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Moni Ovadia a Bagnoli: classe dirigente impreparata

14.10.2014, Il Quotidiano del Sud

Il confronto con Neuman nell’ambito del progetto “Irpinia, un sistema fra cultura e memoria”.

Una riflessione di altissimo spessore per raccontare il rapporto tra arte e politica. E’ quella che ha caratterizzato ieri il confronto tra il regista ed attore Moni Ovadia e Andres Neuman, tenutosi presso la sala consiliare di Bagnoli. Un incontro inserito nell’ambito del progetto “Irpinia: un sistema fra cultura e memoria” promosso con il matronato della Fondazione Donnaregina per le Arti Contemporanee, sotto l’attenta guida di Andres Neuman. A introdurre l’incontro il saluto di Filippo Nigro, sindaco di Bagnoli Irpino, Comune capofila del progetto. Quindi è stato Neumann a sottolineare la grande attenzione di Ovadia al rapporto tra comunità e territorio e ai processi culturali con particolare riferimento alla cultura popolare. Personaggio di primo piano del panorama culturale irpino, Ovadia ha raccontato la sua idea di cultura, la necessità di investire sulle risorse dei territori irpini, l’importanza di andare al di là della staticità delle identità. «Ho attraversato l’Irpinia due volte. – ha spiegato – E ho avuto modo di apprezzare la straordinaria bellezza di un luogo che non è conosciuto come dovrebbe. Il che preserva questa terra dal turismo ipertrofico». Ribadisce più volte il valore della cultura popolare che continua ad essere trascurata dal nostro paese: «L’Italia ha un patrimonio immenso. Abbiamo festeggiato i 150 anni dell’unità di questo Paese. Tuttavia, nessuno che abbia raccontato questo patrimonio.  C’è un enorme cortocircuito in Italia da questo punto di vista». Punta l’indice contro una classe dirigente impreparata: «Sono sempre stato un uomo di sinistra molto radicale, ma ho conosciuto uomini della Dc di una statura culturale enorme. Penso, ad esempio, a Mino Martinazzoli. Erano uomini che avevano alle spalle un forte universo culturale. Oggi abbiamo una classe politica con una cultura raccogliticcia. La prima sfida è quella di formare una classe dirigente che abbia la capacità di vedere le cose. Un paese che si dica civile non può non investire nell’istruzione. Noi dovremmo formare esperti e specialisti di bellezza e di territorio, invece la nostra meglio gioventù è costretta a lasciare l’Italia». Con il calore he lo contraddistingue spiega di girare l’Italia «perché sento che dobbiamo estendere la capacità di essere profondi nelle cose che facciamo. Sono tanti i giovani che meritano, guidati da una forte passione. Dobbiamo organizzare un movimento dal basso che dica che il bene comune è comune».

Prosegue, dunque, il ricco palinsesto di “Irpinia: un sistema fra cultura e memoria”: fino al 31 gennaio 2015 il territorio irpino si anima di iniziative legate al cinema, alla fotografia e alle arti visive. Diretta da Maria Savarese, affiancata dalla preziosa consulenza di Andres Neumann, la rassegna coinvolge i comuni di Bagnoli Irpino, Sant’Angelo dei Lombardi con la splendida location dell’Abbazia del Goleto, Nusco e Avellino con il Carcere Borbonico. Il 25 ottobre, all’Abbazia del Goleto, ancora un appuntamento d’eccezione con l’apertura della mostra “Sui set di Paolo Sorrentino. Fotografie di Gianni Fiorito” a cura di Maria Savarese, dedicato alla filmografia del noto regista. In occasione dell’apertura della mostra sarà Andrea Renzi a leggere alcuni brani tratti dalle sceneggiature dei film di Paolo Sorrentino. Il 22 novembre Andres Neuman si confronterà, invece, con Fabrizio Gifuni su “Il territorio tra memoria e contemporaneità”, nella sala convegni del seminario arcivescovile di Nusco. Il 29 novembre sarà, invece, il Museo Madre di Napoli ad ospitare la presentazione del catalogo della mostra “Sui set di Paolo Sorrentino. Fotografie di Gianni Fiorito”. Il 17 gennaio, al Carcere Borbonico, si inaugura invece la mostra “Piero Pizzi Cannella. La fontana ferma. Fusioni in bronzo 1987-2013” a cura di Maria Savarese, che propone una serie inedita di sculture in bronzo accompagnate da alcune grandi opere su carta. Il progetto si concluderà il 31 gennaio con la presentazione del libro di Fabio Donato “Irpinia: un sistema fra cultura e memoria. Sulle vie del grano e della storia” e la proiezione del documentario “Irpinia Madre” di Nicolangelo Gelormini. “Sistema Irpinia per la Cultura Contemporanea” è un progetto di valorizzazione turistico – culturale degli antichi borghi e dei castelli d’Irpinia, promosso dal Comune di Mirabella Eclano e finanziato dalla Regione Campania attraverso P.O. F.E.S.R. Regione Campania 2007-2013 Ob. Op. 1.12.

