. c) D. Lgs. n. 163/06) sono stati già da tempo depositati in Regione Campania.

La scelta già operata è in linea con le norme di controllo degli appalti e consente di valutare le proposte tecniche e progettuali dei concorrenti demandando agli stessi (soggetti appaltatori dotati di elevata capacità economica e tecnica) l’ottenimento di tutte le autorizzazioni, sollevando così il Comune dal relativo iter procedimentale complesso ed enormemente costoso atteso che la Regione Campania pur avendo approvato il progetto nel 2008 non ha ancora erogato l’anticipo del 10% previsto per i Fondi FAS.

E’ ancora il caso di evidenziare come il progetto del 2008, improvvisamente as-sunto dall’attuale amministrazione come panacea del problema (ma il Sindaco non diceva che non ci fosse niente!?), sia stato completamente modificato nei numeri, nella natura, nella funzione e nella destinazione.

Trattasi in verità di variante sostanziale non consentita anche se tenuta inspiega-bilmente nascosta e mai discussa e/o approvata nelle sue sedi istituzionali tale da poterla fare ritenere come erronea ed illegittima.

Sul punto si richiama qui l’interrogazione del 18.10.2013 e pubblicata nel Con-siglio Comunale del 09.11.2013 con cui si faceva richiesta di chiarire la posizione di terzi soprattutto in riferimento a beni non meglio individuati e destinatari di interventi milionari con le risorse già destinate alla terza seggiovia.

Per tutto quanto evidenziato sono stati più volte chiesti incontri, anche pubblici, che ancora si ripetono rilevando l’urgenza e la gravità dei problemi denunciati, che richiedono una serena e fattiva collaborazione di tutti i cittadini.

Su tale aspetto si insiste nuovamente affinché il Sindaco riferisca nella sede na-turale di un Consiglio Comunale appositamente convocato.

2 ter. In detto atto di Giunta si fanno generici riferimenti ad iniziative in ordine al progetto Seggiovie assunte dal Comune precedentemente all’Amministrazione 2008/2013.

Sul punto riteniamo sia arrivata l’ora che qualcuno riferisca e fornisca gli atti comunali relativi a tali iniziative “segrete” non essendo state rilevate e/o ritrovati “atti di giunta e/o di consiglio” approvati e/o deliberati da altre amministrazioni precedenti al 2008.

Si chiede una verifica di tutti gli atti comunali di riferimento in pubblica riunione.

3. Rapporti Comune di Bagnoli Irpino / Concessionario Seggiovie del Laceno.

***

Sin da quando è stato sviluppato il progetto degli “Interventi per la realizzazione di impianti specifici-automatici località Settevalli e Rajamagra” si parlava dell’annosa questione del rapporto con il concessionario.

In base ad una sentenza del TAR, provvisoriamente esecutiva, il concessionario non sarebbe più legittimato a gestire gli impianti realizzati su suolo pubblico in quanto la convenzione/concessione allora stipulata è stata dichiarata scaduta dal comune. Ebbene, nonostante le interrogazioni già protocollate, nonostante l’imminente avvicinarsi dell’auspicato decreto di finanziamento, nonostante è stato fatto rilevare più volte l’interessamento della minoranza su tale aspetto, fin ad ora nulla è trapelato, né in modo ufficiale né ufficioso, su tale ostico proble-ma, senza parlare degli innumerevoli incontri con esperti e consulenti ed altri in-teressati senza avere alcun titolo (se non cariche politiche) che si sono avuti da oltre otto mesi. Al di là dei ripetuti e contraddittori proclami fatti dal Sindaco in tutte le sedi di accordi raggiunti e poi smentiti, ad oggi niente è stato riferito in Consiglio, unica sede pubblica-istituzionale in cui possono e debbono prendersi le relative decisioni in materia sotto il diretto controllo della cittadinanza.

Dobbiamo ritenere che non si vuole discutere delle questioni in Consiglio sede naturale e nel rispetto delle regole democratiche!?.

Tutto tace!!

Si è venuti a conoscenza in data 24.02.2014, leggendo il decreto n. 70 emanato dalla Regione Campania, che il Concessionario aveva presentato (in via auto-noma per quel che ci è dato sapere) un progetto di “Realizzazione di impianti specifici ed automatici nella località Settevalli e Rajamagra”. Nello stesso decre-to era stato fatto presente che “la documentazione era da integrare. Si ritiene necessario effettuare una verifica atti amministrativi e approfondimento valenza territoriale progetto. Occorre inoltre approfondire la valutazione del crono-programma.”. Dopodichè in data 10.03.2014 la Regione Campania, attraverso il decreto dirigenziale n. 79, rigettava tale progetto motivando nel seguente modo: “La Commissione esaminati la documentazione trasmessa verificato che il sog-getto non è tra i destinatari previsti al punto 2 dell’Avviso, valuta NON COERENTE l’istanza.”. Si vuole sottolineare che il punto 2 del predetto avviso precisa che: “Possono presentare proposte progettuali i Comuni della Regione Campania, anche in forma associata.”. Vengono quindi esclusi dalla partecipa-zione all’accelerazione della spesa gli enti privati.

