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L’altra Bagnoli con Tsipras

23.05.2014, Articolo di Alejandro Di Giovanni

Bagnoli Irpino un anno dopo, dalle amministrative alle europee, il salto sembra vertiginoso, eppure un segnale lo si potrà cogliere anche dal voto di domenica, perché è passato un anno di amministrazione (sembra ieri, non perché il tempo sia volato, ma perché non hanno fatto nulla) e votare a sinistra manifesterebbe una non condivisione politica in senso lato con la loro appartenenza ideologica da prima repubblica, delle forze moderate di destra che per statuto riportano al loro interno disonestà, arretratezza e disuguaglianza.

Sinceramente, non vi pare troppo tardi per votare l’UDC di Casini o Forza Italia di Berlusconi? Lo dovrebbe essere, se vivete in Italia dal 1994, ma sarebbe tardi e chiaro anche per un abitante dell’ Australia sufficientemente informato.Ma si sa, la madre dei fessi è sempre incinta! Allora ecco il nuovo, Renzi, un giovane (solo all’anagrafe) che conosce i trucchi del mestiere, che eredita e fa sua la politica neoliberista di  berlusconiana memoria, meno peggio dell’ex cavaliere solo per la fedina penale più immacolata, ma la sua sicumera non inganna chi ha gli occhi svegli e l’orecchio filtrato.

Allora ecco l’alternativa, il Movimento Cinque Stelle, ossia il nulla, il folklore e la volgarità al servizio del paese, ossia ancora, come votare semplici inetti cittadini palesemente pilotati da un comico comunista-democristiano-fascista e uno scriteriato visionario catastrofista, che dopo un anno sanno dire solo “ci siamo dimezzati lo stipendio”, beh, prendetevelo tutto, ma fate qualcosa, qualcosa per il quale noi vi paghiamo, così anche metà è troppo! Superando di gran leva l’NCd del viscido Alfano (rinominato da Travaglio il Nuovo Centro Detenuti) e la Lega Nord xenofoba e preoccupata solo di risolvere problemi localistici, mi stava quasi venendo voglia di andarmene al mare il 25, se non fosse stato per la scoperta di un uomo greco pieno di coraggio e umanità, supportato dalla politica che ancora riesco a salvare nella pece dei partiti politici: Alexis Tsipras, sostenuto dai partiti di sinistra (Sel e Rifondazione Comunista).

Ora, questa Europa così com’è va cambiata, l’Italia ha bisogno dell’Europa, e l’Europa ha bisogno dell’Italia. Non dobbiamo pensare di uscire e di isolarci (come prospetta quel gran genio di Grillo, che appoggia perfino una secessione del nord dal sud), ho sempre appoggiato le unioni dei popoli, l’abbattimento dei confini nazionali, ho sempre osteggiato il nazionalismo fanatico e la superiorità di uno Stato su di un altro, per questo spero negli Stati Uniti d’Europa, ma spero, appunto, in un’altra Europa. Le unioni degli stati devono avere una prerogativa, l’uguaglianza tra gli stati, maggiore attenzione per chi è rimasto indietro, per i paesi del sud Europa e non solo.

Tsipras si fa carico soprattutto di questa ingiustizia, che sembra acuirsi sempre di più, in un’Europa spaccata tra stati di serie a e stati di serie b, dovremmo vivere tutti nella stessa serie, se è vero che viviamo nella medesima comunità. Prima le persone, prima gli ultimi, in nome di quell’uguaglianza tra popoli così cullata e ricercata che oggi porta il nome di Alexis Tsipras.

L’altra Bagnoli, quella più umana e onesta, vuole un’ altra Europa, un altro mondo.

                                                                                                       

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