Un percorso di ricerca di nuove modalità di trasmissione e valorizzazione dei beni artistici e culturali materiali e immateriali appartenenti al territorio irpino. E’ quello che porta avanti il progetto “Irpinia: un sistema fra cultura e memoria” promosso con il matronato della Fondazione Donnaregina per le Arti Contemporanee, sotto l’attenta guida di Andres Neuman. Un percorso che attraversa l’intero territorio coinvolgendo non soltanto i protagonisti del panorama culturale locale ma anche artisti di fama internazionale, in un continuo confronto tra locale e globale, tradizione e modernità. Da questa stessa idea nascono gli incontri a cura di Neuman. Il 13 ottobre, alle 17.30, nella sala consiliare del Comune di Bagnoli, si confronterà con il regista ed attore Moni Ovadia sul tema “L’arte e la cultura sono una priorità politica?”. Attore, cantante e regista, Ovadia è impegnato da anni in un percorso legato alla riscoperta delle sonorità popolari e all’identità ebraica. Per l’occasione sarà predisposta una navetta gratuita che garantirà il servizio di andata e ritorno da Avellino a Bagnoli Irpino. “Irpinia: un sistema fra cultura e memoria” proseguirà il 25 ottobre, all’Abbazia del Goleto, con l’apertura della mostra “Sui set di Paolo Sorrentino. Fotografie di Gianni Fiorito” a cura di Maria Savarese, dedicato alla filmografia del noto regista. In occasione dell’apertura della mostra sarà Andrea Renzi a leggere alcuni brani tratti dalle sceneggiature dei film di Paolo Sorrentino. Il 22 novembre Andres Neuman si confronterà, invece, con Fabrizio Gifuni su “Il territorio tra memoria e contemporaneità”, nella sala convegni del seminario arcivescovile di Nusco. Il 29 novembre sarà, invece, il Museo Madre di Napoli ad ospitare la presentazione del catalogo della mostra “Sui set di Paolo Sorrentino. Fotografie di Gianni Fiorito”. Il 17 gennaio, al Carcere Borbonico, si inaugura invece la mostra “Piero Pizzi Cannella. La fontana ferma. Fusioni in bronzo 1987-2013” a cura di Maria Savarese, che propone una serie inedita di sculture in bronzo accompagnate da alcune grandi opere su carta. Il progetto si concluderà il 31 gennaio con la presentazione del libro di Fabio Donato “Irpinia: un sistema fra cultura e memoria. Sulle vie del grano e della storia” e la proiezione del documentario “Irpinia Madre” di Nicolangelo Gelormini. “Sistema Irpinia per la Cultura Contemporanea” è un progetto di valorizzazione turistico – culturale degli antichi borghi e dei castelli d’Irpinia, promosso dal Comune di Mirabella Eclano e finanziato dalla Regione Campania attraverso P.O. F.E.S.R. Regione Campania 2007-2013 Ob. Op. 1.12. Attraverso eventi multidisciplinari di alta valenza culturale e di risonanza mediatica nazionale e internazionale, dedicati alle arti visive, al cinema, alla fotografia, al teatro, l’obiettivo è di porre in evidenza i beni culturali, materiali ed immateriali, d’Irpinia, inseriti nell’ambito dei circuiti turistici delle aree interne della Campania.

                                                                                                       

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