A tal punto le domande sorgono in modo spontaneo:

– L’Amministrazione ha preso una decisione in merito al proseguimento o meno del rapporto con la società concessionaria !?

– L’Amministrazione ha preso visione di tutta la documentazione, presen-tata dalla società concessionaria !?

– L’Amministrazione ha intenzione di assumere dei provvedimenti nei confronti della società concessionaria e nei confronti della Regione Campania !?

– L’Amministrazione renderà mai partecipe sia la minoranza che la citta-dinanza tutta delle scelte intraprese in merito a tali questioni !?

–  Si vuole chiarire la posizione di tutti i soggetti che ruotano e partecipano a tale vicenda senza un profilo / mandato istituzionale o un ruolo meglio specificato potendosi registrare un evidente conflitto di interessi in capo a molti toccando gli argomenti interessi di varia natura ed appartenenti a svariati contesti socio – politici – istituzionali !?

4. Parcheggi comunali. Finanziamenti Radure ed altre iniziative.

***

Nel mese di dicembre 2013 il Comune di Bagnoli Irpino ha indetto una pubblica gara per l’affidamento temporaneo del servizio di gestione dei parcheggi a pa-gamento in Località Laceno. Il bando di gara stilato dal Comune prevede come requisiti di partecipazione:

• l’essere in possesso del bilancio d’impresa degli esercizi 2011 e 2012;

• essere iscritto presso la CCIAA da almeno tre anni, con attivazione del settore di attività relativo all’oggetto della gara.

L’inserimento di questi due requisiti fa apparire il bando di gara, tra l’altro dal valore irrisorio (euro 3.000), molto discriminante. Infatti vi è preclusa la possibi-lità di partecipare a tale gara da parte di tutti (soprattutto da parte dei cittadini bagnolesi). E’ noto che si sta attraversando un periodo di crisi economica, ed è proprio per questo che ci si aspettava una mentalità più aperta da parte della maggioranza. L’attività oggetto della gara, gestione dei parcheggi, non ha biso-gno né di enormi investimenti né di chissà quali capacità tecniche, ed è alla por-tata di tutti.

Perché, quindi, emarginare le giovani imprese, o meglio la nuova costituzione di imprese, da tale attività? Perché escludere da tale gara le associazioni senza sco-po di lucro (Forum, Gruppo Giovani, ed altre)?

Se è vero che la nuova normativa richiede l’iscrizione alla CCIAA da almeno tre anni, è pur vero che trattasi di appalto del valore di €. 3.000,00 (solo tremila eu-ro), per cui tale gravosa condizione appare meramente inutile se non strumentale.

Tra l’altro come è stato evidenziato dai sottoscritti in Consiglio Comunale è i-naccettabile la voluta frammentazione delle enormi risorse lasciate in eredità dall’amministrazione 2008-2013 (come i Fondi per le radure) senza prevedere una programmazione complessiva di intervento sul territorio montano a tutela e a salvaguardia dello stesso anche per rispetto delle finalità della legge (v. man-tenimento delle radure e degli spazi verdi a pascolo) mediante un progetto pre-ventivo posto a base di bando di gara che – questo sì – preveda in capo ai con-correnti tutti i requisiti previsti dalla legge che sono posti a garanzia della traspa-renza e della legalità (legge 190/2012).

E’ il caso di ribadire come l’attuale Amministrazione sia l’unica fortunata ad aver la possibilità di utilizzare enormi risorse grazie al lavoro dei predecessori, altrimenti bisogna chiedere quali erano le risorse disponibili prima del 2008!?

Sul punto occorre richiamare la ripetuta domanda circa un presunto “deficit” del Comune mai chiarito né dal Sindaco e né dagli uffici comunali che avrebbero re-datto un famoso manifesto (anche su tanto si aspetta una risposta), non fosse altro che per confrontare lo stato dei conti delle amministrazioni del 2001-2006 e 2006-2008 con quelli del 2008-2013 e, tanto, malgrado i disastri economici in-tervenuti e la fine dei tempi delle vacche grasse.

Si chiede di conoscere quali siano i programmi dell’amministrazione in riferi-mento ai punti qui in oggetto nonché i progetti e le modalità di affidamento de-gli appalti ed i criteri oggettivi posti alla base delle relative gare.

5. Forum dei giovani.

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Il Forum dei giovani è un organismo di partecipazione a carattere elettivo, che si propone di avvicinare i giovani alle Istituzioni e le Istituzioni al mondo dei gio-vani. Lo scopo del Forum è quello di entrare in contatto con le Istituzioni territo-riali (Comuni, Comunità Montane, Province, Regioni), conoscerle e relazionarsi con le stesse, apportando idee, proposte e suggerimenti.

I Comuni che istituiscono e riconoscono il ruolo sociale dei Forum Giovanili si impegnano a ottimizzare le condizioni istituzionali di partecipazione dei giovani alle decisioni e ai dibattiti che li riguardano.

Il Forum dei giovani nato con la precedente Amministrazione non è stato tutt’oggi rinnovato, sebbene il regolamento del Forum all’art. 1 prevede che “Il Forum dei Giovani ha la durata della legislatura e viene rinnovato entro 6 mesi dall’insediamento del Consiglio Comunale con le modalità di cui al successivo art. 3.“.

La Maggioranza è stata più volte interpellata per conoscere i propri intenti, sia in modo verbale che in forma scritta.

Ad oggi il termine dei sei mesi è, come al solito, scaduto, e tutta la collettività giovanile del Comune è in attesa di una risposta.

Si chiede di conoscere se l’Amministrazione ha intenzione di procedere al rin-novo del Forum o se intende sopprimerlo, magari per garantire altre iniziative che non siano a scopo di lucro.

6. Soppressione della locale Caserma dei Carabinieri.

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Su tale argomento i sottoscritti chiedono un pubblico dibattito in Consiglio Co-munale, soprattutto in riferimento alla Giunta Comunale n. 19 del 06.02.2014 con cui l’Amministrazione enunciava di conoscere che la precedente sede non fosse più utilizzabile (tra l’altro, fatto incredibilmente già conosciuto e paventato durante l’ultima campagna elettorale con la relativa promessa di risolvere ogni problema!) e che fosse già stata individuata una sede alternativa senza ulteriori spiegazioni atteso che non è stato ad oggi possibile conoscere gli atti connessi, presupposti e precedenti che hanno portato a tale determinazione.

Fatto sta che dopo un secolo e mezzo, malgrado l’Arma abbia svolto all’interno del territorio comunale un encomiabile lavoro, soprattutto negli ultimi anni, la sede dei Carabinieri è stata soppressa senza una mobilitazione generale e popo-lare come si è verificato in altri Comuni e di cui le Amministrazioni locali ne sono state promotrici.

Le ragioni addotte oltre ad essere rimaste senza spiegazioni non poggiano su al-cun elemento certo e riconoscibile a meno che non si voglia fare riferimento al programma del Governo che nel riconoscere che circa l’80% degli edifici pub-blici, ivi comprese scuole e sedi istituzionali, necessitano di interventi di ade-guamento ha stanziato circa 3,5 miliardi per i relativi interventi dovendosi in questo caso sloggiare tutti gli Uffici pubblici anche locali.

L’attuale Premier ha enunciato addirittura i rischi che corrono i nostri figli negli attuali edifici scolastici non conformi all’ultima normativa (2008), per cui è le-gittimo (alla luce di tanto) chiedersi perché non si sono liberate anche le altre caserme presenti sul territorio provinciale che versano in condizioni ben peggiori.

Pertanto, anche alla luce dell’ultimo Consiglio Comunale, tenutosi l’11.03.2014, che ha affrontato per la prima ed unica volta l’argomento, considerate le molte-plici voci di protesta nonché le iniziative assunte da vari settori dell’opinione pubblica, si chiede di discutere in pubblica adunanza le iniziative necessarie da assumere sull’argomento.

Si richiamano le precedenti istanze riferite, in particolare, alla Via Tuoro e ad altri argomenti rimasti senza esito e di cui si chiede di discutere in Consiglio comunale.

P.S.: La convocazione del Consiglio del 02.04.2014 (dopo quattro mesi ed in-numerevoli richieste di convocazione da parte dei sottoscritti) è pervenuta ai sot-toscritti solo in data 28.03.2014, ore 14,00, senza contare la chiusura degli uffici nei giorni di sabato e domenica, e malgrado l’ordine del giorno contenga nume-rosi ed importanti argomenti con ciò precludendo ogni dovuta verifica delle pro-poste da parte dei sottoscritti impegnati nella loro attività professionale.

Distinti ossequi.

Bagnoli Irpino, lì 29.03.2014

Avv. Aniello Chieffo Dr. Dario Di Mauro

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Interrogazioni-Gruppo-Consiliare-Insieme-per-il-Futuro-29.03.2014

                                                                                                       

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